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La natalità continua a calare

Al nord segna un meno 1,8%, al centro un 2% e al sud 4,3% e la colpa di questa tragedia ricade sulla filosofia globalista che ha prodotto un calo degli stipendi


27/10/2025

di Mario Pinzi


Il 2024 si chiude con un calo di 10mila nascite e una media di figli per donna molto basso.
In alcune zone ricche come La Valle da Osta la situazione sembra diversa, perché c’è una crescita che si attesta a un + 5,5%.
Insomma, il Trentino e l’Alto Adige sono zone fortunate, dove la globalizzazione ha fatto fatica ad entrare.
In questo
secolo registriamo una perdita di nascite di 107 mila unità che rappresentano circa il 36% del totale.
Il calo è iniziato con la spinta globalista che mirava all’abbassamento degli stipendi e con l’aiuto della sinistra italiana hanno fermato le sommosse popolari utilizzato l’invasione extracomunitaria con una finta bontà e se questo tranello non viene fermato, il nostro fallimento è assicurato.
La ricchezza che le vecchie generazioni hanno accumulato ammonta a 12mila miliardi di euro e per non estinguersi necessita di un continuo accantonamento del 10% degli introiti.
Tornando alla tradizione del nostro risparmio copiato dalla saggezza Babilonese, per sostenerlo occorre un aumento sensibile degli stipendi e in questo modo ripartiranno anche matrimoni e nascite.
Rispetto agli anni 60-70, siamo cambiati in peggio, perché non esiste più il concetto della famiglia, il risparmio è svanito come i figli e quelli che ci sono non hanno punti di riferimento per crescere sani di mente.
Insomma, siamo in mezzo ad una tragedia che va fermata se vogliamo salvarci.
Sembra che i primogeniti siano calati di 2,7% i secondo geniti del 2,9% e il crollo delle nascite è molto evidente in meridione, ma il disastro è generalizzato.
Evidenzio il rapporto annuale (PDF) sul numero medio di figli per donna nelle regioni italiane: “Lombardia 1,21, Bolzano 1,51, trento1,27, Piemonte 1,05, veneto 1,19, Emilia- Romagna 1,19, Marche 1,11, Liguria 1,14, Toscana 1,12, Umbria 1,11, Lazio 1,1, Campania 1,26. Sardegna 0,91, Sicilia 1,27, Abruzzo 1,12 Molise 1,05, Puglia 1,16Basolicata 1,09, Calabria 1,24”
Da questa realtà si può comprendere quanto è stato grande il disastro che la globalizzazione ci ha creato e lo specchio di questa sciagura, dovrebbe far comprendere a chi ci governa che lo spazio dell’attesa è finto e subito servono delle azioni che siano in grado di creare una vera rinascita …

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