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Tutto a 1 euro: anche una Banca. Anzi due!

Contro l’epidemia di gastrite sociale montante c’è un’unica strada


25/06/2017

di Andrea di Furia

Stupore e gastrite nazionale in crescita: alla notizia dell’offerta del Gruppo Intesa San Paolo di 1 euro per “salvare” le due Banche venete in crisi. Direi che questa è la reazione di chiunque abbia ancora il sentimento che il sistema in cui viviamo sia tutto meno che “sociale”. Parlo di sentimento perché ormai il tipo di pensiero usato dai contemporanei - anche e soprattutto quello degli esperti della cultura, della politica e dell’economia – non è più in grado di comprendere il sociale di cui tuttavia dissertano. Un caro amico diceva che le persone non amano pensare su ciò che viene pensato, piuttosto amano chiacchierare... sul chiacchierato.

Come osserva a fine carriera un frustratissimo Zigmunt Bauman questo pensiero-chiacchiera è solo capace di denunciare i guasti nel sociale, ma non incide minimamente sul sociale stesso. E un sociale “guasto” come il nostro attuale - con quasi tutto quanto che socialmente non funziona - andrebbe pensato e chiamato con il suo aggettivo più appropriato: sistema “antisociale”. E chi lo perpetua ne è complice e responsabile.

Perché però questo sistema sia diventato antisociale, e si manifesti tale in disumana progressione geometrica ogni giorno che passa, nessuno vuole rifletterci sopra: per quell’epidemia di analfabetismo sociale di ritorno a inizio terzo millennio che nessuna casa farmacèutica - e in questo caso specifico direi purtroppo - riesce a vaccinare.

Salvo gli Azionisti di Intesa San Paolo, che giustamente si fregano le mani per aver battuto la concorrenza spazzandola via, i commenti sono di due tipi:

a) chi vede il bicchiere mezzo pieno plaude il dribbling a quella porcheria del Bail-in che i nostri politici a 90° - a 90° rispetto ai Lobbisti bancari – hanno imposto al Bel Paese

b) chi vede il bicchiere mezzo vuoto denuncia la solita manovra da furbetti, la privatizzazione degli utili e la socializzazione delle perdite: 20 mld di crediti buoni (su 62 mld di sofferenze stimate) vanno al Gruppo bancario che investe ben 1 euro per salvare le due Banche a rischio fallimento e si parla di un conto salato di svariati miliardi per lo Stato italiano, ovvero tutti noi.

Per inciso, ancora una volta si dimostra – ma solo a chi ha occhi per vedere e orecchie per ascoltare – che l’unica crescita che l’attuale Economia è in grado di produrre e distribuire fraternamente... è quella del debito.

E anche qui si dovrebbe rettificare il sostantivo Economia con il più appropriato “Antieconomia”, per descrivere correttamente il sistema sociale “antieconomico” operante su tutto il Pianeta.

Ora un osservatore attento come Zigmunt Bauman, che speriamo dall’aldilà possa influenzare in maniera più concreta qualche potente ancora in vita, in termini scientificamente esatti e facendo infinite considerazioni ed esempi ha notato e denunciato quello che in maniera molto più semplice e sintetica possiamo noi tutti afferrare in questa considerazione "a 3D":

a) la Politica è diventata Antipolitica (non tutela diritti e doveri, tutela la corruzione e i corrotti)

b) la Cultura è diventata Anticultura (non sviluppa talenti e qualità, sviluppa ansie e depressioni)

c) l’Economia è diventata Antieconomia (non soddisfa i bisogni dei Territori bensì soddisfa i bisogni degli Speculatori perché non fa più circolare beni e servizi ma fa circolare debiti e derivati tossici).

 


Possibile che nessuno si domandi come mai lo stesso risultato, lo stesso “Anti-”, lo stesso rovesciamento lo si è ottenuto sia nella dimensione culturale, sia in quella politica, sia in quella Economica? Non dovrebbe dipendere dalla medesima causa? E dove ritroviamo questa causa unica?

Ora è evidente che le tossine del rovesciamento culturale non appartengono alla Cultura presa a sé stante: se fosse lasciata libera di autodeterminarsi saprebbe vaccinarsi da sé contro questo rischio. Purtroppo da secoli la Cultura soggiace al miope tutoraggio della Politica (acquisendo le tossine estranee dell’ideologia) e al presbite tutoraggio dell’Economia (acquisendo le tossine estranee dell’utilitarismo).

Inoltre è evidente che le tossine del rovesciamento politico non appartengono alla Politica presa a sé stante: se fosse lasciata libera di autodeterminarsi saprebbe vaccinarsi da sé contro questo rischio. Purtroppo da secoli la Politica soggiace al miope tutoraggio della Cultura (acquisendo le tossine estranee del dogmatismo) e al presbite tutoraggio dell’Economia (acquisendo le tossine estranee del lobbismo).

Infine è evidente che le tossine del rovesciamento economico non appartengono all‘Economia presa a sé stante: se fosse lasciata libera di autodeterminarsi saprebbe vaccinarsi da sé contro questo rischio. Purtroppo da secoli l’Economia soggiace al miope tutoraggio della Politica (acquisendo le tossine estranee del settarismo) e al presbite tutoraggio della Cultura (acquisendo le tossine estranee dell’elitarismo).

Che cosa, nel tempo storico e nello spazio geografico, rende possibile questo caotico e inquinante intreccio di tutoraggi incrociati e inappropriati che rendono disumano il sistema attuale?

