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Dal fast food al bug food: la risoluzione finale della fame nel mondo?


30/01/2023

di Andrea di Furia

Una nuova propaganda progresso, che sta diventando virale come quelle relative alla crisi sanitaria e alla crisi bellica, in funzione della crisi alimentare sta affermando “salutare” l’acquisizione delle proteine da insetti per sfamare più ecologicamente il mondo.

Si stima che produciamo cibo per 12 miliardi di persone, oltre a sprecarne per 4 miliardi, ma riusciamo a sfamarne appena la metà. La logica vorrebbe che si riducesse la produzione e si migliorasse la distribuzione, ma così non è: si aumenta la produzione trovando nuove fonti di spreco, ma definite salutari.

Il 3 gennaio 2023 la Commissione europea, previo parere favorevole dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), ha autorizzato l’immissione in commercio di polvere parzialmente sgrassata di grilli domestici, come richiesto da Bruxelles nel luglio 2020. Non solo i grilli Acheta, peraltro. La Ue ha già autorizzato per la vendita anche la larva gialla della farina e la locusta migratoria.

Una delle pochissime voci fuori dal coro degli entusiasti è la catena di supermercati-bio NaturaSì che invita a lasciare i grilli nel loro habitat, vietandone l’ingresso nei propri negozi, mentre moltissime altre rinomate catene si sono gettate a capofitto a sostenere la nuova moda celebrandone meriti salutari, etici e ambientali forti del supporto delle Autorità preposte alla salute verso cui, opportunamente, hanno “fede” devozionale cieca.

Paradossalmente, la sicurezza alimentare viene approvata da un’Autorità (Efsa) che non è in grado di assicurare nulla, dato che non ci sono studi sufficienti a dimostrare che la farina di grillo sia innocua. Ciononostante, o varrebbe meglio dire approfittandosi di questo stato di fatto, “la Commissione (europea) ritiene che non sia opportuno includere nell’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti autorizzati alcun requisito specifico in materia di etichettatura relativo alla possibilità che Acheta domesticus causi una sensibilizzazione primaria”.


Eppure, nei Paesi che si nutrono anche di insetti, le sensibilizzazioni primarie da bug food sono al 18%, mentre le altre solo al 6%, quindi logicamente è ipotizzabile un aumento clamoroso di sensibilizzati alle allergie da insetti nei Paesi che iniziano a introdurre tali cibi senza la minima precauzione: dunque servono studi ulteriori prima di immettere in commercio questi alimenti.

Ma questa logica non funziona per le Elite della Commissione europea al potere: basta avere “fede nella scienza” dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Istituzione che però, ovunque nel mondo, è affetta dall’intromissione del lobbismo: e se lo dice il lobbista... mangia pure che non ti succede nulla.

Idolatria da ciarlatani, perché prima dicono che non ci sono studi sufficienti a dimostrare che la farina di grillo sia innocua. Poi che “non ritengono opportuno” segnalarlo sulle etichette alimentari: “la Commissione ritiene non sia opportuno includere nell’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti autorizzati alcun requisito specifico in materia di etichettatura relativo alla possibilità che Acheta domesticus causi una sensibilizzazione primaria”.

Non varrebbe la pena chiedersi allora, pur rischiando la blasfemia governativo-mediatica: “per chi è opportuno”?

Ma è la stessa logica che sta dietro ai VGM o “vaccini geneticamente modificanti” per una epidemia casualmente sfuggita ad un laboratorio cinese: però finanziato da un mucchio di Paesi che in casa propria non possono farlo per divieto di legge. Pseudo-vaccini mai testati, ma garantiti innocui: basta avere “fede” (!) nella scienza, dice la propaganda H24, e non ti succede nulla.
Idolatria da ciarlatani riconfermata, su cui nessuno, al potere, dice nulla perché “non è opportuno”.

Non varrebbe la pena chiedersi allora, pur rischiando la blasfemia governativo-mediatica: “per chi è opportuno”?

Ma è la stessa logica che sta dietro la crisi bellica: si vuole la pace per difendere il più debole (Ucraina) dal più forte (Russia) e si crea una coalizione più forte (Nato allargata) per opprimere il più debole (Russia). Chapeaux!

Ma così si alimenta e inasprisce la durata di una guerra che probabilmente sarebbe già finita a un tavolo della pace se ciò “non fosse opportuno” per i Paesi “pacificatori” che, dopo aver lanciato il sasso hanno ritirato la mano facendosi scudo con la solita propaganda H24 che anche qui sfiora esplicitamente l’apartheid geopoliticosportivo di chi non si allinea all’idolatria da ciarlatani.

Non varrebbe la pena chiedersi allora, pur rischiando la blasfemia governativo-mediatica: “per chi tutto ciò è opportuno”?

Dietro alle tre crisi sembra esserci lo stesso criterio, lo definirei di macello-marketing, che risponde al detto proverbiale “quello che non ammazza, ingrassa”… assolutizzato da un impulso al business incontrollato e indiscriminato.

Per chi fosse interessato al perché ciò avvenga in ogni ramo della Cultura, della Politica e dell’Economia, l’ho argomentato in maniera non specialistica ma comprensibile a chiunque a partire dagli over16 in “La raccolta differenziata del SOCIALE economico, politico, culturale”, fornendo anche la soluzione strutturale sociale logica relativa: ovvero cosa si deve prioritariamente fare per avere un sistema davvero sociale.

Va acquisito fin dalle scuole secondarie un diverso modo di pensare il sociale (diverso da quello attuato da almeno 2 secoli, decisamente antisociale e irrispettoso della dignità umana) e va compreso che senza questo requisito qualsiasi problema sociale è destinato a peggiorare “automaticamente” (ossia anche senza che le bramose Elite al potere si diano così tanto da fare come ora).

Serve anche una nuova terminologia, indicativa della realtà sociale vera (non quella virtuale che ora va tanto di moda anche fuori da internet), che faccia da argine alla illusoria propaganda H24 che sta affermando che il nero è bianco a ogni piè sospinto, e ovunque il potere (culturale, politico ed economico) sia esercitato dal vecchio pensiero sociale nelle vecchie terminologie desuete relative.

In attesa di approfondire, vorrei suggerire alla propaganda H24 sulle meraviglie miracolistiche del bug food un ulteriore vantaggio per le popolazioni sperimentali: in caso di infestazione da grillo domestico (Acheta) si risparmiano persino i soldi per la disinfestazione.

I Disinfestatori magari protesteranno contro la Commissione Europea, ma chi risparmia (e non solo i propri rettili nel terrario o i pesci nel proprio acquario) potrà dirsi, entusiasta, “Pancia mia fatti capanna!”.

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