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Considerazioni inattuali sul Covid-19

Cosa ci porterà la seconda fase? Una "dittocrazia" e/o una "democratura"?


15/04/2020

di Andrea di Furia

Diciamocelo. Sarebbe opportuno fuoriuscire dalla melassa stucchevole del “ce la faremo insieme” spettegolato da tutti i media, o del “i nostri eroi” che vuol farci tutti sentire eroi, ma solo se accettiamo tutto ciò che ci viene imposto dai nostri premurosi Tiranni fintamente democratici.

Tutto questo vortice caramelloso e stucchevole di finti buoni sentimenti è solo per coprire il fatto che il nostro Governo iperattivo si è fatto la sua esperienza sulla pelle di medici, operatori sanitari, malati e sani.


Purtroppo noi Italiani ci siamo assuefatti da decenni a quanto una volta ha stigmatizzato la compianta Ida Magli, quasi non credendo a quello che pur aveva antropologicamente osservato:
I loro Governanti odiano gli Italiani!”.

Ed è vero. E non può essere che così, dato che il sistema italiano attuale fa “la raccolta indifferenziata del sociale tridimensionale complessivo (culturale, politico, economico) nel cassonetto unico Stato”.

Sistema per ciò stesso antisociale che non può che produrre Governanti in linea con la propria disumanità. Rispetto alla mission Coronavirus sembra di vedere tanti frequentatori di videogiochi che finalmente possono sbizzarrirsi su persone vere, e non solo su finti avatar elettronici.

Quelle due frasi che offendono il buon senso di chi ancora pensa con la sua testa sono la manifestazione di 2 sintomi davvero preoccupanti: il primo della totale irreggimentazione dell’informazione mainstream ormai a 90° dal Principe di turno; il secondo dell’assoluta mancanza di logica… spacciata per soccorrevole razionalità!

Eroi, infatti, sarebbero solo coloro che volontariamente sfidano la morte… mentre chi viene obbligato a combattere il coronavirus a mani nude - i nostri medici e infermieri e tutti gli altri, cui in ogni caso siamo più che grati - non è un eroe, ma uno schiavo. I comportamenti degli schiavi possono poi anche essere eroici, ma schiavi restano per il potere che li obbliga in prima linea senza mascherine e quant’altro serve ecc.

Ma che tutti noi siamo schiavi e non esseri umani liberi come i governanti ci illudono e, magari, come ci illudiamo da soli senza bisogno di aiutini esterni… questo è il risultato invitabile di un sistema antisociale – l’attuale! – che tradendo la parte ideale aurea della Rivoluzione francese (Fraternité, Egalité, Liberté) nel cassonetto della raccolta sociale indifferenziata Stato pratica solo l’opportunistica e più prosaica loro contrazione in Fr-égali-té.

In quel cassonetto dell’indifferenziata (lo Stato fino a ieri, ma sempre più il Mercato domani) ecco che impulsi antisociali economici si mischiano inevitabilmente con impulsi antisociali politici e con impulsi culturali antisociali.

E in questo cassonetto sociale (Stato o Mercato che sia) dove tutto ciò che è economico, politico e culturale finisce disordinatamente per mischiarsi, inquinarsi e corrompersi - come automatismo ormai sfuggito dal controllo umano – tutto noi, come i Senza dimora nel cassonetto della raccolta indifferenziata dei rifiuti urbani, siamo obbligati a rimestare.

