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Gli italiani sono pieni d’oro

Il centrodestra propone una riduzione dell’aliquota fiscale dal 26 al 12,5% per chi detiene lingotti in oro nel cassetto del risparmio


17/11/2025

di Francesco Descalzi


La realtà è sconosciuta e si ipotizza che l’ammontare di metallo giallo nelle mani dei privati superi le 5.000 tonnellate per un controvalore, calcolato intorno ai 600miliardi di euro.
Il calcolo è stato fatto solo su un 10% dei detentori, ma il numero di chi possiede dei lingotti in oro è molto più alto.
L’offerta di riduzione fiscale che il governo ha proposto è sicuramente finalizzata a far emergere i lingotti che sono stati nascosti per non subire la rapina del fisco e a mio avviso l’offerta governativa farà molta fatica a raggiungere un concreto successo.
E’ evidente che gli italiani tengono nascosto questo valore per non subire l’aggressione che viene fatta sugli immobili, dove il denaro per l’acquisto del bene aveva già pagato le tasse.
Insomma, non è possibile trattare il cittadino come un ladro, quando il vero killer è lo stato che si è trasformato in un Dracula assetato di sangue.
Sembra che la proposta sia quella di far emergere un bene che non si vede, come il marengo d’oro di Napoleone offerto da Bolaffi che ha ricordato cosa disse il condottiero: “Dio me l’ha data, guai a chi la tocca”.
Cosi Bonaparte proclamò presso l’altare del Duomo di Milano, il 26 maggio 1805, mentre da solo si cingeva il capo con la corona di re d’Italia e questo comportamento ricalca la condotta degli italiani per on essere rapinati.
Dopo tre anni di governo, per la destra è giunto il momento di far vedere che ci si muove per riportare un certo ordine nell’economia del Paese, creando delle correzioni di rotta economica concrete che metta nelle condizioni i giovani di non lasciare l’Italia.
Ma c’è dell’altro: fare una famiglia con figli, far comprendere che l’unione tra l’uomo e la donna è fondamentale per educare le nove generazioni verso un futuro sano e colmo di responsabile gioia.
In sostanza, il governo deve diventare un attore attivo a favore dell’unione tra uomo e donna, mettendo nelle condizioni l’unione famigliare di proseguire nel risparmio del 10% dei redditi che sono la vera ricchezza della nostra Nazione…

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