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Criteri fecondi, non sterili, da usare nel sociale economico, politico, culturale


30/12/2023

di Andrea di Furia

Interessante osservare come ogni aspetto del “sociale” oggi ci porta a un confronto con le nostre aspettative, che risultano sempre disattese e deluse. Prendiamo un qualsiasi Talk show televisivo e vediamo due tesi contrapposte che litigano ferocemente. Dal conflitto dei discorsi abborracciati, e quasi mai lasciati finire dal conduttore “interventista”, dovremmo cogliere la verità per cui schierarci e la falsità da rifuggire.

Il problema sorge allorché un minimo di autonomia interiore riflette sulle due tesi senza “emozionarsi”, e le scopre vere entrambe dal proprio punto specifico di vista.

Quindi il criterio alternativo (vero/falso) che i programmatori dei talk show vogliono evidenziare risulta inutile agli ascoltatori: resta solo utile al pensiero mainstream che finanzia il programma TV (privato economico o governativo statale che sia) per condizionare le masse dei “pensatori di pancia” che, rispetto alle generazioni precedenti, risultano essere più i maschi delle femmine.

Se ci interroghiamo su un criterio alternativo concreto nel sociale economico, politico, culturale attuale arriviamo a concepire il binomio fecondo/sterile. Ora non esistono più due positività in lotta, ma una realtà socialmente feconda o antisocialmente sterile: e da questo punto di vista i vari Talk show presentano tutti la medesima “faccia” antisociale sterile.

Antisociale perché essi suscitano un conflitto emotivo sordo, implacabile, sterile e non risolvono nessun problema affrontato: come notava Zygmunt Bauman a fine carriera di Sociologo insigne, e come diceva un nostro amico pensatore: "chiacchierano sul chiacchierato, all’infinito".

La chiacchiera infinita degli ultimi 76 anni di Repubblica italiana porta all’incapacità di pensare il sociale in senso concreto: tutti sognano un sociale che credono vero, mentre è realmente antisociale e, in quanto tale, irrealizzabile.

Il Talk show realizza l’immagine del Sapiente che mentre indica la Luna incanta gli ascoltatori a guardare non l’astro celeste, ma la punta del suo dito: fotografando il proverbio che recita: “quando il Saggio indica la Luna, i cretini gli guardano il dito”.

Quindi i Talk show ci nascondono la Luna sociale economica, politica e culturale: con ciò impedendoci un sano orientamento per il nostro agire sociale a vantaggio della Persona singola nella dimensione Cultura, della Comunità cui apparteniamo nella dimensione Politica, del Territorio-ambiente in cui viviamo nella dimensione Economia.

I Talk show ci sommergono di chiacchiere che impediscono un sano pensare capace di cogliere il sociale rispettoso delle 3 tridimensioni. Il che è un dono, per chi pensa il sociale in modo sano, in quanto individua sùbito che non i singoli problemi contenuti nel sistema sono da affrontare in primis, bensì il contenitore sistemico sociale: ossia la struttura TRIdimensionale del sistema derivata dalla RELAZIONE tra le tre dimensioni.

Questa relazione tra Economia, Politica e Cultura può essere solo di 3 tipi: 2 sono antisociali/sterili e li viviamo da secoli, il terzo tipo di relazione dimensionale risulta essere l’unico sociale/fecondo, ma ancora da attuare.

Le due relazioni antisociali si evidenziano al pensare sociale attento o quando 1 delle 3 dimensioni (o l’Economia, o la Politica, o la Cultura) domina incontrastata le altre due oppure quando 2 delle 3 dimensioni (Economia e Politica, ad esempio) lottano per il predominio, mentre la terza tra le due (Cultura)… non gode.

La relazione sociale/sana si ha quando le 3 dimensioni rispettano l’àmbito funzionale di ciascuna senza intervenire a gamba tesa nell’esclusiva funzione delle altre due e scelgono il dialogo sinergico TRIdimensionale (non il dominio UNIdimensionale parassitario antisociale o il conflitto BIdimensionale antisociale per imporsi).

Il pensiero della relazione TRIdimensionale sinergica è sano perché orienta verso un agire sociale sano. Orienta verso la “raccolta differenziata del sociale economico, politico, culturale”, ovvero un sistema sociale in cui:

  1. la dimensione Cultura, attraverso la sua istituzione specifica Scuola, si occupa “esclusivamente” di sviluppare attitudini, talenti e qualità in ogni singola Persona;
  2. la dimensione Politica, attraverso la sua istituzione specifica Stato, si occupa “esclusivamente” della coesione e della regolazione dei rapporti tra i membri della Comunità;
  3. la dimensione Economia, attraverso la sua istituzione specifica Mercato, si occupa “esclusivamente” della circolazione di merci e servizi sul Territorio-ambiente

Solo in un sistema TRIstrutturato in questo modo, funzionalmente rispettoso di ogni specificità dimensionale, può realizzarsi quella situazione di base che può veder coesistere contemporaneamente la Persona libera, la Comunità equanime coesa, il Territorio-ambiente fraterno.

Invece chiacchieriamo ancora di socialità in sistemi antisociali (parassitari o conflittuali): cosa che al massimo suscita una critica esaustiva, ma incapace di incidere in un sociale che viene solo sognato e in cui i soliti “furbetti del poterino” fanno quello che vogliono finanziando/manipolando i media, okkupando Università, Parlamenti, Governi, Multinazionali con le proprie volonterose “teste di legno”.

Situazione particolarmente infeconda che si è creata quando gli attuali Paesi guida mondiali (USA, UK, UE) hanno raggiunto il predominio UNIdimensionale dell’Economia su Politica e Cultura. E' questa la relazione parassitaria antisociale in cui ora viviamo: nella quale il Mercato, appunto, invade e vampirizza Stato e Scuola.

Situazione particolarmente sterile oggi, visto che gli interessi mercantili del business (di qualsiasi business: sanitario, bellico, energetico, ambientale) sono preminenti sulla Comunità (manipolata da media e Governi “amici del Mercato”) e sulla Scuola infeudata a Professori (anch'essi “amici del Mercato”).

Vigendo il predominio del Mercato su scala mondiale, diventa inevitabile il conflitto perenne con sistemi antisociali parassitari a predominio di Stato politico (RUSSIA/CINA) o di Scuola culturale (Afghanistan, Iran) in vista, ovviamente, dello squilibrato predominio UNIdimensionale e non certo dell'equilibrata sinergia TRIdimensionale.

La soluzione sociale feconda, in due mosse, è evidente: liberare la Scuola dal predominio di Mercato e Stato; sottrarre lo Stato dal predominio del Mercato.

Solo una Scuola libera da tutoraggi politici e mercantili può sviluppare nelle singole Persone - fin dall’asilo nido, nel modo adatto ai bambini – il sentimento spontaneo che la “raccolta differenziata del sociale economico, politico e culturale” è altrettanto socialmente feconda della già digerita conquista culturale (fin dall'asilo nido) della “raccolta differenziata dei rifiuti urbani”.

Il sistema TRIdimensionale sinergico, che separa funzionalmente Scuola, Stato e Mercato è l’unica relazione intradimensionale sana e feconda, capace di moderare lo strapotere internazionale delle Elite economiche attraverso l'azione dei loro “amici”: sponsorizzati nei Parlamenti, nelle Università e nei master su tutto il Pianeta.

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