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L'"orso" Salvini è fuggito dalla prigione europea

L’animale populista rischia l’abbattimento per aver violato il recinto elettrico dell’austerità costruito dall’asse franco-tedesco


22/07/2019

di Mario Pinzi


Come abbia fatto a fuggire resta un mistero. 
L’asse franco-tedesco, con l’aiuto della finanza speculativa internazionale, aveva costruito un recinto talmente sicuro che sembrava impossibile la fuga. 
L’animale a suo modo straordinario, vivace e intelligente, non poteva rimanere imprigionato a ordini che stavano umiliando il proprio Paese e, per ricordare ai suoi simili quanto è importante la sovranità del territorio che si abita, ha tentato un’impresa che sembrava impossibile. 
L’orso populista è ancora in fuga, ma attraverso alcuni sensori sparsi nel territorio italiano è stato individuato, e la Merkel in una conferenza stampa ha espresso il desiderio di sopprimerlo per l’affronto ricevuto. 
La sua disubbidienza l’ha fatta imbufalire per tre ragioni fondamentali: la prima riguarda la sua fuga dal carcere di estrema sicurezza, che ha ridicolizzato l’asse franco-tedesco; la seconda riguarda l’afflusso degli emigrati, dove la politica dei “porti chiusi” è stata una autonomia inaccettabile, perché gli ordini che aveva emanato obbligavano l’accoglienza senza discussioni e proibivano il ricollocamento degli immigrati in altri Paesi dell’Unione; e il terzo motivo riguarda il non voto di Ursula Von der Leyen alla presidenza della commissione europea. 
Tre affronti che meritano la morte politica. 
L’asse franco-tedesco non vede l’ora di abbatterlo e per compiere l’opera ha fornito alla magistratura italiana una carabina con proiettili russi fabbricati da una società specializzata in fondi esplosivi.   
Le trame dell’asse franco-tedesco sono in corso con l’ubbidienza ceca del Pd e con l’aiuto del senatore a vita Mario Monti, che a La7 ha iniziato a ridicolizzare la fuga dell’”orso” Salvini.  
Cari lettori, serve farsi una domanda: un’intercettazione acquisita senza mandato della magistratura può diventare una prova giudiziaria? Io penso proprio di no. 
Il mistero della registrazione dell’incontro al Metropol, dove c’era presente anche un collega dell’Espresso, puzza lontano un miglio e chi possiede del buon senso ha l’obbligo di proteggere il populista in fuga.       
Mi auguro che mentre scrivo questo editoriale il fuggiasco stia studiando una contromossa che lo salvi dai falchi tiratori che non vedono l’ora di eliminarlo. 
E’ evidente che questa fuga è finalizzata a salvare il Paese e per ottenere questo obiettivo l’azione più importante è quella di fermare l’esodo dei nostri talenti che annualmente ci costa 14 miliardi, circa l’1% del Pil.  
Alla Business School della Luiss, il ministro dell’Economia Tria ha confermato che l’Italia è in ritardo con l’innovazione, il cambiamento professionale, la ristrutturazione del Paese e il ricambio generazionale.   
Cari lettori, alla base di questi problemi c’è l’austerità europea che va eliminata perché non consente di dare un adeguato stipendio a chi se lo merita e blocca i consumi interni. 
L’autonomia dell’Italia è fondamentale per produrre un vero ricambio generazionale che permetta la rinascita.  
Meravigliarci della fuga dell’”orso” Salvini dalla gabbia fabbricata dall’asse franco-tedesco, dove ogni singola sbarra emanava una scossa d’austerità letale, non è dignitoso. 
Purtroppo, cari lettori, sono i giovani che pagano le spese delle scelte che non fanno crescere il Paese. 
Sono le regole di buon senso che devono essere attuate e non il contrario. 
Non occorre un genio per comprendere che le uscite di una Nazione non devono superare le entrate e il debito va costruito per realizzare delle opere pubbliche che aiutino il business del futuro.  
Il vero motore della crescita è l’istruzione, la propensione all’impresa, la meritocrazia, la ricerca, le invenzioni, l’unione della famiglia che produce figli, la sana alimentazione che genera salute e l’efficienza strutturale del territorio. 
Queste cose sembrano difficili, ma non lo sono. 
Appelliamoci al fuggiasco: l’austerità va eleminata e se non sarai ascoltato esci dall’euro.    
Aver sfondato la recensione della gabbia europea è stato un atto di coraggio che verrà premiato dagli elettori.
Attenzione! L’asse franco-tedesco ti sta facendo incastrare dalla magistratura come avvenne con Berlusconi, alcuni di loro vorrebbero vederti sbranato, altri si accontentano di una morte politica e il Pd ti vuole vedere crocifisso. 
Cari lettori, sapete come rispondo a questi signori? 
Prima dovete catturarlo e non sarà facile…        

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