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Appello agli italiani: perché non investiamo i nostri risparmi per far tornare il Paese ai mitici anni Sessanta?

E perché il Governo non interviene contro la decisione di Polonia e Ungheria di bloccare il Recovery Fund come ripicca contro l’Europa? 


23/11/2020

di Mario Pinzi


I soldi che le famiglie italiane hanno in contante sui conti correnti ammontano a 1.700 miliardi di euro e superano il Pil dell’Italia che si è fermato a 1.650. 
I nostri risparmi hanno superato i 10.000 miliardi e con questa cifra possiamo far risorgere i mitici anni sessanta. 
Con il lockdown, i depositi sono aumentati di 149 miliardi e questa formidabile crescita la si deve alla pandemia. 
Il dato che va sottolineato è che gli italiani, non fidandosi più degli organismi preposti a far rendere il risparmio, lasciano in banca i propri soldi senza reddito e accettano questa triste condizione nel terrore di perdere i sacrifici di una vita. 
Tutto cambierebbe se un nuovo Governo diretto da un leader interessato a far risorgere l’Italia immettesse sul mercato dei Bot di Stato con guadagni rispettabili, sono certo che il timore delle famiglie svanirebbe e il collocamento dei risparmi muterebbe radicalmente. 
L’Europa quando serve non esiste e la mia affermazione è confermata dallo scontro in atto con Bruxelles dove alcune Nazioni non vogliono approvare il Recovery Fund.  
Gli stati ribelli che per il momento hanno messo il veto sono Polonia e Ungheria e l’hanno fatto come ricatto contro l’Europa per non subire provvedimenti a causa del loro desiderio di difendere i propri principi.   
Per capire meglio quello che sta accadendo si deve analizzare la guerra che è in atto tra globalismo e sovranismo e l’Italia per non soccombere al volere franco-tedesco dovrebbe tornare immediatamente agli anni sessanta quando eravamo padroni di noi stessi.   
Inutile aspettarsi qualcosa di diverso da questa Europa e un premier determinato a difendere l’Italia, con il sorriso sulle labbra, dovrebbe rispondere che il popolo italiano ha dato il veto al versamento della quota di partecipazione dell’Unione, che ammonta a 50 miliardi di euro, e questa saggia decisione diventerebbe una bella patata bollente nelle mani di Bruxelles.  
In sostanza, un leader saggio, dovrebbe rispondere con la stessa moneta che riceve, comunicando ai vertici europei che l’Italia è stanca di essere presa in giro e la sua posizione rimarrà identica fino a quando le proprie proposte non verranno ascoltate.  
Un capo di Stato sa perfettamente che i soldi del Recovery Fund non sono sufficienti per ripartire e il comportamento squallido dall’asse franco-tedesco va aggredito per spezzare le catene della dittatura e proporre una nuova Europa che accetti l’unificazione del debito degli Stati membri. 
Proposta difficile da far accettare, ma va imposta con decisione perché senza l’Italia l’Europa crollerebbe.  
Purtroppo, la destra è spaccata e questa triste situazione è nata perché il povero Berlusconi, su richiesta di Sandro Mattarella, si è trovato costretto a sostenere il Governo Conte per salvare il proprio patrimonio. 
 La scusa per non mettere in troppo imbarazzo il presidente di Forza Italia è stata quella di un dialogo sui contenuti della manovra economica, un’apertura ridicola perché in passato i Cinque Stelle e il Pd classificarono il leader azzurro un vero “mafioso”.  
Oggi Berlusconi con l’appoggio della Merkel non è più un malavitoso e non lo è perché deve aiutare Conte a completare la distruzione dell’Italia e questo suo comportamento mi ferisce profondamente perché ero un suo convinto sostenitore.    
La vittoria di Biden per l’entrata nella Casa Bianca non è ancora conclusa, perché le località dove sarebbero avvenuti i presunti brogli sono quelle dove hanno utilizzato per i conteggi il sistema “Dominion” ritenuto inaffidabile in parecchi Stati, ma oltre a questo fatto sembra che Sidney Power, l’avvocatessa di Trump, abbia già presentato alla Corte Suprema degli Stati Uniti delle schiaccianti prove di brogli inconfutabili che hanno visto la partecipazione di personaggi autorevoli dell’Europa, della Cina e della finanza speculativa. 
Ora, se la truffa si dimostrerà vera lo schifo è talmente grande che il globalismo va cancellato immediatamente e chi lo appoggerà va mandato al confino con ignominia. 
Cari lettori, facciamo le barricate per tornare ai mitici anni sessanta e facciamolo prima che ci rubino tutti i nostri risparmi…       

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