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Ambiente: planetario, sociale, umano


18/01/2022

di Andrea di Furia

L’impatto delle attività dell’Umanità sul Pianeta è stato tale da amplificare e velocizzare i fenomeni del clima. L’America degli uragani, più frequenti e più potenti, lo testimoniano; lo scioglimento di ghiaccio e neve è più veloce; alluvioni, frane e bombe d’acqua si moltiplicano.

Nell’attuale Società umana gassosa economica l’impatto del predominio del Mercato sullo Stato e sulla Scuola, è stato tale da amplificare e velocizzare i fenomeni sociali: i ricchi sono più ricchi, i poveri sono più poveri, le tecnologie e le scienze sono più invasive, i governi sono più periferici, gli studi sono più specialistici.

L’impatto dei fenomeni climatici e sociali sull’Uomo è stato tale da amplificare e velocizzare i fenomeni della sua interiorità: rendendolo più insicuro nel pensare, più fragile nel sentire, più rinunciatario nel volere.

Umanità, Società umana e Uomo tendono verso una caotizzazione che ci trova impreparati, dato che fino ad ora il sentire comune è propenso a ritenerli un’unità indistinta e non una trinità differenziata.

L’Uomo singolo, preso a sé, dovrebbe limitarsi a dire io sono io, e provvedere alla propria personale evoluzione interiore ed esteriore. Invece dice anche io sono la Società umana (il sistema sociale) e io sono l’Umanità intera.


E’ come se si mescolassero, in una casa, le fondamenta con le pareti e con il tetto. Ed è vero che fondamenta, pareti e tetto costituiscono la casa, ma è altrettanto vero che non sono la casa.

L’evoluzione personale dell’Uomo non è la stessa cosa dell’evoluzione della Società Umana (il sistema) o di quella dell’Umanità.

E dalla mancata comprensione di questa diversità nascono tutte le turbolenze interiori ed esteriori, passate presenti e future, che ci riguardano in quanto abitanti di questo Pianeta.

L’uomo può infatti evolversi in senso contrario all’evoluzione della Società umana (e viceversa) e con ciò impattare in senso positivo o negativo sull’Umanità intera.

Della Casa comune planetaria, l’evoluzione dell’Umanità è il tetto; l’evoluzione delle varie Società umane (solide, liquide, gassose) presenti sul pianeta sono le pareti, e l’evoluzione personale dell’Uomo determina la robustezza delle fondamenta.

Se adesso uniamo questa immagine-sintesi della realtà complessiva alla concreta realtà che viviamo quotidianamente, essa si modifica a rappresentare… forse più un rudere abbandonato che una casa in costruzione.

L’Uomo, ossia le fondamenta, è in via di costruire se stesso a partire dalla propria autocoscienza, che è diventata di necessità egoismo: il compito per ogni singola persona è di moderarlo e trasformarlo in altruismo non per comando esterno, ma per libera scelta… se si vuole creare il “materiale” per le pareti, la Società umana.

La Società umana, il sistema sociale, è in via di costruire se stessa a partire dalla propria attuale struttura unidimensionale (una sola dimensione sociale domina le altre due) che deve ancora rendere adeguata alla propria sostanza tridimensionale (Cultura, Politica, Economia).

La struttura unidimensionale del sistema è basata sul tornaconto personale divenuto istituzione (nel Mercato, nello Stato, nella Scuola); la struttura tridimensionale del sistema deve basarsi sulle necessità sociali affinché divengano istituzione (nel Mercato, nello Stato, nella Scuola) …se si vuole creare “il materiale” per il tetto, l’Umanità.

L’Umanità, ossia il tetto della Casa comune planetaria, non può che restare idea nella testa del progettista fino a che la struttura del sistema, la Società umana, non acquisisce struttura tridimensionale.

Perciò il nodo da risolvere oggi è quello del sistema, ovvero l’uso della Società umana come ponte tra Uomo e Umanità. Dunque, Società umana da adeguare ai tempi attuali, che richiedono un sistema sociale a struttura tridimensionale che possa essere la palestra in cui il tornaconto personale istituzionale da cui sempre si parte possa diventare la necessità sociale istituzionale come stella polare dell’operato sociale economico, politico e culturale.

Perché ciò sia un pensare, sentire, agire concreto (e non resti solo come idea nella testa del progettista) occorre passare da un sistema (quello attuale) che fa la raccolta indifferenziata del sociale tridimensionale in un solo cassonetto istituzionale (ad esempio in molti Paesi lo Stato, in altri il Mercato) a un sistema che fa la raccolta differenziata del sociale tridimensionale in tre cassonetti istituzionali separati per funzione specifica: la Politica nello Stato, l’Economia nel Mercato, la Cultura nella Scuola.

Per rendere possibile questo, basta una legge del Parlamento: se vogliamo un ambiente planetario, sociale e umano più sano di quello attuale.
Per iniziare nella concretezza, davvero non serve altro.

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