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Assurdità o prevaricazione?


24/01/2022

di Andrea di Furia

Fa sorridere l’ènfasi con cui oggi veniamo messi a contato con situazioni rispetto alle quali dovrebbe essere valido solo il concetto di “normalità”. Pensiamo all’elezione del Capo dello Stato italiano che comincia oggi.

L’ènfasi della sua elezione è posta sui soldi del recovery fund, quindi l’alto profilo che si richiede è quello di essere benvisto da chi eroga i soldi in Unione Europea. E, quindi, chi meglio del prode Mario Draghi potrebbe essere indicato?

E già si parla che in caso di mancato accordo tra i Partiti il prescelto sarà lui. Il che è un’altra conferma che stiamo vivendo in un sistema sociale divenuto “gassoso”, ossia a predominio economico-finanziario-mercantile. Solo mezzo secolo fa vivevamo, invece, in un sistema sociale “liquido”, ossia a predominio politico-giuridico-statale.

Il cambiamento è più che enorme, ma ancora siamo condizionati dal passato. Prima la parola chiave era Giustizia, oggi è Utilità.

Questo cambiamento epocale è chiarissimo però nelle menti delle Elite al potere: nel sistema liquido i detentori del potere politico ritenevano che la Giustizia per tutti fosse la chiave per il buongoverno e la prosperità della Società umana, mentre dopo il fallimento di questo orientamento si sono autoconvinte che l’Utilità per pochi detentori del potere economico è la chiave più opportuna.

Ecco allora l’enfasi sui soldi e la sagace bacchettata sulle dita dei politici che lo stesso Draghi ha dato, sottolineando che bisogna essere capaci di meritarli con le riforme e di usarli in modo “onesto”.

Dunque: i giusti per tutti (i Politici) sono disonesti, mentre gli utili per pochi (i Banchieri) sono onesti.

Ma non è così.

Nel tempo anche le Elite economiche al potere dimostreranno nei fatti di essere disonesti perché il terreno della disonestà - come tante altre cose che non funzionano nella vita sociale delle Società umane ora presenti sul Pianeta - è connaturato al predominio unidimensionale del sistema sociale, di cui quello liquido-politico e quello gassoso-economico sono soltanto varianti.

Varianti della stessa malattia sociale in atto da moltissimi secoli, per non dire da millenni, se consideriamo anche la variante solida-culturale.

Nell’evoluzione storica del problema sociale, ognuna delle tre varianti – ogni dimensione sociale che di volta in volta nel tempo predomina sulle altre due, soffocandone conflittualmente discrezionalità e sinergie – come assistiamo nelle varianti del Cov-Sars-2 ha la propria proteina spike infettante: quella gassosa-economica ha il Mercato (oggi); quella liquida-politica ha lo Stato (ieri); quella solida-culturale ha la Chiesa (ieri l’altro).

E come la proteina spike che sta scaricando spazzatura genica infetta in tutti noi– rammentiamo che il virus è stato coscientemente elaborato a tavolino, non è stato effetto di natura ma di malintenzionati – anche Mercato, Stato e Chiesa a loro volta, dove anche oggi geograficamente dominano, scaricano spazzatura sociale nelle varie Società umane.

L’immagine corretta è che (sia che siamo onesti sia che siamo disonesti) viviamo in un sistema sociale-spazzatura: in una enorme discarica a cielo aperto di spazzatura sociale indifferenziata: in cui accatastiamo da secoli ogni sorta di rifiuti economici, politici e culturali senza mai poterne smaltire uno.

In questa situazione, la raccomandazione del prode Draghi di essere onesti, ossia di tenere pulita la propria area… lascia il tempo che trova. Anzi, assume un tono saputello e sarcastico: quasi una perla gettata ai porci.


Seguendo l’immagine-sintesi del nostro sistema sociale come di una sociale Terra dei Fuochi, non ci troviamo di fronte ad un’immagine filosofica o polemica, ma alla percezione corretta di cosa è davvero il sistema sociale moderno. Immagine che ci spiega nel modo più immediato e semplice perché tutto non funziona come dovrebbe.

In un sistema sociale sano etica culturale, giustizia politica e utilità economica avrebbero tutte la propria area di competenza: ben pulita e funzionale.

