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Cop 26 e crescita continua neoliberista? Separati in casa


15/11/2021

Come volevasi dimostrare, anche COP 26 a Glasgow ha prodotto effetti sociali anoressici. Ancora una volta le Élite al potere hanno dimostrato dimostrato di cedere ai propri egoismi di Popolo e individuali mentre tutta la situazione planetaria promuove pensieri diversi e addita al loro superamento: orientando l’uomo a farsi rappresentante non di sé o del suo Popolo ma dell’Umanità intera.

Cosa colta dalle masse di individui che non sono al potere e che, con il loro afflato umanitario e fraterno hanno cominciato a preoccupare i manovratori del sistema sociale attuale. In special modo le Élite economiche dominanti: perché la fraternità umanitaria cozza sempre più fortemente con l’economia deviata del libero mercato neoliberista che li ha portati al potere planetario.

In realtà l’economia sana esprime in pieno il carattere della fraternità, non quello assurdo della libertà… per Pochi di approfittarsene. Pochi che sentono minacciati i propri obiettivi economici dall’abbandono delle energie fossili e che quindi hanno deciso solo per una loro graduale riduzione.

Risultato atteso da Banche e scommettitori in borsa che, nel frattempo, hanno investito pazzescamente su queste energie per un ovvio guadagno finanziario a brevissimo.

Che dire poi delle promesse economiche ai Paesi più deboli e in prima linea rispetto alle catastrofi ambientali (all’essere sommersi dal mare per lo scioglimento dei ghiacciai ai Poli, all’essere affamati dalle siccità, gli incendi e via andare) da parte di Paesi… già più che superindebitati?

Tutta aria fritta per prendere tempo, mentre ci si prepara invece a investire sugli armamenti perché le materie per sostenere la crescita continua di un Paese industrializzato cominciano a scarseggiare. Pensiamo ad esempio all’Australia, Paese non certo guerrafondaio, che da una parte dichiara che eliminare i combustibili fossili è un suicidio e poi si allea con USA e Canada in funzione anti-CINA.

Il vero virus di cui dobbiamo temere non è questa epidemia che ha arricchito spregiudicate Società farmaceutiche con l’avallo colpevole dei Governi ormai a 90° rispetto ai dictat delle Élite economiche planetarie al potere, ma l'unilateralità delle pseudoreligiose dottrine economiche neoliberiste che hanno bisogno della devastazione del Pianeta e di un suo perenne stato di guerra per prosperare e controllarlo.

Come si sia giunti a questa Econocrazia globale - che ha soppiantato la Democrazia statale politica e che, con le misure antiepidemiche, ci sta già dando un assaggio della sua prossima trasformazione in Tecnocrazia culturale - è presto detto.

Ciò che caratterizza queste tre forme deviate di sistema sociale, ossia di veri e propri sistemi antisociali (vere mine antiuomo, più pericolose di quelle metalliche) è il loro essere a struttura unidimensionale.

Non la feconda sinergica collaborazione tra Cultura, Politica ed Economia utile a tutti viene promossa e sviluppata, bensì il dominio di una sola dimensione sociale sulle altre due: dell’Economia nelle moderne Econocrazie, della Politica nelle precedenti Democrazie; della Cultura tecnoscientifica nelle prossime Tecnocrazie.

Dominio quest’ultimo che si è mostrato più efficace di quello politico ed economico, come si è visto in questo primo interessantissimo test planetario per controllare le masse degli individui ad annullarsi… “per loro stessa volontà!”

Osserviamo infatti come gli stessi che protestano, e sono miliardi, e si lamentano per il disastro-economico-ambientale da “crescita continua” hanno ingoiato spontaneamente proteste e lamenti quando sono stati convinti da una mega campagna di condizionamento mondiale che è in gioco la loro salute.

