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Dieci e lode al Governo italiano in… crudeltà mentale

Purtroppo al peggio sembra non esserci mai fine


13/05/2020

di Andrea di Furia

Se mai si potesse dare un voto a questo Governo non esiterei a dargli un bel 10 e lode in crudeltà mentale. Con questo termine si intende una forma di cattiveria che si esplica non mediante atti di violenza fisica, ma mediante atti e comportamenti che deprimono, mortificano, esasperano psichicamente chi ne è l’oggetto. E al nostro Governo, in tempo di Covid-19, è inevitabile attribuire il massimo dei voti!

Unica nota positiva: forse anche i rapinatori di banche si stanno orientando o a emigrare o a cambiare mestiere o al suicidio. Se pensano ai bei tempi prima, la mascherina se la mettevano solo quando andavano al lavoro e adesso debbono fare la coda davanti alle Banche o prenotare l’appuntamento per rapinarle.

Al di là della battuta, che in realtà vuole alleggerire un malumore sociale in crescita, la crudeltà mentale c’è tutta nelle misure prese dal soccorrevole Governo italiano: non solo con esse si vuole controllare, influenzare ogni pensiero, ogni atto dell’esistenza di noi tutti, ma per di più si pretende che firmiamo il consenso a tutto questo! Ogni giorno e in ogni campo della nostra vita. La storica Hannah Arendt, rinata, tornerebbe a parlare di “banalità del male”.

E avrebbe ragione in pieno. Infatti, a nostro avviso, misure giustificate solo in Lombardia (e solo in alcune altre piccole zone limitate) si sono fatte subire indiscriminatamente a tutta l’Italia. Per diluire l'impatto dei numeri lombardi che chiederebbero si indaghi su diversi "perché?" viceversa snobbati, misure giustificate forse solo per 10 milioni di Italiani hanno indebitamente coinvolto gli altri 50 milioni di Italiani solamente approfittando del fatto che... la paura della morte fa 90.

Abbiamo già segnalato tutte le cappelle e tutti i ritardi che hanno contribuito ad aumentare le morti tanto che, paragonati a Israele, abbiamo condiviso il commento fuori dal coro del virologo Professor Tarro sul rapporto dei morti 1 (Israele) ogni 28 (Italia): “Morti che si potevano evitare”.

E non dimentichiamo neppure il terrorismo mediatico della comunicazione mainstream (con aumento di stress delle Persone = abbattimento delle difese immunitarie naturali = meno resistenza al virus = più morti causate dallo stress), né le misure di distanziamento sociale inutili in quasi tutte le regioni italiane (aumento di stress delle Comunità = abbattimento delle difese immunitarie naturali = meno resistenza al virus = più morti causate dallo stress); né il blocco totale delle attività produttive (aumento di stress sui Territori per impossibilità di provvedere ai propri bisogni essenziali/penali da pagare per inadempienza contrattuale/ rovina dei raccolti stagionali in agricoltura= abbattimento delle difese immunitarie naturali = meno resistenza al virus = più morti causate dallo stress).

Un loop infinito, un cane che si mangia la coda. A proposito: chi pagherà i danni biologici, morali ed esistenziali concreti cagionati alle Persone in tutte le classi sociali a seguito delle crudeli misure prese dai Partiti al Governo su consiglio degli Esperti. E i costi sociali ed economici da aumento esponenziale della burocrazia?

Se poi osserviamo con pazienza l’elenco aggiornato dei decessi al 9 maggio, questo non ci risparmierà altre sorprese quando categorizziamo i dati e non li affastelliamo tutti insieme indiscriminatamente:

