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Divide et impera: l’ormai manifesta strategia di controllo sociale del potere


12/11/2023

di Andrea di Furia

Ritengo che soprattutto per le ragazze e i ragazzi over16 sia opportuno affrontare un argomento antipatico e scomodo: come comprendere la vita "sociale" che li aspetta e che, per troppi di loro ma anche di adulti e anziani, appare senza futuro.

Direi, senza fare troppa melina, che il primo consiglio utile è quello di non schierarsi mai con nessuna tesi propagandata dal Governo o dall’Opposizione, cosa invece fortemente voluta (lo schierarsi), a dispetto della loro salute mentale, come forma base di controllo sociale.

Pensiamo alla comunicazione sulle miracolose punture anti-Covid che i produttori hanno confessato di non aver preventivamente testato: pubblicità e informazione pubblica e privata erano unanimi nel creare due schieramenti pro-vax e no-vax, appoggiandone uno ed esecrando l’altro, mentre l’attenzione sociale vera doveva essere sulle vittime di questa scelta, come minimo azzardata, che sono passate in second’ordine: vittime umane che si è fatto di tutto e di più per negare, medici onesti radiati dall’albo, cure alternative più efficaci degli pseudo-vaccini pagati con entusiasmo impedite dai Governi, l'esame indipendente dei componenti dei vaccini impedito perché reso un reato per legge (fors'anche per la prima volta in oltre un secolo).

Stesso copione divisivo con la guerra in Ucraina: si punta a costruire due schieramenti uno a favore degli USA - rammentiamo che la NATO è una creatura americana e l’Unione Europea è solo un optional aggiuntivo – e un’altra a favore della Russia, e ora il potere approva chi tifa USA e discredita chi tifa Russia: mentre l’attenzione sociale vera doveva essere sulle vittime (ucraine, russe, nato) di quest’altra scelta azzardata.

Identico copione divisivo con la guerra Israelo-Palestinese: anche qui l’informazione pubblica e privata vuole creare uno schieramento di tifosi opposti: pro-Israele approvati e pro-Palestina esecrati: mentre l’attenzione sociale vera doveva essere sulle vittime (israeliane, palestinesi ecc.) anche di quest’altra scelta azzardata.

Ora, quello che bisogna far osservare alla ragazza o al ragazzo in formazione è: “Non ti sembra strano che si ripeta sempre lo stesso copione, senza risolvere minimamente le situazioni?": quella Israelo-Palestinese ha quasi cent’anni; quella Ucraina come antefatto trentennale ha la caduta del muro di Berlino nel 1989, ed è in atto con tutta evidenza dal 2014; il Covid ancora imperversa come lo spauracchio che ci deve rendere vaccino-dipendenti dalla culla alla bara perché fa bene al PIL dei neoliberisti al potere.

Una seconda domanda da affrontare anche a Scuola, a partire dagli over16 nasce dall'inquadrare questa situazione: “Immagina di scegliere la visione dominante pro-vax: cosa penserai dei no-vax? Che ti sono nemici, e quindi sono da evitare, che devi toglier loro la tua fiducia”.

Adesso con la guerra in Ucraina decidi sempre di stare con il tifo più forte (pro-Ucraina) e però… scopri che molti di quelli che vedevi come nemici (no-vax) adesso la pensano come te, e molti che invece pensavano come te (pro-vax) ora pensano da nemici: pro-Russia.

Infine immagina di stare ora con il tifo più debole (pro-Palestina) e di ritrovarti contro (perché pro-Israele) sia molti che la pensavano come te sugli pseudo-vaccini e pro-Ucraina, sia di trovarti d’accordo con altri che invece erano no-vax e pro-Ucraina. E' la disintegrazione di ogni possibilità di sociale!

Un delirio fortemente destabilizzante: è facile pensare come un giovane di fronte a questa continua manipolazione mediatica, a questo non dichiarato continuo obbligo di schierarsi possa andare in pezzi: "Con chi lego, verso chi indirizzo la mia fiducia, esiste una Comunità in cui poter dialogare e vivere o c’è solo la logica dello sterminio del nemico? esiste ancora l'Umanità?"

Di fronte a un mondo che ti orienta a sterminare l’avversario, perché non ha senso dialogare con chi ti si oppone, senti che è questo un terreno sociale degno della vita umana? Certamente no e la logica dello sterminio - giustificata con il benessere sociale e la ricerca della felicità sempre a spese degli altri - è un errore sociale clamoroso.

Però va compreso che la spaccatura esteriore in opposte tifoserie su tutto (vedi i talk show), che è deleteria per l'integrità animica interiore dei giovani (e di tutti noi), sembra fortememente voluta da un potere (adesso non importa vedere se dello Stato o del Mercato o altro) che non riesce più a dominare come un secolo fa le coscienze giovanili che si stanno svegliando dal sonno oppiaceo dei finti ideali, delle finte ideologie, delle finte felicità economiche che impestano la nostra vita sociale da almeno due secoli e 5 generazioni.