Difficile difendere un’ipotesi non provata che i vaccini siano stati la salvezza del mondo e che sono capaci di fermare le ondate successive di contagio. Ipotesi che è continuamente messa in crisi dalle varianti (per cui adesso non più una, non più due, bensì tre sono già le dosi di intrugli sperimentali che ci tocca assumere per contenere la quarta ondata) che si susseguono una dopo l'altra senza arrestarsi.


Che questa situazione sia una “mossa” di chi dal dominio dell’economia vede minacciata la propria esistenza diventa palese per due ragioni oggettive, che non richiedono nessuna dietrologia e nessun complotto per essere osservate e colte:

1) la prima è che l’Economia mondiale a cui siamo abituati, che era in crisi già prima della salvifica epidemia, è rimasta in crisi durante l’epidemia e sta rimanendo in crisi anche adesso che l’epidemia è ridicolmente ridotta ai suoi minimi termini.

E che questo sia dovuto alle vaccinazioni mi sembra assolutamente prematuro sbandierarlo ai quattro venti se non come “amo elettorale”, o come “propaganda fide”: è un’ipotesi scientifica che, come tutte le ipotesi scientifiche, non è vangelo e sarà verificata nella realtà dei fatti solo nei prossimi 5/15 anni.

Dunque: l’Economia della crescita continua neoliberista (che doveva dare benessere e lavoro a tutti e invece li ha tolti e continua a toglierli in progressione geometrica a tutti), l’Economia delle materie prime (senza le quali non è possibile né quella devastante delle scommesse in Borsa valori, né la virtualizzazione dell’Economia stessa)… è in crisi totale.

E nel frattempo che si stanno cercando pezze militari e tecnologiche, il business farmaceutico per rivitalizzare questa malata economia (non più l’elettronica o l’industria che ha bisogno di enormi quantità di materie prime) è quello più appetibile e immediato.

Ecco allora l’impegno planetario obbligatorio dei Governi mondiali, Italia in prima fila naturalmente, a sperimentare da una parte, e a sviluppare dall’altra sui propri volenterosi sudditi, questo straordinario mercato del farmaco.

Che non ha molti problemi, una volta messi a tacere buon senso individuale con la paura, competenze scientifiche con la radiazione dagli albi, e soluzioni alternative con il negazionismo governativo e il blocco delle sperimentazioni.

L’unico nemico di questa astuta strategia è l’individuo stesso e la sua attuale libertà di scelta: che va eliminata. Se la paura indotta dai media allineati a suon di dollari non basta, ecco il ricatto del lockdown ai non ancora vaccinati e poi il ricatto del green pass (vaccino contro “libertà”) che nasconde la necessità di controllare le masse degli individui almeno durante questo periodo di transizione “mercantile sanitario”: che intanto si è aperto con un enorme, benché atteso e pianificato, successo. Chapeaux!

2) la seconda è che il vaccino è un farmaco: come l’antibiotico. Questo ci rende più facile capire cosa ci aspetta dietro l’angolo anche se non siamo scienziati e medici, perché con l’antibiotico abbiamo esperienza pluridecennale mentre dei nuovi vaccini tenoscientifici moderni, che inseriscono “informazioni nuove” nel codice genetico, abbiamo esperienza solo da pochi striminziti mesi.

Qui la domanda di buon senso è d’obbligo: chi ci dice che queste “informazioni” copincollate dentro di noi dagli straordinari VGM (Vaccini Geneticamente Modificati) non siano genetiche e dannose fake news per il nostro sistema immunitario? Chi li vende e con ciò si compra il Pianeta? E chi ha fatto strame della salute del Pianeta per il business può essere credibile quando si dichiara paladino disinteressato della salute di ognuno di noi?

Detto questo torniamo agli antibiotici. Cos’è successo? Che il loro uso all’inizio è stato magnificato dagli scienziati, come sempre in attesa delle verifiche nella realtà, ma poi l’uso prolungato pluriennale ha portato a diventare “antibiotico-resistenti” anche le malattie che prima l’antibiotico conteneva e guariva.

