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Cecità sociale selettiva


17/09/2023

di Andrea di Furia

Càpita a volte di passare da anni per la stessa strada e non avvedersi di qualcosa, ad esempio di un nuovo negozio che da mesi occupa il posto di uno vecchio. Oppure di avere sotto il naso un oggetto che si cerca invano senza vederlo.

Anche nel sociale quotidiano avviene questa situazione, che potremmo chiamare cecità selettiva: qualcosa si vede benissimo e qualcos’altro (pur essendoci ed operando) no.

Nel sociale noi vediamo benissimo ciò che nelle tre dimensioni (Economia, Politica, Cultura) è contenuto in esse ed è funzionale al loro compito:

  1. quello dell’Economia è “provvedere ai bisogni” del Territorio locale, nazionale, mondiale
  2. quello della Politica è “regolare diritti e doveri” della Comunità locale, regionale, nazionale
  3. quello della Cultura è “sviluppare talenti, qualità, attitudini, responsabilità” della Persona

Vediamo questo contenuto funzionale-sociale benissimo, tanto da essere capaci di trovare sempre perfettamente quello che non funziona. E tuttavia la nostra capacità di incidere nel sociale-funzionale è scarsissima: si potrebbe dire che, salvo qualche diversità, tutti i problemi sociali di inizio ‘900 si sono ripresentati, aggravati, acuiti e cronicizzati a inizio terzo millennio: guerre religiose, guerre economiche, boicottaggi, migrazioni, povertà, scarsità di lavoro, inflazione, conflittualità partitica, analfabetismo ecc.

Se, pensando alla burocrazia, retrocediamo nel tempo di un secolo troviamo che anche i nostri antenati ne erano soffocati, ma non nelle proporzioni in cui oggi ci soffoca una burocrazia sempre più invasiva, sempre più fuoriuscita dai propri limiti funzionali, sempre più autoritaria, sempre più illiberale come avrebbe detto Marco Pannella, il fondatore del Partito Radicale.

Quando questo avviene in ambito medico, si dice che se curi i sintomi e non la causa della malattia… questa prolifera e si ripresenta aggravata, cronicizzata, acutizzata. Quindi se questo avviene nel sociale vuol dire che l’approccio al contenuto sociale-funzionale (i problemi economici, politici, culturali) è sintomatico: quello che si fa o non funziona o funziona solo per brevi istanti, porta a risultati che, se ci sono, restano anoressici.

Nel sociale, dunque, vediamo i sintomi e non la causa dei problemi sociali tridimensionali; affrontiamo i sintomi e non le cause ottenendo risultati al massimo anoressici.

Rispetto alle cause sottostanti ai sintomi (il contenuto sociale-funzionale del sistema in cui viviamo) siamo ciechi come talpe: non vediamo il contenitore strutturale sociale, non vediamo in che stato si trova oggi rispetto a 6-7-8 millenni fa.

Se retrocediamo all’epoca delle Teocrazie orientali vediamo che il contenitore sociale era la dimensione Cultura, che conteneva in sé non ancora emancipate Politica ed Economia. Poi al tempo dell’antica Grecia e dell’antica Roma il contenitore diventa la dimensione Politica, che si è definitivamente emancipata dalla Cultura. Infine, da metà del secolo scorso il contenitore sociale diventa, a livello mondiale, l’Economia che si è definitivamente emancipata dalla Politica.

In tutti e tre questi contenitori si ripresenta l’identica relazione di base tra Cultura, Politica ed Economia: una delle tre dimensioni sociali prende il potere sulle altre due, le fagocita e le vampirizza. Possiamo definire la forma di questa relazione strutturale, di questo contenitore sociale, come UNIdimensionale parassitaria: indipendentemente dalla dimensione sociale al potere.

E’ evidente che la struttura UNIdimensionale (il contenitore strutturale del sistema) privilegia la funzione sociale specifica della dimensione sociale dominante rispetto alle altre due, messe in secondo piano se non osteggiate: nelle Teocrazie orientali di ieri il dogma religioso, negli organismi internazionali di oggi il dogma scientifico (la Scuola); nelle Democrazie europee l’ideologia politica (lo Stato); nelle Econocrazie moderne (USA, UE) la speculazione borsistica (il Mercato).

La forma strutturale di sistema a predominio parassitario economico l’abbiamo definita: Società umana gassosa; quella a predominio parassitario politico: Società umana liquida; quella a predominio parassitario culturale: Società umana solida.


Come risulta evidente, se riflettiamo, la forma determina il contenuto: quindi la forma UNIdimensionale parassitaria è causa prima del sorgere dei problemi sociali: se vogliamo curare i problemi, prima dobbiamo modificare la forma del sistema: la relazione tra le 3 dimensioni sociali non può più essere “parassitaria” e antisociale come ora.