  1. sotto le 300 morti abbiamo 8 regioni: Molise (22 morti); Basilicata (26 morti); Umbria (71 morti); Calabria (90 morti); Sardegna (119 morti); Valle d’Aosta (139 morti); Sicilia (253 morti); Provincia autonoma di Bolzano (289 morti) totale 1.009 morti di Covid-19! Per un totale di 1009 morti - che in quelle zone sono meno di quelli soliti di una normale influenza stagionale, e che statisticamente fanno 126 morti a regione - si sono mobbizzati inutilmente gli 11 milioni e mezzo di Italiani ivi residenti. A chi ancora pensa che questa sia una percentuale enorme facciamo notare che non è nemmeno lo 0,0092% (che fa 1012). Se non è crudeltà mentale questa…
  2. sotto le 600 morti abbiamo 6 regioni: Friuli-VG (308 morti); Abruzzo (351 morti); Campania (386 morti); Provincia autonoma di Trento (438 morti); Puglia (443 morti); Lazio (549 morti). Un totale di 2475 morti, per una media di 412 a regione, che hanno coinvolto 19 milioni di Italiani. La percentuale qui è pari allo 0,013%. E anche per queste regioni questi numeri non giustificano le misure draconiane del Governo e dei suoi Esperti. Misure che, sommate alle precedenti, hanno coinvolto indebitamente la metà degli Italiani: 30 milioni.
  3. sotto le 1.000 morti abbiamo 2 regioni: Toscana (930 morti) e Marche (954 morti). Un totale di 1.884 morti e 5 milioni e passa di coinvolti: la percentuale sale al 0,04% della popolazione totale, e ancora non è giustificata quasi nessuna misura presa dal Governo.
  4. sotto le 2.000 morti abbiamo 2 regioni: Liguria (1.265 morti) e Veneto (1.627 morti). Un totale di 2.892 morti e altri 6,5 milioni di persone coinvolte. E anche qui siamo intorno (poco più) allo 0,04% della popolazione
  5. sotto le 4.000 morti abbiamo 2 regioni: abbiamo Piemonte (3305 morti) ed Emilia-Romagna (3797). Un totale di 7.102 morti per altri 9 milioni di coinvolti e una percentuale dello 0,08%.
  6. sopra le 14.500 morti abbiamo la regione Lombardia: un totale sbalorditivo di 14.839 morti per ca. 10 milioni di persone. Qui la percentuale dei decessi rispetto alla popolazione totale diventa 0,15%, vale a dire il doppio delle regioni in 5; cinque volte le regioni in 4; otto volte le regioni in 3; e 6 volte le regioni in 2; e quasi 15 volte le regioni in 1.


Anche se prendiamo per buoni meccanicamente e matematicamente questi numeri globali, della cui opacità abbiamo già trattato, scopriamo che le misure prese in Lombardia per Piemonte ed Emilia Romagna pur sommate insieme dovevano essere almeno dimezzate; ridotte a 1 quinto per Liguria, Veneto; a 1 ottavo per Toscana e Marche; ridotte da 6 a 15 volte per le restanti 14 regioni.

Sostanzialmente per 50 milioni di Italiani si è usata, in crescendo, una rigorosa crudeltà mentale che non era e non è giustificata dalla lotta al coronavirus. A maggior ragione vedendo Stati nel Mondo - mi riferisco in particolare alla tanto vituperata Svezia, ma non è l'unica - che hanno risolto la situazione senza chiudere inutilmente le Scuole [da 0 a 19 anni anche in Italia la percentuale di decessi (1,9%) è pressoché inesistente] né i barbieri, né i ristoranti, né i cinema, né i luoghi di villeggiatura, né si è interrotto il lavoro. Nessuno è stato confinato agli arresti domiciliari come da noi.

Gli Adepti che idolatrano la tecnoscienza applicata alla salute forse direbbero che gli Svedesi sono stati pazzi, o che non hanno la paura della morte che abbiamo noi qui, o che sono un popolo più razionale e rispettoso delle leggi del nostro: che viene evidentemente considerato irrispettoso e irrazionale, visti gli obblighi di legge e le penalità ai trasgressori.

Ma non è così, gli Svedesi hanno solo Esperti che pensano alle Persone, alla Comunità e al Territorio. Come qui non si fa più: tanto enorme è il danno prodotto dalla bisecolare raccolta indifferenziata del sociale culturale-politico-economico nel cassonetto Stato. In Italia invece di pensare a Persone, Comunità e Territorio i nostri Virologi pensano al profilo migliore nei talk show, di essere Dio, e magari anche al business delle consulenze post-covid-19.

