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Lo scandalo della Giustizia? Sta mettendo in crisi il potere economico


24/06/2019

di Mario Pinzi

Sono tante le notizie che questa settimana varrebbe la pena commentare, ma quando si parla di troppe cose contemporaneamente diventa difficile comprendere il vero valore dei fatti accaduti. 
Fatta questa premessa, inizierò il mio editoriale commentando quello che è accaduto nel Consiglio superiore della magistratura, dove si evince in che mani siamo finiti. 
Cari lettori, il potere giudiziario basato su sani principi è una delle leve fondamentali per affermare che stiamo vivendo in un Paese democratico. 
Purtroppo, la maggioranza degli italiani non conosce il funzionamento del Csm e dell’ANM (Associazione nazionale magistrati), ma per aver subito l’ingiustizia della lunga durata dei processi da tempo tutti sappiamo che in Italia la giustizia non esiste ed è stata sostituita dalle regole della giungla, dove non vince la ragione ma il più forte.  
Prima di proseguire, occorre evidenziare da chi è composto il cerchio magico del potere: la persona più importante è il presidente della Repubblica con un suo vice, poi ci sono 2 componenti della Cassazione, 16 membri della magistratura e alcuni uomini di legge votati dal Parlamento. 
Questo è il gruppo che rappresenta la massima autorità del Csm e questi signori hanno la facoltà di distruggerci.  
Letto lo scandalo dall’inizio alla fine, si evince che per le nomine esisteva un sistema di intrallazzi guidati dal presidente Luca Palamara dell’ANM che promuoveva un solo obiettivo: la gestione assoluta del potere. 
Desidero sottolineare che Francesco Cossiga chiamava l’illustre magistrato faccia da “tonno” ed era proprio questo signore che guidava le Toghe di primo livello della Magistratura italiana per piazzare uomini graditi anche alla corrente politica che li ha sempre protetti per controllare entrambi i poteri.   
Se questa non è dittatura formulate voi un altro termine più corretto. 
Questo scandalo evidenzia che al potere non ci sono persone meritevoli di coprire quel ruolo, ma delle nullità che hanno l’obbligo di ubbidire in silenzio e fare regali. 
Da questo squallore si comprende da dove nacque la famosa azione denominata “Mani pulite” finalizzata a distruggere la vecchia DC e l’attacco giudiziario subito da Berlusconi nel 2011 voluto dall’asse franco-tedesco.   
Il secondo argomento che desidero approfondire sono i mini Bot e le cripto valute che hanno la stessa funzione. 
Il colpo di Stato che abbiamo subito non si può dimenticare, e faccio questa affermazione perché Bruxelles per piegare l’Italia al suo volere, con false notizie, spinse il potere giudiziario italiano e i mercati finanziari contro il governo di Berlusconi. 
La procedura di infrazione per eccesso di debito che vogliono applicarci è una delle armi più scorrette che potevano trovare. 
Faccio questa affermazione perché lo Stato italiano, da sempre, spende meno di quello che incassa ed è in continuo avanzo primario. 
L’unico vero problema che l’Italia possiede sono gli interessi passivi (80 miliardi annui) che paga alla finanza speculativa internazionale, ma le sue famiglie possiedono 9.000 miliardi e sono le più ricche del mondo. 
Di cosa stiamo parlando?  
La verità è una sola: Bruxelles, teme i mini Bot e le cripto valute perché potrebbero diventare le chiavi di un vero saluto all’Unione facendo perdere all’asse franco-tedesco la leva che sta piegando l’industria manifatturiera italiana. 
La sovranità monetaria è l’unica arma che un Paese possiede per essere libero, ma in questo momento tutta l’Europa è prigioniera di Bruxelles perché attraverso la Bce, se vuole, può bloccare le transazioni bancarie e tutti i prelievi delle carte di credito. 
Se l’Italia adotterà i mini Bot o una cripto valuta come sta facendo Facebook con “Libra” la Troika rimarrebbe disorientata perché le transazioni delle nuove monete avvengono su piattaforme diverse da quelle bancarie. 
Se entrassimo nell’ordine di idee di dotarci di una nuova leva monetaria virtuale, potremmo evitare qualsiasi ricatto dell’asse franco-tedesco e liberarci in maniera definitiva di Bruxelles. 
Se Salvini vuole realizzare veramente la flat tax e liberare l’Italia dall’incubo europeo, dovrà comunicare a Bruxelles che il vaso è colmo e se la procedura di infrazione verrà applicata l’Italia uscirà dall’euro. 
Sono certo che ci scaglieranno contro i mercati finanziari, ma anche loro potrebbero rimanere sorpresi dalla nuova moneta e dai mini Bot. 
Tutta l’Europa teme una nostra uscita, e proprio per questo motivo possiamo spingere sull’acceleratore delle nostre richieste. 
I governi del passato non hanno mai trovato il coraggio di dire la verità agli italiani, ma se Salvini avrà la forza di farlo governerà per i prossimi 50 anni. 
Le sorti del nostro Paese sono legate alla meritocrazia e non al sistema creato da Luca Palamara e soci.
Cari lettori, vi chiedo di cliccare sul video qui sotto per vedere cosa diceva Francesco Cossiga del personaggio Palamara. Se lo fate capirete fino in fondo in quali mani siamo finiti… 

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