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Cellulari e salute umana: una vittoria di Pirro a Ivrea, in un sistema strutturato a 1D come il nostro

Dove oggi sul buon senso e sul giusto… prevale indiscriminatamente l’utile


22/04/2017

di Andrea di Furia

Di fronte a un fatto come quello di Ivrea - dove il dipendente Telecom Roberto Romeo è stato riconosciuto dal Giudice di primo grado Luca Fadda “affetto da una malattia professionale che ha comportato un danno biologico permanente del 23% – c’è il solito depistante tifo da stadio, pro o contro, che continua a ignorare la direzione involutiva e unilateralmente nociva presa dal nostro sistema sociale: in quanto strutturato a 1Dimensione sociale dominante sulle altre due… da 5 millenni!

Sistema sociale a 1D vuol dire che la dimensione dominante (oggi l’Economia) schiavizza le altre due (Politica e Cultura) e le rende direttamente e indirettamente complici dei suoi fini specifici.

Se non ci fosse questa inosservata, gerontotragica strutturazione a 1D del sistema sociale, tra pro e contro se la si giocherebbero al 50%: ad armi pari.

Ovvero: se hanno ragione i Romeo tumorificati dai cellulari si smette di produrli così e si cercano soluzioni più sane per l’uomo; se invece ha ragione il kantiano ignorabimus di Daniele Minerva di La Repubblica nel suo “Se il dubbio degli studiosi diventa verità in Tribunale” del 21 aprile 2017 allora si radieranno dall’Albo dei Medici quelli, tra loro, che ottusamente ma soprattutto inopportunamente insistono – nonostante lauree a 110 e lode e anni di competenza sul campo - a vedere nella tecnologia un potenziale pericolo per la salute pubblica.

Così peraltro come si sta iniziando sportivamente a fare anche con quei Medici che sono contrari non tanto ai vaccini in sé, quanto alle vaccinazioni di massa se e quando ingiustificate: dei bambini e delle donne in stato di gravidanza, come nel caso del Medico testé radiato dall'Albo dei Medici a Treviso: dottor Roberto Gava.

Ma c’è un ma! Ed è continuamente inosservato soprattutto dalle varie autorità culturali, politiche ed economiche: comodamente inosservato, verrebbe da dire.

E questo “ma”, ribadiamolo ancora una volta, è la struttura a 1D del giurassico sistema sociale attuale. Peggiorato notevolmente rispetto agli ultimi 30 anni di storia - se ne avete tenuto conto - perché ormai, con sempre maggior vigore, la dimensione sociale dominante l’intero Pianeta e quindi anche l’Italia (salvo non viva sulla Luna, come a volte sembra) è quella economica.

La quale gagliardamente si pappa le altre due (Politica e Cultura), ne fa obbedienti ancelle meramente esecutrici e le mette fattivamente al servizio del proprio focus dimensionale: l’utile. L’utile e riga.

Vediamo a proposito dei vaccini assieme un caso concreto di questo vassallaggio obbligato di Politici e Professori verso l’utile, il business e l’economia.

Cosa si dichiara in Italia circa la tutela dai possibili, potenziali effetti negativi dei vaccini sulla salute? Ci viene data questa meravigliosa rassicurazione: "In Italia, dopo l’immissione in commercio, i vaccini continuano ad essere monitorati (sorveglianza post-marketing) attraverso un sistema di farmacovigilanza, facente capo all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), con una rete di Centri regionali e locali, per la segnalazione degli eventi avversi a vaccino (o presunti tali), grazie al quale l’eventualità di eventi avversi (anche imprevedibili) non viene affatto trascurata, ma è continuamente monitorata ed opportunamente investigata”.

C’è solo una piccola, stranissima, incongruenza. In Italia (come peraltro in Francia, in Spagna ecc.) questi studi non debbono essere registrati. Pertanto una mole immensa di preziosissimi dati vengono buttati al macero, per così dire, come i rifiuti non più riciclabili nel cassonetto dell’indifferenziato.

In Germania, invece, non è così: c’è l’obbligo di registrare questi studi e sapendo questo ai ricercatori tedeschi è sembrato corretto precisare: “La pratica degli studi post-marketing descritti avviene in molti paesi dell'UE, come l'Italia, la Francia, la Spagna e l'Austria. A differenza di questi altri paesi, tuttavia, solo in Germania tutti gli studi devono essere registrati. Riteniamo pertanto che ci sia buona ragione di credere che i dati tedeschi che abbiamo analizzato siano rappresentativi degli studi post-marketing in tutta l'UE”.


