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Per i sadici maestrini odierni con licenza di bacchettare gli scolari, chi tocca i pericolosissimi e costosissimi vaccini muore!

Effetti inosservati della monodimensione economica prevaricante sulle altre due


01/08/2016

di Andrea di Furia

Oggi nelle nostre scuole pubbliche, di ogni ordine e grado, non esistono più quegli ottocenteschi sadici maestrini che bacchettavano a sangue le mani degli scolari, o li facevano inginocchiare sui ceci o sui fagioli secchi per punirli ad ogni errore. Ma nella dimensione politica e in quella economica ci sono ancora!

Certo, la paura è uno dei tre metodi utilizzabili per insegnare qualcosa a qualcuno, ma circa 10 millenni e passa di evoluzione culturale postdiluviana ha chiarito che se ne può fare a meno.

Vediamo invece che nelle altre due dimensioni sociali i sadici maestrini con la bacchetta in mano non sono ancora estinti.

I sadici maestrini politici con la bacchetta in mano, ad esempio, gli errori dei loro scolari se li inventano di sana pianta: dal Bush Junior americano che attacca l’Afghanistan al posto dell’Arabia Saudita per l’affaire delle Torri gemelle e che con la complicità del Blair senior inglese si inventa le armi di sterminio irachene... al loro epigono attuale iracheno, Erdogan, che si inventa un golpe per abbatterlo e approfittarsene alla grande. Chapeau.

Anche nella dimensione politica, vediamo, la paura è l’ingrediente essenziale nonostante siano passati quasi 3 millenni dagli albori della democrazia in Grecia.

E se tanto mi dà tanto, nella dimensione economica che vanta solo pochi secoli e nemmeno un millennio, la paura dovrebbe farla da padrone al massimo.

E abbiamo visto che è così. Sia nel caso della Grecia, sia nel caso dell'Italia, sia appena adesso a proposito della Brexit: dove prima del voto il FMI paventava il disastro per la Gran Bretagna se avesse vinto il leave, mentre dopo la sua vittoria - per la gioia degli speculatori. sia prima che dopo - ha viceversa pronosticato un ottimo sviluppo della Gran Bretagna rispetto all’amputata Europa dell’euro.

Tuttavia, in un sistema sociale a struttura monodimensionale (a 1D) prevaricante sulle altre due, anche situazioni politiche - come l’Europa unita che rischia di disintegrarsi [dicono] se non si unifica al più presto - o medico-culturali come i vaccini vengono imbevute di paura con tutti i mezzi.

L’analfabeta sociale di ritorno moderno – la quasi totalità di tutti noi, peraltro – non riesce ad afferrare che se l’economia domina politica e cultura (come oggi avviene globalmente) il criterio unico e unilaterale con cui vanno affrontate tutte le problematiche culturali, politiche ed economiche è… l’utilità.

Semplicemente l’utilità… e tutto il resto è noia. Noiosa sovrastruttura (la politica e la cultura) detto che era del borghese Carlo Marx un tempo e che ora è il mantra dei Tecnocrati economisti: che in ciò, senza averne coscienza, si dimostrano più comunisti di Putin nella realtà dei fatti.

E cos’è massimamente utile in economia? Fare soldi! Anche distruggendo un Pianeta? Sì, lo vediamo! Anche distruggendo intere Popolazioni? Sì, lo vediamo? Anche uccidendo le Persone? Sì, lo vediamo!

Lo osserviamo, se non nascondiamo la testa sotto terra come gli struzzi e se non siamo posizionati unilateralmente con il nostro pensare nella dimensione solo economica: nella quale tutti questi eventi distruttivi sarebbero come l’acqua per i pesci. Un mero fatto naturale e ineluttabile come ogni fatto naturale: come il quotidiano tramontare del sole.

Se qualcosa non fosse utile a fare soldi non lo si farebbe, ma se è utile a fare soldi e costa qualche vittima… perché no? Così ragionano i Tecnicrati a 1D economica prevaricante sulle altre due.

Prendiamo solo un esempio di pochi secoli fa, ma chiarificatore di come può pensare unilateralmente un Homo oeconomicus - quale evoluzione unilaterale degenerata del tridimensionale Homo sapiens - nelle paradigmatiche parole di un banchiere internazionale ante litteram già nel 1773 a proposito di utilità/soldi e Popolazioni.

Un vero mito, pluridecorato, per i Tecnocrati moderni e per i brain trust mondiali che stanno condizionando il nostro futuro.


Amschel Mayer Rothschild: «La nostra politica è quella di fomentare le guerre, ma dirigendo Conferenze di Pace, in modo che nessuna delle parti in conflitto possa ottenere guadagni territoriali. Le guerre devono essere dirette in modo tale che le Nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti, sprofondino sempre di più nel loro debito e, quindi, sempre di più sotto il nostro potere».