Tanto che adesso gli scienziati sconsigliano l’uso degli antibiotici non solo perché diventati meno efficaci, ma anche perché hanno imparato che non si deve abusare dei farmaci (specie quelli di sintesi) se no diventano pericolosi. Abuso che invece avviene tranquillamente con le presenti vaccinazioni, ondata dopo ondata: il solito piatto di lenticchie biblico in cambio della tecnoscientifica primogenitura.

Ora pensiamo alla progressione che i salvatori dell’Umanità ci hanno presentato: vaccini monodose garantiti bastevoli che perdono efficacia come palloncini bucati; vaccini a due dosi validati almeno per 9 mesi, ma che dopo 6 mesi richiedono la terza dose. Ci sarà anche la quarta e la quinta?

Vaccini persino da somministrare anche a chi non ne ha bisogno. Perché? Per precauzione ci dicono: la stessa logica di chi fa interventi chirurgici per eliminare parti del corpo “solo potenzialmente” a rischio di cancro anche se non lo ha e potrebbe non averlo mai.

In proiezione, le prossime ondate richiederanno richiami sempre più ravvicinati con risultati da ipotizzare negativi, perché l’abuso di vaccini non può essere diverso dall’abuso degli antibiotici: solo più pericoloso nel tempo per gli individui da esso temporaneamente salvati.


Perciò due sole cose giustificano un’entusiasmante strategia della vaccinazione dalla culla alla tomba: l’economia della crescita continua da salvare a tutti i costi e il controllo delle masse di individui che - ci si è accorti là dove si puote ciò che si vuole - hanno troppe inopportune libertà.

Due obiettivi che si ottengono da una parte obbligando gli Stati sovrani indebitati (vaccini contro denari) e coll’appoggio spontaneo di Governi e Partiti ormai screditati come paladini della Democrazia: i quali non aspettavano altro che una giustificazione salvifica del loro operato che li proteggesse dal crescente discredito popolare; e dall’altra controllando gli individui con i vari green pass: primo passo per poter ottenere anche in occidente quel controllo etico-coatto delle masse, tipo patente a punti del comportamento sociale dell’individuo, che in oriente sta sperimentando la CINA.

Se da un lato il bla, bla, bla gratuito delle critiche al modello etico-coatto cinese è altissimo perché lesivo della libertà personale, dall’altro lato impegni e investimenti altissimi rendono il controllo etico-coatto degli individui un valido obiettivo della Tecnocrazia in arrivo sul primo binario della storia umana. Chi vincerà?

Certo è che le accuse al nemico asiatico del Pianeta, cinese o indiano che sia, oltre a mettere sotto il tappeto le responsabilità enormi dell'egoistico libero Mercato neoliberista angloamericano ed europeo, distoglie anche dall’affrontare la vera causa di queste decisioni unilaterali che impediscono accordi globali per tutti: che impediscono ancora la sana realizzazione del Mercato fraterno, in cui la libera iniziativa dell'uomo nasce da esigenze sociali-globali non egoistiche.

Il problema di tutte le antisocialità attuali è in primis la struttura unidimensionale del sistema: squilibrata su di una sola dimensione sociale dominante le altre due. Serve invece un sistema sociale che metta in sinergia le tre dimensioni sociali: mettendo la sordina ai conflitti intradimensionali per conquistare il potere sociale, che hanno fatto e fanno tanto male alla salute del Pianeta e dell'uomo.

Alle tre unidimensionali Società solida tecnocratica, liquida politica e gassosa economica geograficamente disseminate nel mondo deve subentrare la tridimensionale Società calorica sinergica: deve avvenire lo stesso passaggio epocale positivo culturale+economico+politico che abbiamo avuto passando dalla raccolta indifferenziata (unidimensionale malsana) dei rifiuti urbani alla raccolta differenziata (tridimensionale sana) degli stessi.

Come non c’è alternativa a bloccare il riscaldamento globale del Pianeta, così non c’è alternativa al subentro della Società calorica tridimensionale sinergica… tranne il solito chiocciante e sterile bla,bla,bla.

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