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Populismi e Bail: due sintomi di un'assenza epocale

L’urgentissima autonomia reciproca delle 3 dimensioni sociali


14/05/2017

di Andrea di Furia

È straordinaria la confusione che regna in un sistema sociale strutturato “a 1D”, il nostro attuale: in cui una dimensione sociale predomina sulle altre due (che vengono manipolate, soggiogate e tiranneggiate).

Ne vediamo gli effetti tutti i giorni. Purtroppo i nostri migliori pensatori non si rendono conto di essere finiti in un vicolo cieco che li condanna alle scelte in bianco e nero: o così o pomì.

Per cui, invece di tornare indietro sui propri passi sbattono continuamente la loro testa fina contro il muro della strutturazione sociale… e ciononostante non lo vedono!

Non sanno quel che si fanno: non si rendono conto che gli effetti antisociali che così bene identificano, lamentano e condannano sono causati “ab origine” da questa specifica strutturazione del sistema. Se fosse diversa, ad esempio a 3Dimensioni sociali autonome tra loro, questi effetti collaterali antisociali non ci sarebbero.

Paradossalmente, quindi, si comportano un po’ come l’agricoltore che non si avvede che il terreno su cui sta seminando dei buoni semi è… un campo di calcio asfaltato. Assolutamente inadatto.

Le idee sociali, come i semi, hanno bisogno di un “terreno” favorevole: adeguato al momento storico. Questo terreno è determinato dalla “strutturazione” del sistema sociale.

Se vogliamo cocciutamente seminare su di un campo di calcio asfaltato siamo in presenza di una strutturazione “antisociale” del sistema, che è quella “a 1D”.

Sistema caratterizzato dal fatto che le tre dimensioni sociali (Cultura, Politica ed Economia) non sono autonome bensì gerarchicamente subordinate alla dimensione tra loro dominante, e in continuo caotico antagonismo per ottenere il predominio. Storicamente la prima è stata la dimensione sociale culturale, poi sostituita da quella politica e infine sostituita da quella economica: oggi dominante sulle altre due.

Se invece vogliamo seminare su di un terreno agricolo fertile, se vogliamo una strutturazione veramente “sociale”, capace di creare socialità e non di distruggerla, allora dobbiamo rendere tridimensionale la strutturazione del nostro sistema: dobbiamo renderla “a 3D”.

Utilizzando l’immagine iniziale, il sistema sociale “a 1Dimensione dominante sulle altre due” è il vicolo cieco involutivo che ci impedisce di proseguire, il sistema sociale “a 3Dimensioni autonome tra loro” è l’ariete che abbatte il muro del vicolo cieco e apre la strada verso l’evoluzione sociale e un futuro fecondo e sereno.

Sistema "a 3D", quest'ultimo, caratterizzato dal fatto che Scuola, Stato e Mercato si comportano sinergicamente [non antagonisticamente] come tre Stati sovrani che collaborano tra loro, originando una Federazione tra pari.

Senza questo abc sociale viviamo alla giornata, siamo in balia degli eventi e neppure riusciamo a comprenderli. Lo possiamo verificare dal vicolo cieco che emerge nel dialogo tra un Lettore e un Commentatore (Michele Serra nel Venerdì di Repubblica del 12 maggio 2017).

 


Entrambi di sinistra, entrambi vittime di un sistema sociale “a 1D” che neppure immaginano esistere e condizionarli. Entrambi seminatori “su di un campo di calcio asfaltato” che discutono della bontà dei propri semi mentre dovrebbero accorgersi che, per quanto buoni, i semi sull’asfalto non germinano e inevitabilmente muoiono.

Entrambi, in realtà, dovrebbero ragionare su come modificare “concretamente” il terreno sociale su cui poggiano senza avvedersene – ossia passare dallo squilibrato sistema sociale attuale “a 1D” (l’ettaro asfaltato) ad un sistema sociale a “3D” (l’ettaro fertile) – e invece ragionano “astrattamente” sulle idee, sui semi. Così.

Il Lettore spara ad alzo zero: «È la vostra globalizzazione capitalista con i suoi orrori e crimini il brodo di coltura dei nuovi totalitarismi, ma siete così politicamente incolti da non riuscire neanche a capirlo…».

Michele Serra puntualizza: «... io penso che essere contro la globalizzazione sia di destra. (…) Il problema è come recuperare il bottino andando a cercarlo a Wall Street o nella City. Le faccio una domanda: secondo lei, se nessuno è stato capace di farlo fin qui, è perché sono tutti corrotti e imbecilli, o perché il mondo è cambiato così velocemente che ancora non esistono nuovi parametri critici, e politici, per organizzare un’alternativa…».