E cosa risulta a conclusione dallIndagine su 558 studi post-marketing fatta da un gruppo di epidemiologi tedeschi? Qualcosa che non ci sorprenderà affatto, se la osserviamo come una normale e banale conseguenza della strutturazione sociale di un qualsiasi sistema a 1D economica dominante sulle altre due… che inevitabilmente trasforma ogni cosa, anche la più lodevole, nel suo contrario.

Tradotto in italiano, quanto affermano gli epidemiologi vuol dire papale, papale:

I nostri risultati non supportano l'aspirazione della legge sui medicinali tedeschi [German Medicinal Products Act] che gli studi post-marketing servano a migliorare la sorveglianza a lungo termine della sicurezza dei farmaci. Al contrario, abbiamo trovato prove che la sicurezza dei farmaci potrebbe essere compromessa dalla pratica attuale, poiché gli studi post-marketing dovrebbero contribuire alla farmacovigilanza, ma in realtà i loro dati e risultati vengono trattati come segreti commerciali”.

Come volevasi dimostrare: gli studi post-marketing dovrebbero contribuire alla farmacovigilanza, ma in realtà i loro dati e risultati vengono trattati come segreti commerciali. Dunque, di fatto, impediscono l’esercizio della farmacovigilanza! Di fatto tutelano il business!

Daltronde, in un sistema a 1Dimensione economica dominante sulle altre due, cos’è più utile difendere nei fatti? Il segreto commerciale che tutela il business anche se non è proprio sicuro-sicuro per la salute delle Persone? oppure il riscontro del dato negativo da monitoraggio post-marketing che lo elimina di sicuro, se reso palese?

Non c'è storia. Per cui, obiettivamente, va detto che la vittoria di Ivrea è solo una vittoria di Pirro.

Vedrete che è come quando si tratta di condannare le Banche: ad esempio a Milano per i Derivati. Altri gradi di giudizio sentenzieranno che non esiste il tumorificato Romeo per neurinoma del nervo acustico. E gli verrà persino richiesto indietro quanto erogatogli in denaro a fronte dell’inopportuno e prematuro riconoscimento dell’invalidità.

Questa tuttavia non è una profezia straordinaria di un veggente, né una fake news. È bensì un’evidente e banale conseguenza logica, un effetto domino obbligato della strutturazione a1D del nostro sistema. Strutturazione costretta a privilegiare l’utile (se domina la dimensione economica) sul giusto (dimensione politica) e sul buon senso (dimensione culturale). Dimensione, l’Economia, che a dire il vero neppure sa dove stiano di casa il giusto e il buon senso.

Il sistema strutturato a 1D oggi guidato dall’Economia – nel quale il Mercato è diventato oggi il contenitore unico centralizzato di Economia, Politica e Cultura dove le impasta e preconfeziona in base ai suoi esclusivi obiettivi utilitaristici – non può accettare che si fermi un qualsiasi business avviato se non perché un altro business lo ha eliminato dalla circolazione sul Territorio.

Tantomeno può accettare che a fermarlo sia un Tribunale difensore dei diritti della Comunità (dimensione politica) o una indiscriminata velleità salutistica (dimensione culturale) di tutelare Persone come ad esempio i bambini o le donne in gravidanza com'è il caso del Medico radiato a Treviso.

Così non vale sapere (dimensione culturale) ad esempio che i vaccini vengono sporcati in fase di produzione con metalli pericolosi per la salute e la vita umana stessa: perché questo non deve fermare un business colossale. Che viene controllato sostanzialmente solo da chi lo fa: vista la comprensibile soggezione di Politici e Professori agli scopi dell'Economia. Anche loro... tengono famiglia.

Per il dominio dell’Economia sulle altre due dimensioni sociali è evidente che sia la dimensione politica (Partiti, Tribunali), sia quella culturale (Ricerca, Università, Esperti) si dovranno allineare al dictat utilitaristico economico-finanziario. Che in più, si noti bene, è utilissimo all’asfittico PIL nazionale.

Sulle problematiche dei vaccini e sulla violenza delle dinamiche esistenti è interessante leggere “Al rogo”, commento sul blog di Stefano Montanari, uno scienziato in nanotecnologie, che sul tema vaccini ha dati scientifici propri e non forniti dalle società che li producono.

Scienziato ovviamente inascoltato da chi ci governa, perché attenta al PIL nazionale, e muscolarmente sovrastato dalla cagnara degli “utili”. I dogmatici profiterol con portafoglio, a cui all’attuale strutturazione del sistema a 1D economica dominante sulle altre due fa dannatamente comodo fornire il megafono su tutti i media.