Un solo fatto specifico e concreto: la strutturazione del sistema sociale. Strutturazione che è rimasta immutata negli ultimi 5 millenni nonostante l’emancipazione - nei millenni e nei secoli - delle tre dimensioni sociali. Come se noi usassimo ancora i pattini per andare sulla Luna.

Strutturazione che è sempre consistita di un unico contenitore dimensionale: lo stesso per tutte e tre le dimensioni, indipendentemente che nel tempo si sia chiamato Chiesa (oggi lo chiameremmo Scuola), Stato (che si è sostituito alla Chiesa al tempo della Rivoluzione francese) o Mercato (che dall’ultimo terzo del XX secolo si è sostituito allo Stato, su tutto il Pianeta).

Poste nello stesso contenitore, le tre dimensioni non si sono equilibrate: hanno lottato piuttosto per la supremazia, inquinandosi e intrecciandosi fino a perdere la propria essenza. Anzi, rovesciandola.

È così che oggi nell’unico contenitore strutturale (prima Chiesa medievale, poi Stato ottocentesco e adesso Mercato planetario attuale) le tre dimensioni sono diventate: Anticultura, Antipolitica, Antieconomia.

Fotografando il presente abbiamo:

a) contenitore unico strutturale: oggi è il Mercato planetario

b) nella lotta tra le tre dimensioni (rinchiuse nell’unico contenitore Mercato) ha prevalso l’Economia su Politica e Cultura, che ora ha sul proprio libro paga

c) intrecciate alla dimensione vincente (l’Economia) le due dimensioni perdenti (Politica e Cultura) hanno emesso le proprie specifiche tossine (settarismo ed elitarismo) per inquinare l’Economia

d) l’Economia (debilitata dalle tossine estranee) non ha retto alla contemporanea infezione da abuso privato di Finanza speculativa e si è rovesciata in Antieconomia.

 


Sapendo questo non ci può più sorprendere il fatto che adesso con 1 euro una Banca - ma solo una Banca può permetterselo, vero? - può comprarsene altre due nel supermercato planetario malsano delle offerte finanziarie stracciate: con un guadagno netto di 19.999.999.999 euro.

D’altra parte, in proporzione, le Banche per molto meno si sono comprate 7,5 miliardi di abitanti del Pianeta. Sognanti analfabeti sociali di ritorno che per decenni hanno denunciato Individui, Popoli e Istituzioni di ogni malessere sociale: senza mai accorgersi che la madre di tutti i problemi individuati e denunciati (culturali, politici ed economici) risiede nel contenitore strutturale unico per tre diversissime ed ormai più che emancipate dimensioni sociali. Che la causa originaria prima risiede nell’inquinamento reciproco delle tre dimensioni sociali, ormai adulte e necessitanti "reciproca discrezionale autonomia e spazi funzionali separati": perché il sistema sociale non è strutturato per impedire contaminazioni intradimensionali.

Ad esempio le tossine che hanno prodotto il “partito unico”, il fascismo che abbiamo conosciuto nella dimensione politica ai primi del ‘900 in Italia, hanno contaminato anche le altre due dimensioni: la dimensione culturale con la "medicina unica”, per cui tutte le altre forme di medicina e terapia sono ciarlataneria da confinare nelle patrie galere; la dimensione economica con la "finanza unica”, per cui tutto è speculazione finanziaria. Anche la vita umana.

Ai moltissimi che vorrebbero cercare di mettere un granellino di sabbia nel motore del sistema sociale moderno faccio presente che dev’essere strutturale: non basta cambiare Trump con Hillary o Sanders; non basta permutare gli USA con la Russia o la Cina; non basta sostituire il totalitarismo con la democrazia, la logica con la bacchetta magica o l’uomo nero con l’uomo del destino. Non bastano i milioni di soluzioni (non strutturali) pensabili dall'impotente pensiero scientifico applicato al sociale.

Il granello che ribalta l’Antieconomia in Economia, l’Antipolitica in Politica, l’Anticultura in Cultura è la ristrutturazione consapevole del sistema sociale unilaterale attuale (a 1Dimensione prevalente sulle altre due, reciprocamente inquinantisi) nella Società tridimensionale dei tempi nuovi (a 3Dimensioni autonome e separate, reciprocamente equilibrantisi).

La soluzione ai disastri prossimi venturi che ormai sentiamo alitare nell'aria sempre più vicino, se la si vuole ricercare davvero, è solo strutturale sistemica.

E a dispetto di ogni e qualsiasi altra ferrea convinzione (religiosa/scientifica, di centrodestra/centrosinistra, imprenditoriale/finanziaria ecc.) ormai non v’è altra strada che dotare contemporaneamente il sistema sociale di 3 contenitori strutturali: uno specifico per ciascuna dimensione sociale.

Oggi il sistema è antisociale e disumano perché "strutturato a 1D", a un solo contenitore ritenuto buono per tutte le stagioni: il Mercato, che contiene e impasta dentro di sé tutte e 3 le dimensioni sociali (Economia+Politica+Cultura). È questa la "Società gassosa economica" che ci opprime.

Serve invece un sistema sociale realmente "strutturato a 3D":
a) in cui la Scuola sia il contenitore sociale esclusivo per la dimensione culturale
b) in cui lo Stato sia il contenitore sociale esclusivo per la dimensione politica
c) in cui il Mercato sia il contenitore esclusivo per la dimensione economica.

È l’equilibrata "Società tridimensionale dei tempi nuovi" cui tutti anèlano, sognandola però senza esserne davvero consapevoli. La buona notizia è che non dev'essere inventata ex novo, già c’è. Va solo portata a coscienza.

 

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