Pensate a come nei secoli successivi si è poi affinata l’istituzione delle Conferenze di Pace, che ottengono esattamente quel ripetitivo risultato, e aspettate a vedere la prossima in arrivo sul primo binario: magari quello turco appena finita la purga degli oppositori.

E che dire della sua applicazione sulle Persone attraverso la finanziarizzazione di ogni aspetto della vita come sta avvenendo oggi nel più ottuso disinteresse delle masse amministrate? E del povero Pianeta? mortificato attraverso un’ossessiva crescita fatta di spreco di materie prime e di avvelenamenti vari di terra, acqua, aria atmosferica?

I sadici maestrini di oggi, i Tecnocrati in doppio petto alla Mario Monti o alla Mario Draghi, non si fanno mancare niente. Ma lo sono diventati – sadici maestrini con la bacchetta economica in mano – anche altre categorie che non dovrebbero essere “economiche” e tuttavia lo diventano in toto inevitabilmente… in un sistema sociale monodimensionale dove l’economia, unilateralmente, domina su politica e cultura.

Come il capostipite dei Rothshild nasconde abilmente nel "cavillo" di Troia delle Conferenze di Pace la brama obnubilante dell’utilità/dei soldi che danno il potere sui debitori-schiavi - affinché "…le Nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti, sprofondino sempre di più nel loro debito e, quindi, sempre di più sotto il nostro potere” - anche i Medici attuali nascondono l’elemento dell’utilità - che dà il potere dei soldi direttamente alle Società farmacèutiche quotate in Borsa e indirettamente a loro l’autorità totale sui pazienti, visti come numeri prima che Persone - dietro il “cavillo” di Troia della sicurezza dei cittadini nella tutela della salute pubblica.

E agitano il codice deontologico, interpretato per così dire ad personam, magnificando tutti i dati positivi e minacciando di radiazione dall’Albo dell’Ordine tutti i medici contrari all’abuso dei vaccini.

Che dire, basta leggere il comunicato della FNOMECEO ordine soltanto dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri [ma che segnalando nella riga finale: “In allegato il documento approvato all'unanimità da tutti gli Ordini” gioca abilmente all’ammucchiata con l’intera categoria e non solo dei due ordini raggruppati in questa federazione] e vedrete, specie se scaricate il testo completo, quante argomentazioni valide ci sono per obbligare Medici, Autorità e Governi a procedere alla vaccinazione di massa senza se e senza ma. Per il bene supremo: la salute pubblica, la sicurezza.

Ecco così che anche i Medici, come gli Economisti, accampano diritti papalini di infallibilità! Un difetto stigmatizzato anche ai tempi di Paracelso: eppure sono solo opinioni che restano tali anche se corredate di statistiche, perché in nessuna occasione ci spiegano come mai i “lebbrosi” non vaccinati non vengano sùbito attaccati dalle spaventose malattie che i vaccini dovrebbero allontanare.


Senza entrare in questioni che, ricercate con scientifica serietà, vedrebbero quote di immunità trasmesse banalmente in eredità dai genitori già vaccinati ai figli - così come la stupefacente abilità informatica congenita delle nuove generazioni si è trasmessa da genitori a figli inesplicabilmente, dal punto di vista materialistico - se portassimo all’estreme conseguenze le paure con cui si vogliono contagiare la capacità di giudizio delle Persone, dei Giudici, delle Autorità e dei Governi… dovremmo riscontrare nella realtà un altrettanto spaventoso clima medievale da monatti manzoniani. Il che non è.

Fate allora anche queste ricerche innovative cari Medici, non solo quelle ripetitive finanziate dalle Società farmacèutiche, e allora si potrà parlare di qualcosa di oggettivamente fondato: altrimenti, pur se ottimamente condite dal bastone del terrore e dalla carota della ragionevolezza... le ragioni del “vacciniamo tutti, così nessuno rischia nulla” restano belle superstiziose teorie come quelle degli ultrà al bar sulla prossima partita della squadra del cuore.

E non si dica che gli ultrà non ammazzano nessuno mentre le malattie da vaccinare sì. Purtroppo siamo sullo stesso livello di opinabile scientificità, nonostante lauree e specializzazioni.

Qual è il vero rischio per la salute? Del 90% o del 10%? Non si sa, si sparano raffiche di percentuali statistiche massive quando ormai è noto che ognuno di noi reagisce in modo diverso alla stessa molecola e alle stesse dosi: si presume, si opina, si ipotizza, si studia su libri orientati sportivamente e non “precauzionalmente”, come dovrebbe essere, verso i vaccini. Per la loro estrema pericolosità nano-molecolare, innanzitutto.

