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Come curare i sintomi dei nostri mali sociali?

Una attenta analisi dei complessi adattamenti possibili ci porta alla Società "calorica": l'evoluzione del sistema sociale attuale


21/01/2019

di Andrea Di Furia

Il sistema sociale mondiale è malato, ce ne convinciamo ogni giorno che passa. Fenomeni reattivi come i Gilet gialli francesi contro Macron e quello che rappresenta, i M5S italiani contro la Partitocrazia e i suoi danni, i populismi europei attuali contro i lobbisti di una UE bancocentrica, la precarietà del lavoro umano contro la sicurezza del lavoro delle macchine, le migrazioni contro la confusione economico-politico-culturale planetaria delirante ne sono la cartina di tornasole più evidente.

Ma qual è la malattia sociale sottostante che va curata? Le cartine di tornasole evidenziano solo i sintomi, soltanto le espressioni di questa malattia, di questo squilibrio. Ma la malattia sociale che origina e alimenta questi e tanti altri sintomi sia nella dimensione economica, sia nella dimensione politica, sia nella dimensione culturale, ripetiamocelo, qual è? E di fronte ad una malattia la si debella tentando di curarne solo i sintomi? No.

Dunque è importante comprendere il “corpo” che si è ammalato: il sistema sociale! Il sistema sociale complessivo è quel “corpo” costituito dalle tre dimensioni sociali Economia, Politica e Cultura che ne costituiscono rispettivamente il sistema neurosensoriale sociale, il sistema cardiorespiratorio sociale e il sistema metabolicomotorio sociale.

In cosa consiste lo squilibrio strutturale malato del sistema? Nella sua "monodimensione strutturale", quell'unilateralità malsana che fa prevalere una dimensione sociale sulle altre due: di volta in volta quella culturale (la Società solida del medio-Evo) sulle altre due, quella politica (la Società liquida del Risorgimento) sulle altre due, quella economica (la Società gassosa da fine secondo millennio) sulle altre due.


Lo squilibrato strapotere “unilaterale” della dimensione sociale di volta in volta dominante provoca dopo poco tempo nelle altre due comportamenti opposti: una collude con la vincente ma in una posizione subordinata e servile, l’altra si oppone in antìtesi.

Invece di avere un’armonica composizione ragionata dei diversi interessi “a posteriori”, si ha "a priori" un conflitto a due, prima latente e poi emergente alla luce del sole. Conflitto che si ripropone sempre sotto la logica del 2: uno è il buono e l’altro è il cattivo. Scegliete voi tra Gilet gialli (espressione della Comunità politica francese) e Macron (espressione della vita economica francese), ad esempio.

Perché ci sia dialogo tra i due belligeranti serve un terzo autorevole che smussi gli angoli e inviti al dialogo, così come quando interviene l’Arbitro tra due parti in contrasto. Serve la logica del 3, la logica dell’equilibrio e della reciproca moderazione delle forze. Però nel sistema sociale attuale non c’è questa possibilità, perché la vita culturale o è asservita (ieri) alla Politica o è asservita (oggi) all’Economia. Non è un terzo autorevole per la sua indipendenza tra le parti, bensì un colluso con una delle due o addirittura si è spaccato nel sostegno di tutte e due: annullando in entrambi i modi la propria potenziale carica di positività equilibratrice.

Quindi l’unilateralità squilibrata che caratterizza la struttura portante del sistema sociale mondiale – che si esprime come Società gassosa quando prevale l’Economia sulle altre due dimensioni sociali (come ad esempio negli USA);, come Società liquida quando prevale la Politica sulle altre due dimensioni sociali (come ad esempio in Russia); come Società solida quando prevale la Cultura sulle altre due dimensioni sociali (come ad esempio in Arabia Saudita) – ma è anche la fonte di tutti quei sintomi sociali, di tutti quei conflitti, è la malattia che dobbiamo affrettarci a curare per risanare il sistema sociale planetario.

