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Vademecum per giovani (e non più giovani) risanatori sociali

Premessa indispensabile per chi ha la pazienza necessaria per voler capire e non subire


12/12/2017

di Andrea di Furia

Scagli la prima pietra chi, di fronte alle incongruenze antisociali quotidiane nelle quali prima o poi viene passivamente o attivamente coinvolto dall’attuale malsano sistema sociale, non ha mai borbottato a bassa o ad alta voce: “Se fossi io al potere, ci metterei un niente a sistemare tutto quello che non funziona”.

Chiunque sia colui che dice “Se ci fossi io al potere” di norma fa parte di quell’immensa moltitudine di popolazione planetaria - il 99,99% su circa 7,5 miliardi di persone - che non gode dei privilegi (culturali, politici ed economici) del residuo 0,01% (ca. 750.000 persone) che può fare e fa quotidianamente - indisturbato da almeno gli ultimi due secoli - quello che gli pare e piace.

Se dividiamo questa cifra pari allo 0,01% mondiale (rappresentazione astratta numerica che equivale letteralmente a settecentocinquantamila persone iper-extra-super-privilegiate) per i circa 200 Stati sovrani al Mondo, vedremmo che ogni Stato, anche il nostro, sarebbe guidato da 3.750 persone: che suddivise nelle 20 Regioni di cui si compone fanno mediamente 187 persone chiave a tale livello.

In soldoni la lotta sarebbe tra un qualsiasi “Se ci fossi io al potere” da quando faticosamente cerca di conquistare il suo posto al sole a livello nazionale, e 3.750 persone che l’hanno già conquistato. E se lo tengono ben stretto, per via degli irrinunciabili privilegi economici politici e culturali già acquisiti.

Non solo. Se ciascun privilegiato ha raccolto intorno a sé fino a 9 persone di fiducia – cosa non facile ma fattibile, per ciò che offre - arriviamo a 37.500 persone per Stato sovrano. Un bel mucchio di persone che, moltiplicate per 200 (il n° complessivo di Stati sovrani) fa 750.000 persone, pari allo 0,01% della popolazione mondiale. I conti tornano.

Davvero un numero notevole di posti chiave okkupati - ma non solo militarmente - del sistema sociale mondiale che oggi nella sua unilateralità antisociale, diversamente da pochi decenni fa, ha finalmente un contenitore strutturale corrispondente alla sua pervasività planetaria: il Mercato globale economico-finanziario.

Mucchio di persone tutt’altro che selvaggio. Ha infatti costruito una rete piramidale che funziona allo stesso modo della rete distributiva nel Multi-Level Marketing. Nella quale tuttavia, operando in tutte e tre le dimensioni sociali e non solo in quella economica, diversamente dal modello di MLM ogni nodo della rete, ogni posto chiave, è vincolato gerarchicamente rispetto al livello direttamente superiore.

Riferiamoci allora a uno Stato sovrano come l’Italia: le 37.500 persone che guidano le danze - mediamente (lo 0,16% su 60 milioni di Italiani) – sono una gran bella montagna da scalare. Montagna che raffredderebbe qualsiasi velleità razionale nella maggior parte degli italici “Se ci fossi io”, tranne che nei più intelligenti. Stando molto bassi ci limitiamo all’1%, ossia a circa 600.000 Italiani: a spanne sono quasi il doppio della popolazione di Bologna, e quasi la metà di quella di Milano.

 


I 600.000, dunque, non si fermano per una bazzecola oggettiva come l’alto numero dei privilegiati (37.500) da mettere da parte (per i più muscolari) o da cooptare (per i più intellettuali).

Intanto hanno sùbito calcolato che per controllare i posti chiave nelle tre dimensioni sociali italiane - mafie legali ed illegali di ogni genere comprese - 37.500 persone al comando sono un numero ben superiore alle necessità della Politica, della Cultura e dell’Economia nazionale.

Poi hanno ben chiaro, essendo più intelligenti degli altri, che il 0,16% al comando (le 37.500 persone) non possono certo appartenere tutti alla stessa dimensione sociale: quindi già si possono dividere per 3. Cosicché 12.500 Persone governano la Politica; 12.500 Persone governano l’Economia; 12.500 Persone governano la Cultura del Paese intero. Sono medie certo, ma statisticamente rappresentative del fenomeno.

E poi i veri padroni del vaporetto italico in disarmo sono solo lo 0,01%, Sono loro i gestori dei posti chiave nelle tre dimensioni sociali, e non i 9 lacchè a testa che li coadiuvano nella gerarchica rete piramidale di controllo. Quindi i numeri vanno ulteriormente ridotti a 3.750 persone per controllare tutte e tre le dimensioni sociali.

