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Tre motivi "strutturali sociali" per l’inevitabile epilogo Calenda-Renzi


17/04/2023

di Andrea di Furia

Che due o più Partiti, specie se minoritari, si uniscano in una coalizione è un fatto politico usuale ed è altrettanto usuale che poi si dividano su quelle che si possono definire “le ZIC” (Zone Istituzionali Comuni: alleanze temporanee, punti programmatici, divisione delle risorse ecc.) che fanno prima o poi “dannare” (nel senso di far disperare) chiunque sia stato, all’origine, favorevole alle nozze.

Il caso Calenda-Renzi è poi emblematico: perché questo epilogo di far “dannare le ZIC” è esattamente l’anagramma dei cognomi del segretario bicefalo di questa ennesimo tentativo non riuscito di dare forma al “tripolarismo” creando un’entità unitaria politica del “centro”, ora schiacciata dal maniacale conflitto bipolare destra contro sinistra: diventato ormai impulso autoritario antistorico ed eminentemente antisociale.

Che paradossalmente, ma paradosso non è, è lo stesso tentativo di Vladimir Putin di dare vita ad un tripolarismo mondiale (ora schiacciato dal maniacale conflitto bipolare tra USA e CINA) che – ma è questo il paradosso sociale reale – avrebbe dovuto essere la missione dei Popoli Europei Uniti, cui l‘Unione Europea ha rinunciato legandosi pedissequamente, come colonia periferica eterodiretta, agli obiettivi militari della NATO.

Non Putin, ma "l’Unione Europea autonoma dalla NATO" ha storicamente, dai tempi di Novalis, questa missione sociale virtuosa: e non tanto a vantaggio della coalizione degli Stati europei, quanto dell’evoluzione sociale dell'Umanità intera.

Se però vogliamo andare oltre il “nomen omen” Calenda-Renzi, dobbiamo chiederci non tanto i motivi della divisione – i quali storicamente, a ben vedere, sono i soliti “sostanziali-sociali” – quanto i motivi “strutturali-sociali” originari (ossia le cause) che sono all’origine dell’insuccesso (che è l’effetto secondario) di tutte queste coalizioni.

Questi motivi “strutturali originari”, che sono la causa effettiva inosservata dell’insuccesso delle varie coalizioni, possiamo riassumerli in solo 3, allargando un poco il nostro raggio visivo sociale che oggi – specie se guardiamo alle pseudo-meraviglie del Metaverso algoritmico – non perviene oltre la lunghezza del nostro naso.

Il primo motivo originario strutturale riguarda ognuno di noi, come Persona singola: anche tutti noi (siamo donne e uomini come Calenda e Renzi) pensiamo il sociale economico, politico e culturale con uno strumento inadatto e insufficiente, strumento che manca della “forza” necessaria a comprendere consapevolmente il sociale economico, politico e culturale.

Questo strumento è l’usuale pensiero concettuale astratto, il pensiero scientifico che applichiamo quotidianamente ad ogni fatto sociale e che - lo ribadiscono i fatti sociali stessi - risulta ogni volta non adeguato a cogliere, del sociale, l’elemento vivente (in questo caso le ragioni dell’unione dei 2 Partiti), mentre è adattissimo, e ha le forze più che sufficienti, per coglierne l’elemento terminale di morte (la rottura tra le parti).

Se riflettiamo, è più facile inventare una tecnologia di morte (ad esempio internet nasce per le esigenze militari di migliorare le comunicazioni degli eserciti americani e mondiali) che una tecnologia di vita; è più facile pensare alla realtà sociale come a un sistema sociale meccanico (un meccanismo come l’orologio, l’auto) piuttosto che a un organismo sociale vivente (la Società umana italiana, cinese, congolese ecc.)

Il che pone in Politica, sia al conservatore che contesta le riforme che al riformista che contesta la conservazione la necessità primaria di “contestare se stesso”: di individuare nella mancanza di forza sufficiente del proprio pensiero, e anticipatamente, tutte le ragioni che lo porteranno ad essere la reale causa del fallimento dell’iniziativa sociale: sia politica, sia economica, sia culturale.