La storia umana ci dice a chiare lettere: se una dimensione sociale parassita le altre due i problemi sociali aumentano e non diminuiscono, anche in presenza di una supertecnologia come l’attuale.

Come può cambiare la relazione tra le 3 dimensioni sociali? C’è la possibilità di una diversa relazione, diversa da quella parassitaria UNIdimensionale?

Sì. Abbiamo storicamente visto che a volte 2 dimensioni confliggono tra loro per il potere, determinando una relazione BIdimensionale conflittuale: è il caso della lotta tra Papato (Cultura) e Impero (Politica) nel medio evo oppure della lotta attuale tra Stato (Politica) e Mercato (Economia).

Questa struttura di sistema, BIdimensionale conflittuale, si rivela però solo temporanea. Una volta terminato il conflitto con la vittoria della dimensione predominante si ricade nella forma UNIdimensionale parassitaria: che è antisociale per definizione.

Infine abbiamo l’unica relazione non conflittuale e non parassitaria tra le tre dimensioni sociali, che porta ad una struttura di sistema TRIdimensionale sinergica che abbiamo definito Società umana calorica: non solo per differenziarla dalle tre forme UNIdimensionali parassitarie, ma anche per segnalare che solo nella sinergia tra le tre dimensioni può nascere quel “calore sociale” - che molti definiscono “qualità della vita”, altri “vita degna di un essere umano” - di cui tutti sentiamo la mancanza perché manca totalmente nella forma UNIdimensionale parassitaria e nella forma BIdimensionale conflittuale.

Come si attua una sinergia? Lo sappiamo, nella vita comune, benissimo: pensiamo ad esempio ad un’azienda di tre fratelli. Tutto va bene quando ognuno si occupa del suo campo specifico: 1 della produzione, 1 della logistica, 1 delle vendite. Qui c’è sinergia, mentre se chi si occupa delle vendite vuol anche essere il logista e il direttore di stabilimento l’azienda prima o poi perde energia “calorica” e chiude.

Dunque, per essere la relazione sinergica tra le 3 dimensioni sociali:

  1. la dimensione Cultura deve occuparsi solo della Scuola e del suo focus sulla Persona singola: da educare formare, rendere autonoma, capace e responsabile;
  2. la dimensione Politica deve occuparsi solo dello Stato e del suo focus sulle Comunità: da regolare nei diritti e doveri
  3. la dimensione Economia deve occuparsi solo del Mercato e del suo focus sul Territorio: in cui far circolare merci e servizi utili

Questa relazione, davvero sociale, rispetto alle altre due davvero antisociali, va contro uno qualsiasi degli ideali religiosi, artistici e scientifici culturali della donna e dell’uomo moderno? NO.

Privilegia in qualche modo obiettivi sociali politici particolari rispetto ad altri? NO

Crea disuguaglianze sociali economiche? NO

Se attraverso una semplice legge parlamentare, si modifica la struttura UNIdimensionale attuale di un qualsiasi Stato sovrano mondiale e la si trasforma in TRIdimensionale sinergica… si impedisce forse agli altri Stati sovrani di continuare ad essere parassitari e antisociali? NO

Dunque, se si cura la relazione tra le 3 dimensioni, se da antisociale parassitaria o conflittuale la si modifica in sociale sinergica si fa qualcosa di negativo o di positivo rispetto alla “vita degna di essere vissuta” o alla “qualità della vita”?

La risposta positiva è ovvia.

Ma è grave il fatto di non essere ancora arrivati, dalla Rivoluzione francese ad oggi, ad avere sul pianeta almeno 1 Stato sovrano in cui la relazione causale primaria (la forma TRIdimensionale sinergica di sistema, la Società umana calorica) sia armonica, non invasiva e rispettosa delle diverse funzioni specifiche.

Questa cecità selettiva del pensiero scientifico applicato al sociale - che vede solo la triplice sostanza funzionale sociale (il contenuto economico, politico, culturale), ma non la coerente triplice struttura relazionale del sistema (il contenitore TRIdimensionale sinergico) è segnalata dalle continue emergenze anti-Persona, anti-Comunità, anti-Territorio cui nessuna Chiesa, nessun Governo, nessuna Banca centrale è in grado di porre rimedio.

Guarire da questa cecità selettiva, instaurare la Società umana calorica tridimensionale che trasforma la relazione parassitaria antisociale in relazione sociale sinergica è la grande sfida di inizio terzo millennio. Speriamo che molti la raccolgano senza rimandarla al prossimo secolo.

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