Quali sono questi impulsi antisociali che oggi si manifestano con virulenza assai maggiore dell’attuale coronavirus? Vediamoli:

  1. quello anticulturale: è l’ossessione epidemiologica dogmatica che i vaccini possano vincere la morte, e a sé vuole asservire lo Stato e il Mercato
  2. quello antipolitico: usa l’illusione della democrazia per sottomettere le masse agli scopi ideologici delle Élite, e a sé vuole asservire Scuola (Comitati scientifici) e Mercato
  3. quello antieconomico: trasforma tutto, anche le disgrazie, in utili business, e a sé vuole asservire Stato e Scuola (Ricerca tecnologica)

Prima di esaminarli in dettaglio e scorgere l’orientamento antiumano verso cui siamo già ora (e verremo) orientati osserviamo due cose evidenti per quanto scomode, se si hanno naturalmente occhi per vedere:

  • ciascuna di queste 3 monomaniacalità antisociali favorisce gli Utili idioti culturali furbi sui Competenti onesti, favorisce le Élite burocratiche politiche e non le masse amministrate, favorisce chi produce merci e servizi su chi li consuma
  • il loro compettivo ritrovarsi o nello Stato (come cassonetto unico della raccolta indifferenziata del sociale tridimensionale) o nel Mercato (idem con patate) crea l’alleanza corrotta di Utili idioti, Élite burocratiche e Produttori. E l’univoca martellante comunicazione mainstream ne è la cartina di tornasole.


Ora tutto ciò che appare come “fatto sociale”, risente di questa malsana commistione antisociale: sempre e comunque all’origine di ogni cosa sociale (precarietà, migrazione, inquinamento, corruzione politica ecc.) anche se non ce ne siamo ancora accorti, o se facciamo come le tre proverbiali scimmiette.

Osserviamo adesso il primo sintomo: “ce la faremo insieme”. Dal punto di vista logico una banalità pazzesca, direbbe anche Fantozzi.

Però se la condiamo con abbondate melassa razionale (appello alla responsabilità: non fare l’untore), con sentimentale incitamento (da parte di intellettuali, artisti, politici, medici, infermieri, portantini, guariti) e coattiva oppressione (il mantra è: restate a casa, con contorno di obblighi e sanzioni amministrative e penali) ecco che la banalità è scomparsa e diventa impotenza da catastrofe naturale. Ma che naturale non è!

Con il bombardamento mediatico la razionalità viene travolta dall’emotività più deleteria: ansia, paure, attacchi di panico (concausa prima dell’aumento della letalità del virus) che indeboliscono il potere di contrasto del sistema immunitario.

I Media, che con questo bombardamento ovviamente guadagnano, ultimamente autocertificano la propria autorevolezza, serietà e verità con pubblicità mai viste prima. Un caso? Non direi. Così però amplificano e giustificano la continua emissione di comunicati terrorizzanti (nulla sarà mai come prima, Milano spettrale, siamo in guerra) togliendoci premurosamente persino il fastidio di avere una propria idea su quanto accade. Tutto ciò che è notizia proveniente da loro non è fake news, mentre il resto è fake news.

Ora in Italia, dove la possibilità di esprimere la propria opinione sarebbe - il condizionale con questa Carta costituzionale è d’obbligo! - un articolo della Costituzione, già questa autocertificazione ci dice che nella raccolta indifferenziata del sociale nel cassonetto Stato quello che noi pensiamo ingenuamente essere “la Democrazia” con la D maiuscola si è corrotta in Democratura (= Dittatura culturale dogmatica nella forma apparente della Democrazia popolare) e/o in Dittocrazia (= Dittatura economica utilitaristica nella forma apparente della Democrazia popolare).

Dittocrazia e Democratura: due fenomeni antisociali attualissimi che chi ne abbia interesse può approfondire in Inviato speciale - La cerchiatura del quadrato, assieme a tutte le “conoscenze strutturali sociali” di cui oggi abbiamo bisogno per ritornare ad essere padroni di una vita degna di essere vissuta e non, come ora, subìta.

Considerandole, è prevedibile che l’epidemia Covid-19 sia utilizzata come giustificazione per toglierci quel poco di libertà culturale, politica, economica che ci resta ancora. Voi direte: esagerato! Purtroppo lo dite perché avete già dimenticato o minimizzato l’osservazione di Ida Magli; o anche perché delle “dinamiche strutturali del sistema sociale” [=legge di Gravità sociale; Unitarietà delle tre dimensioni; Evoluzione e involuzione strutturale sociale] probabilmente ne sapete meno di Bertoldo (come i nostri Governanti).

