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Il globalismo ci ha rubato 500 miliardi

Se non torniamo a rispettare le leggi della natura il crollo delle nascite ci porterà all’estinzione della nostra creatività


22/05/2023

di Mario Pinzi


Se non aboliamo le leve sbagliate del globalismo, l’Italia nei prossimi anni si mangerà 500miliardi.
Secondo l’Istat, dal 2023 al 2042 perderemo il 18% del Pil che significa meno risorse per il servizio sanitario nazionale (La salute è la vera ricchezza di un paese).
Sono questi gli effetti del crollo delle nascite alimentate da un femminismo sbagliato che non ha compreso l’importanza dell’unione famigliare dimenticando che “L’uomo e la donna sono stati creati per completarsi come l’acqua e la sete. Soli non siamo niente, uniti siamo tutto”.
Aver scordato l’essenza della collettività fregandosene delle prossime generazioni, è un atto di egoismo che lo pagheremo caro.
Per non perdere la nostra creatività, ogni donna italiana dovrebbe partorire due figli e auguriamoci che il governo Meloni abbia compreso la pericolosità del declino.
Se vogliamo risolvere il problema occorre sostenere le coppie a formare una famiglia e la strada più corretta è quella di contribuire ai costi dell’affitto di un alloggio e al mantenimento del pargolo.
Desidero evidenziare che il denaro pubblico va investito per creare ricchezza e non per ottenere voti come è avvenuto con il reddito di cittadinanza e questi sprechi vanno condannati con severe punizioni.
Un governo attento alle prossime generazioni, dovrebbe far arrivare sulla testa delle coppie che si sposano una pioggia di denaro che li invogli ad avere figli.
Secondo gli Stati generali della natalità, nei prossimi 5 anni ci saranno 11 milioni di italiani in meno e a disegnare questo nefasto quadro è stato Gian Carlo Blangiardo ex presidente dell’Istat.
Se le cose non cambieranno perderemo per strada una percentuale del Pil pari al 18% e lo squilibrio anagrafico che ci attende è il seguente: nel 2023 avremo ottocentomila ultranovantenni e nel 2070  2,2 milioni, un dato che fa sorgere una domanda: chi pagherà le loro pensioni?
La natalità è un tema che uno Stato non può trascurare, perché riguarda la propria salute economica e se non fermiamo questo trend negativo, andremo dritti al disastro.
Al momento abbiamo 339mila nascite contro 700mila morti e per questo sciagura dobbiamo ringraziare il globalismo che ha spinto il femminismo ad imboccare un percorso egoistico e sbagliato.
Il desiderio di fare sesso e avere figli fa parte di un istinto naturale voluto dal creatore per dare all’essere umano la possibilità di non estinguersi.
La maggior parte delle donne sono eterosessuali e alcuni studi scientifici affermano che ognuna di loro vorrebbe avere almeno due figli.
Lo scarto tra desideri è realtà nasce dal mancato sostegno ai giovani e se questa tendenza non verrà invertita, il futuro dell’Italia non sarà roseo.
Chiudo con un dato allarmante: fra 10 anni, passeremo da 7,4 milioni di studenti a meno di 6 milioni e questa tendenza va immediatamente invertita…

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