Mentre osserviamo che le tre tipologie di società squilibrata e unilaterale (gassosa, liquida, solida) si sostituiscono l’una all’altra senza risolvere il problema degli squilibri (anzi aggravandoli), possiamo anche comprendere che la soluzione, il risanamento del sistema sociale, si attua con l'evolverle nella Società calorica.

Nella quale al posto della predominanza esclusiva di una delle tre dimensioni sociali, si è costituita una reciproca triplice armonica sintonia causa la sinergica triplice autonomia reciproca di tutte e tre le dimensioni sociali.

Il fatto concreto e positivo è che qualsiasi tipo di squilibrata Società unilaterale può evolvere da sùbito nella tridimensionale Società calorica.

Evoluzione che abbiamo caratterizzato come il passaggio dalla “raccolta indifferenziata” del sociale complessivo (economico-politico-culturale) – che ad esempio nell’unilaterale Società gassosa a predominio economico si attua depositandolo tutto nel solo “cassonetto” Mercato; nell’unilaterale Società liquida a predominio politico si attua depositandolo tutto nel solo “cassonetto” Stato; nell’unilaterale Società solida a predominio culturale si attua depositandolo tutto nel solo “cassonetto” Scuola; – alla “raccolta differenziata” del sociale complessivo separandolo nelle sue tre parti specifiche e, nel rispetto della diversa funzione qualitativa, depositando ciascuna di esse nel suo "cassonetto" apposito.


Raccolta differenziata che nella tridimensionale Società calorica si attua separando:
a) tutto ciò che è culturale (relativo allo sviluppo di talenti e qualità nelle Persone) e depositandolo nel suo specifico “cassonetto” Scuola, permettendo così alla dimensione Cultura di esprimere con vigore tramite proprie Istituzioni ed Organi specifici operanti in perfetta autonomia il suo dna intrinseco: la Libertà;
b) tutto ciò che è politico (relativo all’esercizio dei diritti e dei doveri nella Comunità) e depositandolo nel suo specifico “cassonetto” Stato, permettendo così alla dimensione Politica di esprimere con vigore tramite proprie Istituzioni ed Organi specifici operanti in perfetta autonomia il suo dna intrinseco: l’Uguaglianza;
c) tutto ciò che è economico (relativo alla circolazione di merci e servizi sul Territorio) e depositandolo nel suo specifico “cassonetto” Mercato, permettendo così alla dimensione Economia di esprimere con vigore tramite proprie Istituzioni ed Organi specifici operanti in perfetta autonomia il suo dna intrinseco: la Fraternità.

Persino la disastrata Italia - come ogni Paese sovrano nel Mondo dalla sua attuale antisociale unilateralità (o solida, o liquida, o gassosa) strutturale - può iniziare a fare la raccolta differenziata del sociale tridimensionale (culturale/politico/economico) da sùbito. Basta una legge che organizzi Scuola, Stato e Mercato come tre "cassonetti" separati e reciprocamennte autonomi.

Naturalmente adattando ognuno la raccolta differenziata del sociale tridimensionale alle sue reali necessità: perché in ogni Stato Sovrano il proprio Territorio sviluppa sue caratteristiche economiche (locali, nazionali, bilaterali, internazionali, mondiali) differenti rispetto ad altre economie planetarie; perché in ognuno di essi le Comunità hanno dinamiche politiche caratteristiche differenti rispetto ad altre Comunità statali; perché in ognuno di essi le Persone hanno percorsi di sviluppo dei propri talenti e qualità differenti rispetto ad altri sistemi educativi.

Sarebbe opportuno e preferibile iniziare già ora questo passaggio epocale e da un certo punto di vista la Società calorica tridimensionale sarebbe il primo atto cristiano applicato al sistema sociale da 2000 anni a questa parte anticipando i disastri in arrivo sul primo binario dell’insostenibilità collettiva/ambientale, prima che questi lo rendano un obbligo tardivo cui l’attuale Umanità addormentata (dal punto di vista sociale e non solo) non potrà più fuggire.

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