Se i nostri Governanti ci odiano è normale che odino anche le nostre libertà. Ecco allora che diventa coerente parlare di tracciamento informatico degli spostamenti (naturalmente tutelando quel fantasma impalpabile che è la nostra Privacy); di caccia al malato nelle case (dove il virus, quando infetta, guarisce da solo normalmente in oltre il 95% dei casi e senza bisogno di miracolistici vaccini, basta l'approccio sieorologico) come se si fosse terroristi.

Precedente che servirà poi opportunamente per altre eliminazioni: culturali, politiche, economiche. Vedrete che ci presenteranno anche incentivi cui non potremo dire di no, già allo studio della salvifica commissione Colao, per indorare la pillola. E’ la seconda parte della strategia: prima il bastone e poi la carota.

Diciamo che se l’intreccio tridimensionale antisociale (Utili idioti culturali, Élite burocratica, Produttori) va verso l’elemento degli Utili idioti culturali furbi - e qualche Epidemiologo/esperto elitario onnipresente sugli schermi ci marcia davvero su questa situazione, tragica ma solo per tutti noi “masse” - ecco che appare la Democratura, attiva grazie al concorso di svariati piccoli Decreti: i “decretini” del Governo, che chiudono la stalla quando i buoi sono scappati; o che mettono pezze ai furbissimi strappi che essi stessi hanno concorso a creare.

Uno per tutti la mortalità aumentata nelle Case di riposo, utilizzate come deposito dei malati in esubero di Covid-19… che non potevano essere accolti dagli Ospedali. Letteralmente “a babbo morto” ne sapremo di più, forse, dalle tantissime inchieste appena partite.

Se viceversa - e questo ovviamente può anche accadere in contemporanea, poiché viviamo nel cassonetto unico Stato per la raccolta indifferenziata del sociale tridimensionale - l’intreccio collusivo antisociale (Utili idioti culturali, Élite burocratica, Produttori) va verso l’elemento dei Produttori ecco che appare la Dittocrazia (= Dittatura economica utilitaristica nella forma apparente della Democrazia popolare).

Ecco perciò che l’attuale influenza virale Covid-19 diventa l’occasione della vita da non perdere per i Produttori di vaccino. Chi infatti meglio di loro è ammanicata con i vari gangli della Sanità Pubblica: la loro gallina dalle uova d’oro? E allora vai! Con tutta una comunicazione che fa leva sull’attesa messianica del vaccino che ci salverà dalla morte.

Ed anche in quel caso, cosa ci vorrà a far fare un “decretino” al Governo per obbligare al vaccino anche chi non ne ha nessun bisogno? E’ forse impossibile ipotizzare che l’assunzione del vaccino sia il passaporto per cose come: accedere a Teatro, Stadio (area culturale); assunzioni nella Pubblica Amministrazione, negli Ospedali ecc. (area politica); produzione di merci e servizi (area economica).

E le libere manifestazioni di piazza? Pensate alla libidine di un Macron che ha risolto con il coronavirus tutti i mal di testa procuratigli dai Gilet Gialli.

Dicevamo che - se li coordiniamo con l’attuale sistema malsano che pratica la raccolta indifferenziata del sociale tridimensionale nel cassonetto Stato - “ce la faremo insieme” e “i nostri eroi” sono due sintomi davvero preoccupanti perché dietro l’angolo, al di là dei problemi che da decenni ci portiamo appresso insoluti (mafie, corruzione ecc.), ci sono le sorprese poco appariscenti della Democratura e/o della Dittocrazia: entrambe capacissime, sia assieme che isolatamente, di sottrarre a tutti noi con destrezza un futuro sociale degno di essere vissuto.

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