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Si può uscire dall'illusione europea? Sì, ma a patto che...


21/05/2019

di Andrea di Furia

Le aspettative sull’Europa continuano ad essere illusorie. Le chiacchiere di tutti i Partiti, e di tutti i commentatori purtroppo, sono sempre le stesse: da soli non siamo nulla, insieme all’Europa siamo qualcosa. Bene. D’accordo! Dopodiche? Se siete stati attenti a voi stessi, c’è stata una pausa. Riempiamola.

Da una parte c’è una tautologia: da soli non siamo nulla, insieme all’Europa siamo qualcosa. Il significato del sostantivo femminile tautologia è questo: Definizione illusoria, che ripropone in termini solo formalmente diversi l'enunciazione di quanto dovrebbe costituire oggetto di spiegazione o di svolgimento. Spiegazione e svolgimento che nessuno dimostra essere capace di fare, tanto che i Sovranisti ritengono vero l’esatto contrario: con l’Europa non siamo nulla, da soli siamo qualcosa. Ma anche questa è una tautologia: una definizione illusoria.

In entrambi i casi manca qualcosa: che cosa? L’oggetto di spiegazione o di svolgimento. Ossia? La realtà strutturale (!) dell’Unione europea di inizio terzo millennio.

Chi tra i mille euro-Partiti sa cos’è l’oggetto dello svolgimento? ovvero la realtà strutturale del sistema sociale che esprime l’Europa odierna? Nessuno. Dunque, chi può cambiare la realtà del sistema sociale europeo? Nessuno.

Se nessuno tratta l’oggetto dello svolgimento delle due definizioni illusorie di cui sopra, tutto ciò che si dice, ad esempio sull’utilità/dovere del voto è aria fritta, particolato elettorale inifinitesimale, inquinamento sociale impalpabile. Illusione cui segue inevitabile la delusione: Prodi/Berlusconi ieri in Italia, oggi Di Maio/Salvini.

Se si continua come si è fatto fino ad ora a vivere nell’illusione di un’Europa dei Popoli, che è in realtà l’Europa delle Lobby personali private, ha ragione chiunque non vada a votare, tanto sarebbe un voto illusorio, che nulla può contro la realtà di un sistema sociale la cui struttura concreta nessuno conosce.

Chi ha spiegato come mai le Lobby private hanno conquistato l’Europa? fino ad esprimere ogni singolo membro della Commissione europea? Dal punto di vista delle ipotesi illusorie tutti, ognuno in base alle sue preferenze culturali, politiche ed economiche. Quindi, in realtà, nessuno.

Si può però uscire dall’illusione europea? Sia quella più trendy dei Sovranisti sia quella più vintage dei loro avversari? Sì, addentrandosi nell’oggetto di spiegazione o di svolgimento: nella realtà strutturale del sistema europeo.

Prendiamo la tendenza più agée, quella della prima definizione illusoria: che crede che nell’Unione Europea siano i Popoli il fulcro portante. Dovrebbe, infatti, essere così. Ma così non è. Perché? Perché il principio democratico, non può attecchire in ambito lobbistico. Vedi la guerra in Libia: democraticamente chi la voleva? Nessun Popolo dell’Europa. Chi l’ha decisa? La Lobby europea che ha sostenuto e sostiene Macron. L’Italia, intesa come Popolo, poteva/doveva rifiutarsi, ma non l’ha fatto. Perché? Perché la Lobby che governa l’Unione Europea ha caldamente consigliato di non farlo.


E cosa succede se il consiglio non viene “volontariamente” accolto? Quello che è successo al Governo Berlusconi nel 2011: antidemocraticamente spazzato via dall’oggi al domani da un manipolabile indice statistico economico. Dallo spread!

Cosa è successo al Popolo italiano? Le centinaia di migliaia di Esodati e il vampirico prelievo pensionistico della Monti-Fornero dalle tasche degli Italiani! Contro cui nessun organo democratico dello Stato e nessun Partito democratico ha fatto qualcosa. Come volevasi dimostrare.

Ecco qui c’è già tanta realtà strutturale concreta da far capire anche a uno studente delle medie che c’è una lotta in corso nella struttura del sistema sociale europeo. Da una parte i portatori degli indici economici statistici, le Lobby private, dall’altra i portatori degli interessi delle Comunità nazionali, i Partiti.

I primi sono i testimonial e i supporter di una struttura sociale del sistema, la Società gassosa emergente, in cui la supremazia della dimensione economica stravince su tutti. Nessun principio democratico può attecchire nella Società gassosa a traino economico, tanto che i Popoli sono visti essere concorrenti sleali delle Lobby private. E questo spiega la decennale paralisi europea sul cambiamento climatico, sulle auto elettriche, sulle energie alternative al di là delle chiacchiere illusorie. Ecc. ecc.

Dall’altra i secondi sono i testimonial e i supporter di una struttura sociale del sistema, la declinante Società liquida, in cui la supremazia della dimensione politica vuole stravincere sulle altre due (Economia e Cultura). Nessun principio lobbistico può attecchire nella Società liquida a traino politico.

Pardon. Nessun principio lobbistico può attecchire nella Società liquida a traino politico… a meno che le Lobby (e per inciso anche le Mafie sono Lobby) non inseriscano i loro Politici all’interno dei Partiti e delle Pubbliche Amministrazioni. Azione lobbistica che, essendo la Società liquida una struttura del sistema plurisecolare, è stata portata avanti, nell’Europa geografica, fin dal XVII secolo.

Ricordiamolo a partire dall’emissione della moneta pubblica affidata alla Banca d’Inghilterra per arrivare, ai tempi nostri, con il sistema della BCE - di cui solo nominalmente sono gestori i Popoli europei - e della Commissione europea che di europeo ha solo l’aggettivo. Sarebbe più corretto chiamarla Commissione lobbistica pseudo-europea.

In termini ludici, da scopone scientifico, si dovrebbe invece “sparigliare” ovvero rovesciare i tavoli! Rivoluzione che non è quella degli arrembanti Sovranisti o dei Partiti vintage, ma una rivoluzione strutturale del sistema sociale attuale. Questo è il vero e concreto oggetto di spiegazione o di svolgimento cui bisogna dedicare la nostra attenzione urgentemente, se vogliamo definitivamente uscire dall a delusione secolare che ci rende schiavi di un'illusione altrettanto secolare.

Non serve dunque tornare ad una più forte Società liquida a traino politico dominante come vogliono, entrambi illusoriamente a modo loro, sia i neo-Sovranisti sia i vetero-Partiti;  né serve la libidine di testare la nuovissima Società gassosa a traino economico dominante come vogliono le Lobby private.

Non serve più, (come nelle Società liquida e gassosa) schiavizzare, o più delicatamente subordinare, o costringere al perenne conflitto tra loro le altre due dimensioni per emergere dal sottoscala in cui le ha confinate la dimensione sociale dominante.

Perché non sia ancora un’altra tafazziana illusione, all’elezione europea (ma anche a quella dei singoli Popoli europei!) serve una Società calorica in cui le tre dimensioni (Politica, Economia, Cultura) siano rese funzionalmente autonome tra loro. Per operare finalmente in sinergia, ognuna si deve occupare del suo compito specifico: la Cultura delle Persone singole mediante la Scuola, la Politica delle Comunità mediante lo Stato; l’Economia del Territorio mediante il Mercato.

Dunque, serve sparigliare all'interno del sistema sociale attuale. Strutturalmente, però!

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