Al di là dello scambio, che è paradigmatico del vicolo cieco di cui si diceva, varrebbe la pena rispondere alla domanda partendo dal punto di vista strutturale sociale “tridimensionale”: quello, sconosciuto ad entrambi gli interlocutori, che dal 2010 utilizziamo in questa rubrica.

Sono tutti corrotti e imbecilli? No! Sono tutti analfabeti sociali di ritorno: non sanno leggere e scrivere il sociale attuale. Mancano nuovi parametri critici? No! Sono solo inosservati perché “strutturali”.

In filosofia si direbbe “formali” e non “sostanziali”: alludendo ad una realtà concreta che è determinata sia dalla “forma” sia dalla “sostanza”. In assenza di una delle quali… non esiste realtà alcuna. Solo un sogno confuso. Appunto.

Entrambi gli interlocutori parlano solamente della loro “sostanza” ideale, politica ed economica dimentichi della “forma” sociale (la strutturazione “a 1D”). Entrambi sognano una "sostanza" sociale dimentichi del terreno in cui quella viene seminata. Terreno (la strutturazione “a 1D” del sistema sociale attuale) che rende antisociale o sterile qualsiasi idea o seme in esso deposto… da chiunque.

Terreno nel quale, per l'inosservata Legge di Gravità sociale, ogni cosa si trasforma nel suo contrario: ad esempio un diritto in un obbligo. Per dare un’idea concreta di come agisca letteralmente questa legge sociale di Gravità, nel nostro sistema “a 1D”, ci serviamo di una frase [nostre le parentesi quadre] tratta da Bail in: nessun conto corrente è al sicuro!

Claudio Borghi: “Siamo passati da un sistema [Società liquida che tutela i diritti] in cui la Banca centrale garantiva i tuoi soldi, ad un sistema [Società gassosa che impone obblighi] in cui tu garantisci i soldi alla Banca centrale”.

Se osservate, nessuno dei due interlocutori si rende conto del proprio reale posizionamento strutturale: il Lettore si posiziona culturalmente nella Società solida che pone al centro "i valori", il Commentatore politicamente nella Società liquida che pone al centro "i diritti". La realtà odierna, economicamente posizionata nella Società gassosa che pone al centro "gli obblighi", sfugge a entrambi.

È proprio l’analfabetismo sociale di ritorno che ci rende incapaci di leggere i segni del tempo. Ci nega l’appartenenza al nostro tempo (il Lettore) e ci fa solo notare come il mondo sia cambiato troppo velocemente (il Commentatore) per capirlo. Troppo cambiato, troppo velocemente, per saperlo leggere e scrivere... anche solo con i parametri critici di un passato prossimo.

 


E siamo così delusi da noi che pensiamo di risollevarci non attraverso un pensiero sociale adeguato al cambiamento epocale in atto - pensiero tridimensionale sociale appunto - bensì attraverso l’illusione che solo le macchine siano capaci di analizzare l'enorme complessità dei dati sociali. Così come sta già avvenendo in medicina o in quelle start up di giochi di ruolo che creano mondi virtuali su cui simulare gli esiti di iniziative da prendersi poi in quello reale.

Bisogna invece che sia pronto l’Uomo, non la macchina, a imparare a leggere il sociale di inizio terzo millennio. Con un pensiero che sia capace di superare, come ha detto Bauman prima di morire, il primo gradino della Sociologia. Un pensiero concettuale-immaginativo capace di comprendere che dal punto di vista “strutturale sociale” non v’è differenza alcuna tra il populismo di Orban, Salvini, Le Pen, Trump e Sanders.

Populismi che sono tutti la reazione di chi senza saperlo si è posizionato nell’attualmente perdente Società liquida dei diritti giuridici rispetto all’unilateralità straripante di chi si è posizionato nell’attualmente vincente Società gassosa degli obblighi economici. Entrambe strutturazioni antisociali "a 1D" del nostro sistema occidentale.

Rapporto tra perdenti e vincitori che riosserviamo identico in merito al Bail in sopracitato.

Nell’odierna Società gassosa vincente, in cui il Mercato si occupa libidinosamente di tutto (Economia, Politica, Cultura), i perdenti sono i Possessori di conti correnti mentre i vincitori sono gli Azionisti delle Banche: i quali riducono le perdite delle loro arrischiate speculazioni finanziarie "obbligando" i Risparmiatori, i Correntisti, ad accollarsele.

Sintomi entrambi, Bail in e Populismi, di un'assenza epocale: dell'urgente necessità di rivolgere il pensiero sociale alla "strutturazione" del sistema attuale in senso tridimensionale: "a 3Dimensioni sociali tra loro autonome e sinergiche".

Solo nella Società tridimensionale dei nuovi tempi vengono eliminate le tantissime confusioni e tutte le collusioni.

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