E il processo descitto sopra sta avvenendo dappertutto, se osservate. Un esempio? Il cambiamento climatico. Per l’Economia dei trump&company non esiste: dunque viva il Petrolio, viva il Carbone!

Con buona pace di coloro che ancora credono alla favola bella della Giustizia e alla favola bella del Buon senso: che nel sistema sociale a 1D economica dominante sulle altre due non possono esistere, tanto più se sono disallineati e autonomi.

Facendo notare la causa prima dell’antisocialità del sistema (la sua strutturazione a 1D) non si è contrari all’economia, naturalmente. Si è contrari solo alla moderna economia predatoria - tale perché spodestata dalla Finanza dei Banchieri e drogata di autoreferenzialità messianica e ideologica - che di quella strutturazione malsana è inevitabile figliastra malevola.

La quale economia predatoria, non è altro che l’espressione naturale nel breve periodo dello sviluppo unilaterale del dominio dimensionale dell'Economia in un sistema a 1D: nel quale sistema, per forza di cose, il contenitore unico è diventato il Mercato (che ha esautorato il precedente contenitore unico, lo Stato, segno del passato dominio dimensionale della Politica).


Ciò che fa sorridere (per non piangere) - si vorrebbe infatti da più parti tornare a sostituire al Mercato lo Stato (o la Scuola) credendo illusoriamente con ciò, con il gioco delle tre carte, di aver risolto il problema sociale - è il fatto che si continua a ignorare autolesionisticamente, tafazzianamente, l’elemento basilare della questione sociale.

Che è la sua squilibrata e malsana “strutturazione a 1D”. Nella quale le tre dimensioni sono irreggimentate “a priori” dagli inutili e dannosi programmi o degli Speculatori istituzionali, o dei Politici istituzionali, o dei Professori istituzionali.

Programmi staccati dalla realtà dei fatti, ma tutti legalizzati dal sistema a 1D: anche quando sono culturalmente antisociali, giuridicamente criminali, finanziariamente antieconomici.

La tragedia delle illusorie e inutili fatiche sociali di Sisifo dei cosiddetti progressisti e conservatori - che astrattamente, ideologicamente, dogmaticamente operano a tentare di rimediare al guasto sociale strutturale millenario - è che ancora non si è passati a strutturare equilibratamente a 3D il sistema sociale attuale, come dovrebbe essere già da un pezzo a inizio terzo millennio.

Soluzione semplicissima, se non ci fossero troppe rendite di posizione culturali (dovute a ignoranza e specializzazione), politiche (dovute a ideologia e corruzione), economiche (dovute a covenienza e consuetudine) in chi amministra le nostre Comunità. Basta solo e gradualmente:

  1. togliere finalmente al Mercato il suo potere condizionante la Politica (Mercato dei Lobbisti) e la Cultura (Mercato dei Professori) istituzionalizzandolo come contenitore autonomo della sola Economia (Produzione, Distribuzione, Consumo) con focus specifico sulla circolazione di merci e servizi nel Territorio
  2. togliere finalmente allo Stato il suo potere condizionante l’Economia (Corruttore dei Politici) e la Cultura (Asservitore dei Professori) istituzionalizzandolo come contenitore autonomo della sola dimensione Politica (Legislazione, Giurisdizione, Amministrazione) con focus specifico sui diritti e doveri nella Comunità
  3. conferire finalmente alla Scuola la sua autonoma libertà da Stato e da Mercato [la sola cosa che rende possibile la tutela equanime dei diritti nella Politica (superamento del Partitismo autoreferenziale e litigioso che paralizza la Democrazia) e l’assunzione della responsabilità fraterna in Economia (superamento della Speculazione predatoria che devasta il Pianeta)] istituzionalizzandola come contenitore autonomo della sola dimensione culturale (Scienza, Arte, Religione) con focus specifico sullo sviluppo di talenti e qualità nelle Persone

In definitiva va istituita (se osservati e capiti i sintomi sempre più antisociali in atto) la Società tridimensionale dei nuovi tempi.

Nuova e diversa strutturazione equilibrata e sana del sistema sociale, in cui le 3 Dimensioni classiche sono autonome tra loro e hanno pari autorità nei rispettivi campi specifici.

E proprio in quanto "separate tra loro" sono capaci - diversamente dal sistema attuale a 1D, che le compatta insieme e mixa antisocialmente “a priori”, e che della loro sinergia ne chiacchiera soltanto – di essere sinergicamente e fecondamente armonizzate… “a posteriori”.

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