Ma gli Apprendisti stregoni di oggi non riescono a capire come una nanomolecola possa interferire con il sistema immunitario umano al di là delle prescrizioni della Società farmaceutica produttrice: una fede assoluta in un bugiardino... che la dice lunga.

Fede assoluta in un’Entità economica quotata in borsa che in realtà è solo marginalmente implicata nel farmaco: dal punto di vista dell’utilità societaria, infatti, il farmaco è visto più come merce da vendere a tutti indiscriminatamente che quale rimedio da somministrare con la massima cautela.

Entità primariamente commerciale dunque, che per statuto è obbligata a produrre sempre più utili, ossia sempre più più soldi, agli azionisti… e solo strumentalmente connessa all’utilità terapèutica dei pazienti.

Naturalmente, alla base delle nostre considerazioni va sempre premesso che non parliamo dell’astratto ideale medico vaccinico del Boy Scout che vive in un meraviglioso sistema sociale armonico e sano. Parliamo in concreto osservando un sistema sociale unilateralmente squilibrato a 1D: un sistema monodimensionale oggi fondato strutturalmente sull'egemonica prevalenza economica su tutto.

Se la struttura sociale dominante a 1D fosse un’altra rispetto al Mercato – ad esempio lo Stato fino al secolo scorso o la Scuola nel Medio-Evo, che oggi però contano meno del  2 di picche a briscola – allora il principio fondante non sarebbe più l’utilità del business, ma rispettivamente il diritto alla salute pubblica o la personale libertà di scelta della cura.

Eppure anche queste due differenti strutturazioni monodimensionali oggi resterebbero sempre pericolosamente unilaterali e squilibrate, mentre il problema vaccini sarebbe molto meno pericoloso e più sano in un sistema sociale strutturato a 3D equilibrate e autonome: dove le squilibrate unilateralità congenite delle tre dimensioni sociali verrebbero" reciprocamente" armonizzate e ridotte al minimo sindacale.

Nella Società tridimensionale dei nuovi tempi - quella che già c’è nei fatti, tranne che nella testa di chi ci amministra e che è altrettanto analfabeta sociale di ritorno degli amministrati - la sicurezza delle popolazioni verrebbe certo tutelata e anche con i vaccini! Ma senza abusarne come si fa ora.

E certamente non correndo il rischio di far degenerare la cura medica a mera merce di consumo delocalizzandola, come si fa ora, dalla dimensione originaria [quella culturale, dove deve vigere la personale libertà di scelta della cura] in quella politico-statale (con obbligo di vaccinazione ad esempio se no galera, via dalle scuole e coatte amenità di questo tipo) o in quella economico-finanziaria dove sulle vere o presunte malattie dell’uomo - e quelle vaccinabili non sfuggono a quest’ottica poco piacevole ma estremamente realistica - sguazzano ogni nano secondo gli azionisti e gli speculatori di borsa con dieci centimetri di moquette sullo stomaco.

Se riflettiamo, possiamo notare che nell’attuale inosservata monodimensione economica prevaricante sulle altre due - che volenti o nolenti è la strutturazione del nostro sistema sociale mondiale - anche le opinioni producono denaro. E creano bolle speculative dannosissime da una parte e utili schiavi dall’altra: questo è il rischio concreto. 

Si osserva, con buona pace per i missionari vaccinofili e le loro dogmatiche tesi, che i vaccini vengono acquistati dai Governi più per ragioni economiche che per ragioni di sicurezza - col rischio di deprimere le capacità immunitarie dei cittadini invece di proteggerle - allo stesso modo che le multe ai cittadini automuniti sono irrogate con fermezza più per ragioni di bilancio comunale che per la sicurezza stradale, col rischio di affossare il bilancio personale dei cittadini invece di tutelarli.

Interessa l’utile economico, non la sicurezza in sé... che rimane un sottoprodotto eventuale. Ecco il tintinnante limite sotteso alle invocate campagne pro-vaccini: dalle più nobili alle più terra terra, come quelle contro l’influenza.

Nell’attuale società monodimensionale “a predominio economico” anche le buone intenzioni olezzano di sotterraneo fumo utilitaristico, mentre nella Società tridimensionale dei nuovi tempi proprio per la loro responsabilità sociale i Produttori di vaccini dovranno emergere alla luce del sole senza trincerarsi, per la mancata trasparenza intorno alle loro mirabolanti quanto occultate ricette, dietro l’utile velo – neanche a dirlo - della torbida difesa del business.

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