Finzioni di valori recitati, che servono per il controllo delle masse, per renderle sottomesse ai dogmi culturali, suddite delle ideologie politiche, schiave degli interessi economici e che vedono l'Estremoccidente guardare con invidia ai sistemi dicontrollo informatici della Cina: non per esecrarli, come si dovrebbe, ma per renderli ancora più autoritativamente ed efficacemente oppressivi.

Si parla tanto dei giovani che si affacciano alla vita sociale, ma poi non si fa nulla per loro: salvo dotarli del buono-psicologo per superare, come diceva Ernesto Calindri nello spot per un amaro al carciofo, il logorio della vita moderna (post-Covid, post-Ucraina, post-scarsità energetica, post-Palestina) dentro o fuori dalla Scuola.

Aumentano fenomeni preoccupanti come le gang giovanili, l’auto mutilazione, i pensieri suicidari, le selfiepazzie, i reati commessi da giovani: una violenza crescente che spiazza gli specialisti, soprattutto quelli che non vogliono ammettere la pericolosità imitativa degli spettacoli oggi accessibili ai giovani di qualsiasi età: non esclusi i cartoni animati, gli anime, la pubblicità e quant’altro oggi (nella Società umana gassosa a predominio economico) li prenda di mira come meri soggetti/oggetti di consumo.

Pensiamo solo alle serie televisive all’americana in cui la violenza dilaga (percosse, omicidi, torture all’ordine del giorno), pensiamo alle trasposizioni in streaming delle light novel alla cinese: dove prudentemente agli utenti più ingenui si raccomanda di non imitare ciò che vedono perché “fatto a computer”.

Alla violenza degli spettacoli, in TV e in rete, dobbiamo aggiungere la violenza degli odiatori sui social network cui i vari provider non mettono freno perché il “tifo più becero fa audience”, quindi più like, quindi più soldi dalle pubblicità ormai dilaganti e incontrollate: altra fonte di irritazione cronica non ancora vista integralmente nella sua pericolosità sociale.

Tutto congiura per far cercare agli over16 vie di fuga dalla realtà: i rave party, la droga, l'alcol, il fumo, l'abbandono della scuola dell'obbligo, la fuga dei cervelli all'estero, gli Otaku ecc.

Ma non c'è da accusare nessuno, in realtà, solo accorgersi che alla base di ogni stortura sociale c'è il contenitore sociale malato: non uomini distratti dall'esercizio del potere, che saranno sostituiti da altri uomini distratti dall'esercizio del potere e così via all'infinito.

Il peggio è che non si osserva con la dovuta attenzione la “struttura” UNIdimensionale parassitaria del sistema (il contenitore sistemico) in cui siamo immersi storicamente e geograficamente. Struttura che favorisce quel potere disumano che orienta scelte antisociali come automatismo spontaneo, non più controllato dall'uomo: che non può essere utilmente affrontato dalla rivoluzione (prodotto dalla stessa struttura UNIdimensionale parassitaria), né dal terrorismo (altro prodotto dalla stessa struttura UNIdimensionale parassitaria), né dal riformismo (altro prodotto dalla stessa struttura UNIdimensionale parassitaria), né dall’uomo forte (altro prodotto dalla stessa struttura UNIdimensionale parassitaria).

Alla ragazza e al ragazzo over16 che si affacciano ad una vita che dovrebbe essere "sociale", ma che si rivela manipolata e antisociale, dovrebbero essere dati dai Genitori e dai Professori i concetti sociali elementari di base per comprendere il malsano contenitore strutturale Unidimensionale parassitario del sistema attuale – che possiamo visualizzare come una tossica discarica indifferenziata a cielo aperto di rifiuti economici, politici e culturali.

Sui quali concetti poter fondare una concreta mutazione strutturale TRIdimensionale sinergica – che possiamo visualizzare come un’area adatta alla sana raccolta differenziata dei suddetti di rifiuti economici, politici e culturali – in cui già dalla Famiglia e dalla Scuola si ergerebbe il baluardo contro tutte le future manipolazioni mediatiche di autoritàdimentiche dei concetti elementari sociali e sempre più allo sbando che, prevedibilmente, aumenteranno a dismisura nel prossimo decennio.

Dal punto di vista sociale concreto, tuttavia, va compreso che non sono le Istituzioni in sé il male antisociale attuale (non serve a nulla pensare di distruggerle, se non si afferra che sono tali perché fondate sul tornaconto personale prodotto dalla struttura UNIdimensionale parassitaria del sistema) ma il fatto che manca loro la struttura TRIdimensionale sinergica di sistema adatta agli impulsi sociali dei tempi nuovi di inizio terzo millennio portati ad incarnarsi proprio dalle nuove generazioni: evidenti, a chi osserva, nel loro tendere a un nuovo orientamento delle Istituzioni stesse: verso esigenze sociali (non più verso il precedente e secolare tornaconto personale).

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