Il virologo svedese Tegnel ha spiegato che “se chiudiamo oltre al danno c’è la beffa, perché poi: come si fa a far ripartire un’economia dopo averla distrutta?”. Bella domanda. Come rispondereste? I nostri virologi eroi invece lo sanno benissimo come distruggere e far ripartire un’economia molto facilmente e con poca sofferenza: la loro.

Per di più il virologo Tegnel, rispetto alla comunicazione preventiva coerente da attivare, ha detto anche un’altra eresia per la quale qui in Italia verrebbe messo cordialmente al rogo: “Come si fa a tirare su un popolo dopo averlo terrorizzato e demoralizzato?”. Evidentemente deve venire a studiare da noi in Italia. Si fa, si fa. Con tonnellate di propaganda retorica e melensa (ce la faremo insieme, siete degli eroi ecc. ecc.) che ci martellano gli zebedei H24.

Qui in Italia, caro Tegnel, il Governo mentre promette soldi a valanga - che stranamente tardano ad essere immessi sul mercato - è riuscito anche ad attivare un crowfounding per finanziare il sistema sanitario che promette di potenziare a dismisura. Adesso… che i buoi sono fuggiti dalle stalle.

Ma torniamo alla crudeltà mentale del Governo e dei suoi supporter virologi “unti dal Signore” con le loro previsioni su modelli matematici che ancora una volta hanno toppato alla grande. In realtà, le previsioni che si sono opportunamente fatte filtrare in modo opaco sono solo la punta dell’iceberg.

Perché se tanto mi da’ tanto, e il modello Lombardia sul contagio è stato proiettato su tutto il territorio, le cifre diventano apocalittiche. Allora altro che le misure prese! Probabilmente queste fanno ridere rispetto al piano B del Governo italiano. Per fortuna ci ha protetto San Gennaro o, come sempre, il Diavolo-virologo fa le pentole, ma non i coperchi.


Fantasie, dite? Assolutamente no, è solo mettersi nella testa (mal)pensante dei nostri Esperti che operano nel cassonetto "Stato" dell’indifferenziata sociale. E purtroppo anche a questo proposito c’è stata la conferma. Conferma che ha avuto chi ha comperato il Corriere della Sera del 10 maggio scorso e ha letto la Guida alla fase 2.

A pagina 23 in alto è ben evidenziato il titolo: Piano segreto. Questo il testo relativo:

Esiste un piano nazionale di emergenza contro il virus, così drammatico che il Governo ha deciso di secretarlo. Lo studio concluso il 12 febbraio nella sua prima versione, è stato elaborato dal Ministero della Salute, con l’Istituto superiore di sanità e l’Istituto Spallanzani di Roma, per prepararsi all’impatto sul sistema sanitario nazionale e contenere gli effetti del Covid-19”.

Quindi svegliamoci, perché la salute degli Italiani può essere tutelata solo in un sistema sociale che pratica la raccolta differenziata del sociale: quello culturale nel cassonetto Scuola; quello politico nel cassonetto Stato; quello economico nel cassonetto Mercato.

Mentre, come nel sistema attuale, se si continua a fare la raccolta indifferenziata del sociale culturale-politico-economico nel solo cassonetto Stato questa tutela sanitaria inevitabilmente si mischia, si inquina e si corrompe per la presenza di altri interessi politici ed economici, molto più cogenti, che avremo modo di approfondire.

E nella raccolta indifferenziata vige una legge sociale, quella di Gravità, per la quale ogni obiettivo si trasforma nel suo contrario. Abbiamo già visto come la tutela del lavoro è diventata promozione della precarietà e similmente la tutela della salute diventerà, sempre più, danneggiamento della salute degli Italiani.

In attesa che questo si verifichi per effetto dell'inosservata la legge di Gravità sociale, non per fantasiose dietrologie, impariamo dalla Svezia come va trattato un virus senza cadere quotidianamente nella banale crudeltà mentale.

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