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Il dito e la Luna


26/07/2022

“Quando il saggio indica la luna, lo stolto gli guarda il dito”, recita un noto detto proverbiale. E i fatti di ogni giorno, economici, politici e culturali testimoniano che generazioni di stolti (compresa la nostra, naturalmente) continuano a guardare il dito-problema sociale singolo e non vedono, letteralmente, la Luna-terreno complessivo in cui quel problema (e i mille altri “dito-problema” che sorgono e si ripresentano di continuo) viene alimentato al massimo.

La Luna è il sistema sociale in cui ora tutti viviamo: sistema che ha una struttura perfetta per far sorgere conflitti tra Popoli, tra Caste, tra Élite, tra Comunità, tra Territori, tra Persone.

Se osserviamo il meraviglioso (si fa per dire) clima conflittuale elettorale tra i molti Partiti di Governo e Opposizione - che ormai fanno gli interessi di tutti meno di quelli (gli Italiani, ad esempio) di cui chiacchierano nei loro stacchetti televisivi – vediamo la diretta conseguenza dell’operare della struttura del sistema sociale (la Luna) sul singolo problema (il dito).

Perché la struttura determina la conflittualità? tra forze politiche che dovrebbero invece collaborare a vantaggio della Comunità rappresentata? Perché raccoglie in un unico contenitore indifferenziato (ieri lo Stato, oggi il Mercato) i “rifiuti sociali” economici, politici e culturali di decenni/secoli di malgoverno.

In questa discarica maleodorante di arbitrio culturale, burocrazia ideologica e oppressione economica sorgono fumi tossici proprio dall’inquinarsi, degradarsi e corrompersi reciproco dei vari rifiuti sociali mai smaltiti e impossibilitati a qualsiasi riciclo recuperativo.

Pensiamo adesso alle promesse elettorali: sono destinate a immergersi in questa discarica tossica, a diventare anche esse rifiuti tossici, ma al tempo stesso (ignorando la Luna-discarica-sistema come causa originaria) partono già inquinate da elementi culturali (integralismi), politici (ideologie)) ed economici (interessi sovranazionali) che nulla hanno a che fare con il tema specifico (elezioni italiane).

Come si è formata questa discarica di rifiuti sociali indifferenziati, che è il substrato condizionante inosservato di qualsiasi scelta partitica? Si è formato grazie alla struttura contenitiva del sistema che fino ad ora, per colpevole ignoranza di generazioni di stolti sociali, è rimasta “unidimensionale” da millenni.

Unidimensionale, significa che 1 dimensione sociale ha preso il sopravvento sulle altre due, le ha soggiogate e sfruttate e vampirizzate per i propri fini: risalendo solo al Medio-evo è la dimensione culturale religiosa a dominare su Politica ed economia; dal Rinascimento è la dimensione politico-giuridica a dominare su Cultura ed Economia, e da fine XX secolo è la dimensione economico-finanziaria a dominare su politica e Cultura.

Molto è cambiato sul piano sostanziale dimensionale: il dito-problema sociale nel Medio-evo è tutto interno alla Chiesa di Roma; il dito-problema sociale nel Rinascimento è tutto interno allo Stato sovrano; il dito-problema sociale a inizio terzo millennio è tutto interno al Mercato globale planetario.

Ma nulla è cambiato dal punto di vista formale, strutturale! Sempre la struttura unidimensionale parassitaria ha caratterizzato il sistema sociale.

Essendo ora il Mercato (ossia le Élite economiche internazionali che hanno assoggettato a sé quelle politiche e quelle culturali) a determinare e sfruttare lo Stato e la Scuola, è evidente che per queste ultime – decisive nell'approvazione finale di Presidenti della Repubblica (Mattarella) o del Consiglio (ieri Draghi) o della Cassazione (Amato)- chi va o meno a governare è un finto problema, perché non l’interesse degli Italiani va oggi perseguito (nella Società gassosa a predominio economico) bensì quello delle Élite economiche planetarie al potere.

Questa deriva antidemocratica e totalitaria è la conseguenza diretta della struttura unidimensionale del sistema: 1 dimensione domina le altre due e accoglie nel proprio contenitore istituzionale preferito (o Mercato o Stato o Scuola/Chiesa) tutti i rifiuti economici, politici e culturali.

Diventa così importante non tanto come coinvolgere gli alleati su linee guida più che su programmi elettorali irrealistici e sempre disattesi, ma stabilire chi sarà il portavoce nei confronti delle Élite economiche al potere globale (Meloni o Salvini nel centro destra, ad esempio, o Letta e Renzi nel centro-sinistra); o chi sarà il referente locale (regionale, provinciale, comunale) della coalizione.

Tutto questo, è evidente, non ha nulla che fare con la Democrazia: che infatti resta solo un’illusione per gli elettori distratti e un utile strumento di manovra per gli eletti-burattini del potere globale.

Certamente l’emergenza covid che ci ha reso cavie delle multinazionali farmaceutiche per una sperimentazione coperta da segreto militare (!) e l’emergenza Ucraina, che di fatto ci ha messo in guerra con la Russia (!), hanno risvegliato molti dal sonno oppiaceo di una Democrazia che non c’è più da decenni.

Due allora le scelte possibili immediate guardando il dito-elezioni a settembre: aumentare il numero di chi non vota, sapendo che nelle mani delle Élite economiche è un finto diritto, oppure negare il voto a tutti i Partiti che in queste due "opportune" emergenze hanno lavorato benissimo per loro.

Se invece - come avremmo già dovuto fare da almeno due secoli (dalla Rivoluzione francese) – vogliamo guardare finalmente alla Luna-sistema, alla discarica indifferenziata di rifiuti sociali, allora la scelta è una sola: passare a una struttura tridimensionale di sistema in cui le tre dimensioni (invece che confliggere per poter dominare unilateralmente sulle altre due) si rapportano in armonia e sinergicamente le une con le altre.

Occorre passare alla Società calorica tridimensionale sinergica: alla strutturazione di sistema che finalmente fa la raccolta differenziata dei rifiuti economici nel cassonetto Mercato, di quelli politici nel cassonetto Stato, di quelli culturali nel cassonetto Scuola.

Una missione condivisibile da tutti i Partiti politici che vogliono rappresentare gli Italiani - se ci limitiamo all'Italia presa a sé, parleremo invece di Europei-italiani se ci allarghiamo all'Unione Europea di cui l'Italia fa parte -, mentre è un’odiosa calamità per quei Partiti che da decenni si prostrano a 90° verso le Élite internazionali al potere.

La strutturazione in tre distinte aree di raccolta differenziata dei rifiuti sociali è comunque un approdo cui si arriverà inevitabilmente, prima o poi (se non ci si arriva con il ragionamento autonomo della propria testa), grazie alle calamità, queste sì vere e proprie, cui la scelta di guardare il dito-problema - invece che la Luna-struttura unidimensionale malsana del sistema - ci sta via via avvicinando sempre più velocemente nell’attuale epoca socialmente esplosiva dell’unidimensionale Società gassosa parassitaria a predominio economico-finanziario-mercantile.

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