Però a questo punto, ridotto al minimo l’ostacolo da superare, i nostri 600.000 “Se ci fossi io al potere” fanno i conti con la propria realtà individuale. Data la specializzazione imperante nell’unilaterale sistema sociale italiano, c’è chi sente di avere migliori e maggiori opportunità in una sola delle tre dimensioni sociali. Per cui si orienta dove è più capace di incidere.

Diciamo, per restare nella media statistica, che 200.000 “Se ci fossi io” si occupano della Politica prevalentemente (e in subordine delle altre due dimensioni); 200.000 “Se ci fossi io” si occupano dell’Economia prevalentemente (e in subordine delle altre due dimensioni); 200.000 “Se ci fossi io” si occupano della Cultura prevalentemente (e in subordine delle altre due dimensioni).

Il che fa scendere ancora il numero degli ostacoli da rimuovere muscolarmente o da cooptare persuasivamente. Perciò si riducono a 1.250 persone i gestori assoluti dei posti chiave nella Politica; a 1.250 persone i gestori assoluti dei posti chiave nell’Economia; a 1.250 persone i gestori assoluti dei posti chiave nella Cultura.

Ma questo crea anche un problema che potremmo definire di verità, di realtà e di coerenza. Quando era partito, ogni singolo “Se ci fossi io al potere” si era detto “ci metterei un niente a sistemare tutto quello che non funziona”.

Adesso invece si rende conto che in realtà non è capace di “sistemare tutto” (in Politica, in Economia e in Cultura) bensì si ritiene in grado di “sistemare solo quello che riguarda la sua dimensione sociale di appartenenza”. Abbiamo quindi un risanatore sociale parziale: il “Se ci fossi io al potere nella Politica”, ma c’è anche il “Se ci fossi io al potere nell’Economia” e c’è pure il “Se ci fossi io al potere nella Cultura”.

Tuttavia essendo intelligente - questo l’abbiamo riconosciuto subito – ha ben chiara la necessità di doversi unire agli altri due “Se ci fossi io” suoi complementari. Esperti nelle due dimensioni che, per la sua mancanza di competenze e conoscenze, sono comunque da considerare. Serve un gruppo di tre persone. Serve una triade, se si vuole risanare l’intero sistema sociale.

Così abbiamo adesso idealmente, perché nella realtà quotidiana sono pochi che usano la capacità pensante in maniera corretta, 200.000 triadi per coprire tutte e tre le dimensioni sociali. In modo da per poter aspirare a risanare quel sistema sociale malato che le comprende tutte e tre come loro intero. E bisognerebbe riflettere sul fatto che, anche se non lo si vede [datemi il suo indirizzo, se lo vedete voi], il sistema sociale lo si pensa comunque sempre come realmente esistente.

Così ogni “Se ci fossi io al potere” che non si allea affronta solo 1.250 avversari visibili, ma i 2.500 avversari delle altre due dimensioni sociali restano nell’ombra pronti a colpirlo non appena è il caso.

 


Ogni triade di aspiranti risanatori dell’intero sistema sociale invece li rende visibili tutti e 3.750. E la contraddizione tra “sistemare tutto” e “sistemare solo la dimensione sociale di appartenenza”, tornando a considerare l’intero sistema sociale e non solo una sua singola parte, apparentemente sembra risolta.

Perché apparentemente? Perché nessuno di questi 600.000 “Se ci fossi io al potere” ha la più piccola possibilità di avvicinarglisi, al sistema sociale. Ognuno riesce ad avvicinarsi solo agli uomini e alle istituzioni della sua dimensione sociale di appartenenza, ma con questo non si avvicina affatto al "sistema sociale intero": perché ci si sbaglia a considerarlo la somma degli uomini e delle istituzioni nelle tre dimensioni. La "pelle" non è la somma degli organi interni!

Il sistema sociale non è nulla di tutto ciò che continuiamo stolidamente a considerare, ma siamo in premessa. E questo punto chiave - che è assolutamente il più decisivo circa la possibilità di risanare o meno il sistema sociale attuale - lo tratteremo dal punto di vista dei concetti e dei fatti concreti nelle prossime puntate del vademecum. Qui lasciamo parlare solo i numeri.

E poi non vogliamo assolutamente togliere l'entusiasmo al moderno “Se ci fossi io al potere” che, tuttavia, stupido assolutamente non è. Anzi. Di fatto – gli basta considerare l’ultimo mezzo secolo di storia italiana – sa benissimo quanto sia difficile riuscire ad accordarsi su di una qualsiasi cosa politica, economica o culturale in Italia.

Osserviamo allora il programma di una prima triade di risanatori sociali che è riuscita ad accordarsi: ciascun componente ha diciamo in media 3 idee chiave per risanare la sua dimensione sociale. Osserviamo il programma di una seconda triade che c’è riuscita: anche qui ciascun componente ha in media 3 idee chiave per risanare la sua dimensione sociale. Osserviamo infine il programma di una terza triade che c’è riuscita: pure qui ciascun componente ha in media 3 idee chiave per risanare la sua dimensione sociale. Anche se in realtà ne hanno di più, limitiamoci a queste che già fanno 9 idee chiave programmatiche totali per ciascuna triade di riformatori sociali.