Da questo punto di vista strutturale-umano, risulta all'osservatore che mentre l’usuale, inadatto, pensiero sociale coglie e si lamenta di “un sistema socioeconomico che opprime l’uomo” per insufficiente forza pensante (in tutti, me compreso che scrivo, per intenderci), in realtà è proprio la secolare insufficienza del pensiero sociale umano a creare l’antisocialità del sistema in cui, con sempre maggiori delusioni, siamo costretti a vivere.

La cosa difficile a comprendersi è che proprio a causa di questo pensiero sociologico (privo di forza sociale sufficiente) che tutti applichiamo al sociale – lasciandolo, per così dire, “come mamma lo ha fatto” – che è nata la possibilità che la tecnologia e il processo economico, sia quello capitalista come quello anticapitalista, asservano l’uomo.

Difficile comprendere che viviamo nell'esatto sistema antisociale costruito dal pensiero inadeguato che applichiamo ad esso, difficile giungere nel sociale economico, politico e culturale a quella consapevolezza proverbiale del detto che dovremmo, prima che agli altri, rivolgere a noi stessi e dice: “Chi è causa del suo mal... pianga se stesso”.

Se si è compreso il punto, chiunque ammetterà ora che nei panni di Calenda e Renzi avrebbe solo ripetuto il politico flop; e che con uno strumento insufficiente come il pensiero scientifico applicato al sociale non si può costruire nulla nel sociale ed è persino sterile pensare di ottenere risultati diversi dall’insuccesso cronico.

Questo non significa, ovviamente, che è inutile applicare il pensiero concettuale astratto al sistema sociale “perché non ha l’energia sufficiente”; quanto piuttosto rende consapevoli tutti noi che a questo usuale pensiero va data l’energia che gli manca per essere all’altezza delle aspettative sociali umane: come argomento nel mio ultimo saggio. [LINK]

Il terzo motivo originario strutturale, lo anticipo, è questo: non è la Comunità, ma l’Individuo singolo (autocosciente, collaborativo, responsabile) che può sviluppare la struttura dell’Umanità futura. Se fosse la Comunità, infatti, avremmo un regresso all’età tribale dove l’identità del singolo viveva e veniva sommersa nell’identità collettiva.

L’attuale divisione tra una Comunità Occidentale in contrapposizione di una Comunità orientale è, dunque, un deciso regresso a momenti preistorici, con correlativa soppressione dell’identità umana reale dell’individuo e la sua consequenziale sostituzione con un’identità virtuale algoritmica meccanicamente controllabile.

Il secondo motivo originario strutturale è intermedio agli altri due. L’organismo sociale (la Società umana italiana, americana, cinese, russa ecc.) a cui applichiamo un pensiero che ha solo la forza di vederlo come un meccanismo inerte e di cogliere solo la sua “sostanza sociale” (Politica, Economia, Cultura), risulta inespresso e incompreso relativamente alla sua “struttura sociale” (UNIdimensionale parassitaria, Bidimensionale conflittuale, TRI dimensionale sinergica).

Vale a dire che il sistema in cui viviamo può essere:

  1. strutturalmente parassitario (antisociale UNIdimensionale) quando una delle 3 dimensioni sociali domina le altre due;
  2. strutturalmente conflittuale (antisociale BIdimensionale) quando 2 delle tre dimensioni (Politica ed Economia) si contrastano per raggiungere la struttura parassitaria (antisociale);
  3. strutturalmente sinergico (sociale TRIdimensionale) quando le 3 dimensioni hanno ognuna il suo funzionale terreno da coltivare discrezionalmente, con propri organi istituzionali autonomi, senza intromissioni da parte delle altre due dimensioni sociali.

Nell’UNIdimensione parassitaria strutturale e nella BIdimensione conflittuale strutturale non c’è futuro per l’essere umano (per l’individuo, femmina o maschio che sia), ma solo per Comunità acefale autoritariamente irregimentate e impulsate dall'esterno (culturalmente, politicamente, economicamente), la cui identità e i vari "comportamenti virtuosi" sono decisi e premiati, o sanzionati, dalla pseudo-Intelligenza Artificiale programmata dalle Elite della dimensine parassitaria al potere.

Nella Società umana a struttura TRIdimensionale sinergica questo futuro c’è, ma chiede a tutti noi di elevare la forza del pensiero con cui pensiamo il sociale… non di abbassarla cedendola alle macchine per un piatto di mortifere lenticchie algoritmiche.

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