Nel sistema-discarica sociale, invece, ogni volta che conquista il potere la dimensione dominante per pulire la propria area e renderla più funzionale deve con forza spostare i rifiuti sociali che la invadono e con violenza scaricarli sulle altre due aree.

E vuoi che le altre due aree dimensionali, che si vedono coprire ancor più di rifiuti sociali indifferenziati, stiano buone e tranquille a sopportare questa violenza? Assolutamente no. E sia confliggendo apertamente, sia furbescamente approfittando di ogni momento di stanchezza o di disattenzione della dimensione dominante, a loro volta scaricano tonnellate di rifiuti sociali indifferenziati sulla prima.

In questa lotta continua a chi scarica di più rifiuti sociali indifferenziati (razzismi, burocrazia, disoccupazione ecc.) sugli altri è impensabile che una qualsiasi buona intenzione possa attecchire e trovare lo spazio per svilupparsi.

Trovano piuttosto spazio le intenzioni tossiche, in questo sistema-discarica: intenzioni che non si preoccupano di usare prevaricazione e violenza anche nelle cose più piccole… che pur essendo piccole denunciano l’enormità della violenza.

Uno dei casi in cui ciò avviene riguarda ad esempio – in quella che a mio parere verrà biblicamente chiamata tra qualche decennio la “strage degli ingenui” – gli over 50.

Sono obbligati al vaccino, ma sono altrettanto obbligati al consenso informato. Se ad esempio sono obbligato a tagliarmi la testa (e magari me lo merito) che senso ha chiedermi il consenso informato?

Se c’è l’obbligo non c’è nessun consenso da chiedere. Se non c’è l’obbligo, allora il consenso informato… ha senso.

Uno dice: è un’assurdità, un'ingenuità del Governo. Poverini sono così oberati...

Ma se non dò il consenso non mi danno quel green pass [che dovrebbe essere chiamato grey pass, perché per moltissimi soffriranno di una grigissima qualità della vita fisica, psichica e sociale] e così non posso vivere nella società, non posso lavorare ecc.

Debbo diventare un clochard e vivere nei cartoni e della carità degli altri.

Evidentemente il consenso informato serve per eliminare qualsiasi responsabilità ai promotori e agli esecutori di un progetto di malintenzionati nelle cui Fauci siamo ingenuamente caduti.

La logica violenta è: “Hai acconsentito a vaccinarti, perché sei responsabile o perché avevi paura. Bene, sugli effetti collaterali hai firmato il consenso… cosa pretendi da noi? Noi avevamo presente la salute di tutti gli Italiani. Tu sei “tutti gli Italiani”? No, e allora arrangiati. Sei tu il responsabile, noi gli irresponsabili”.

Questo, come altri casi che appaiono assurdi ma sono solo il normale esercizio di una violenza che origina dal sistema-discarica dell’indifferenziata sociale, chiede gran voce che si passi ad un sistema sociale che faccia la raccolta differenziata dei rifiuti sociali: servono tre contenitori che ci sono già.

Ma oggi sono usati come cassonetto dell’indifferenziata (culturale, politica, economica) sociale, mentre devono ognuno raccogliere differenziati i rifiuti sociali che gli sono propri:

il Mercato solo quelli economici

lo Stato solo quelli politici

la Scuola (o la Chiesa nel Paesi confessionali) solo quelli culturali

Altrimenti possiamo continuare sterilmente a lamentarci, e a produrre slogan che piacciono alla pancia, ma non possono incidere davvero nella realtà sociale (nella discarica tossica indifferenziata).

Se nella ormai defunta società liquida politica c’era lo slogan lotta continua e nell’attuale società gassosa economica c’è quello della crescita continua, nella prossima società solida culturale - che sta già sgomitando su base non più religiosa, ma tecnoscientifica – lo slogan sarà quello della puntura continua.

Se non cambiamo struttura al sistema sociale, da unidimensionale parassitaria (la discarica sociale indifferenziata dei rifiuti sociali), a tridimensionale sinergica (un’area sociale dove i rifiuti sociali vengono raccolti differenziati, per poi riciclarli e smaltirli) dobbiamo essere coscienti che non ci aspetta un futuro di assurdità ingenue incomprensibili (come chiedere il consenso a chi è obbligato a subire o a fare) bensì una sapiente e consapevole prevaricazione di malintenzionati.

Malintenzionati lupi in veste di... soccorrevoli "speranzosi" agnelli.

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