Pensate che sia più realistico che siano le stesse 9, per tutte e tre le triadi? O piuttosto che siano 9 diverse idee chiavi  per triade, ossia 27 differenti idee chiavi? Nel primo caso tutti sono d’accordo, nel secondo (che purtroppo ci è più familiare) nessuno è d’accordo con nessuno.

Riassumiamo: abbiamo l’1% dei “Se ci fossi io al potere” Italiani: 600.000 persone. Ora pensiamo ad esempio di riuscire per miracolo a mettere insieme non tre sole o tremila triadi - cosa fattibile e tuttavia già estremamente ardua di per sé, se si ha un minimo di esperienza personale in una qualsiasi delle tre dimensioni sociali - ma addirittura 200.000 triadi: ovvero tutti i 600.000 volenterosi risanatori. Quell’1% della popolazione italiana suddiviso per le tre dimensioni di appartenenza per competenze e conoscenze.

Nel caso tutte le 200.000 triadi fossero d’accordo sulle stesse 9 idee in media, certo il miracolo sarebbe confermato anche nei risultati. Ma se tutte avessero 9 idee differenti? Avremmo 1 milione e 800.000 idee differenti per risanare il sistema sociale nella sua complessità. Vale a dire 600.000 idee differenti per risanare la singola dimensione sociale: 600.000 per la Politica; 600.000 per l’Economia; 600.000 per la Cultura.

 


Messa di fronte a questi numeri qualsiasi persona capace mediamente di pensare ne trarrebbe determinate conseguenze. Una per tutte: non è la strada dei programmi quella che serve per risanare il sistema sociale. Per inciso, qualcuno dovrebbe dirlo ai tantissimi "Se ci fossi io al potere" nei Partiti. Ma questo è un pensare medio e piatto che osserva il dato, non è il pensare brillante dei nostri risanatori sociali.

Infatti, messo di fronte a questi numeri il rappresentante tipo non demorde. Una tale abbondanza di idee chiave, pensa tra sé e sé, semmai servirà a risanare il sistema sociale a livello mondiale, non nazionale.

Per cui in realtà va divisa per il numero degli Stati Sovrani: 1.800.000 diviso 200 = 9.000 idee chiave per risanare il sistema sociale italiano intero; che diventano 3.000 idee chiave per risanare ogni singola dimensione sociale: 3.000 per la Politica; 3.000 per l’Economia; 3.000 per la Cultura.

Ecco questi sono numeri già più aderenti alla realtà, pensa brillantemente il nostro, mentre messa di fronte agli stessi qualsiasi persona capace mediamente di pensare ne trarrebbe le medesime conseguenze di prima. E questo persino se le idee chiave fossero non 9.000, ma nemmeno 900 e neppure 90: vale a dire 30 idee chiave per la dimensione Politica; 30 per l’Economia; e 30 per la Cultura. 

Tuttavia, ripetiamo, siamo di fronte alla crema dell’intelligenza nazionale rivolta al risanamento del sistema sociale che perciò non si sottrae alle criticità concrete che i numeri illustrano anche a lui, ma piuttosto ha pensato a come driblarle perché (da quando è sceso in campo sociale) si sente almeno un Messi da 5 palloni d'oro.

E allora il signor “Se ci fossi io al potere” si apre a quattro possibili scenari ombrello che secondo lui sistemano le cose e che, tra l’altro, sono gli stessi da almeno 11 generazioni [ogni generazione, 20 anni]:

  1. L’uomo del destino è la soluzione unilaterale più legata a chi ha familiarità con la dimensione culturale incentrata sulla Persona, i suoi talenti e qualità
  2. Con i soldi si fa quel che si vuole è la soluzione unilaterale più legata a chi ha familiarità con la dimensione economica incentrata sul Territorio e le sue risorse
  3. Democrazia è bello è la soluzione unilaterale più legata a chi ha familiarità con la dimensione politica incentrata sulla Comunità e i suoi diritti e doveri
  4. Il Convitato di pietra è la soluzione unilaterale "inaspettata", cui nessuno fa caso per l'incapacità del pensare scientifico a inquadrare concretamente come "pelle" il sistema sociale

Facciamo solo notare che nemmeno uno di questi scenari prospetta una possibile soluzione tridimensionale sociale, ossia una soluzione sistemica.

Sono infatti tutte soluzioni unilaterali - per la precisione unidimensionali sociali - quelle derivabili dai quattro scenari ipotizzati che pertanto affronteremo insieme uno alla volta, come un percorso a tappe, nel nostro vademecum per giovani (e non più giovani) risanatori sociali.

 

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