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Indifferenza, Sfiducia e Disorientamento la cifra del sociale moderno

Un sintetico schema


26/09/2016

di Andrea di Furia

Senza uno sguardo plurimillenario, il sistema sociale che ci si squaderna davanti a inizio del terzo millennio ci appare come un grande e doloroso enigma poiché tutto quanto ci aveva promesso e ci promette è stato disatteso.

I valori culturali personali si sono volatilizzati, le relazioni politiche nelle Comunità si sono liquefatte, le competenze economiche sui Territori si sono sclerotizzate e il sistema sociale non è in grado di porvi rimedio. E appare ingovernabile, meccanicamente sovversivo... anche ad opera di chi lo guida.

L’immagine sintetica più comprensibile della situazione sociale moderna la si può cogliere nell’ultimo film della serie l’Era glaciale: nei siparietti comici dello scoiattolo preistorico coi denti a sciabola che, per inseguire l’agognata ghianda, diventa sgangherato astronauta di un Ufo vittima dell’aliena strumentazione.

Se però ti viene in mente questo paragone mentre guardi il film e pensi a Draghi, a Obama e a tutti gli altri “sgangherati astronauti” per i quali il nostro sistema sociale strutturalmente è un Ufo... smetti di ridere.

Dal punto di vista culturale vanno risaliti i millenni: a molto prima dell’era greco-romana, quando la dimensione culturale religiosa ricomprendeva tutto in sé, anche la dimensione politica e la dimensione Economia, all’interno di quelle antiche Scuole che erano i Misteri.

Nell’epoca greco-romana queste Scuole antichissime sono in decadenza, anche perché il punto di vista culturale cambia. Dalla Religione vira verso l’Arte. Ed è infatti Arte della Politica greca, la Democrazia, quella che prima s’impone alle Teocrazie orientali. Prima nelle Polis dell’Ellade - nelle Città-Stato del Peloponneso europeo, della Troade efesina e dell’italica Magna Grecia – e in sèguito nella Roma repubblicana e imperiale. Fino a tutto il Medio Evo.

Poi nel periodo Rinascimentale la centratura del punto di vista culturale vira decisamente e dall’Arte si passa alla Scienza: predominio che ai nostri giorni appare sempre più consolidato e monolitico.

 


Ciò di cui l’analfabeta sociale di ritorno moderno non s’avvede, ignaro com’è del senso di questi mutamenti epocali, è che ad ogni passaggio culturale doveva corrispondere un’adeguata strutturazione dimensionale del sistema sociale.

Se infatti al predominio culturale religioso può correttamente corrispondere una strutturazione monodimensionale (1D), evoluzione sociale sana vuole che al predominio culturale artistico corrisponda una strutturazione bidimensionale (2D) e al predominio culturale scientifico, per essere fecondo, necessiti una strutturazione tridimensionale (3D).

Per afferrare la differenza osserviamo i due casi polari dal punto di vista strutturale sociale:

  • a) nella strutturazione sociale a 1D il contenitore istituzionale unico Chiesa ricomprende in sé le tre dimensioni sociali (cultura, politica, economia): ultima propaggine delle Teocrazie orientali in Europa abbiamo il Vaticano a Roma;
  • b) nella strutturazione sociale a 3D ci sono 3 contenitori istituzionali ognuno autonomamente depositario della propria dimensione: Scuola (al posto della Chiesa) per la dimensione culturale, Stato per la dimensione politica e Mercato per la dimensione economica.

Ora però, per quanto si parli oggi tutti i giorni di Scuola, Stato e Mercato, dal punto di vista “strutturale” la strutturazione non cambia e permane a 1D - come in effetti è accaduto sia nel sostituirsi del contenitore unico Stato alla Chiesa-Scuola, sia sostituendosi poi il contenitore unico Mercato allo Stato – perciò non ci si deve meravigliare se il sistema si ammala, degenera e ogni buona intenzione viene inquinata e rovesciata come tale su Territori, Comunità e Persone inermi: rispettivamente i reali soggetti delle moderne dimensioni economica, politica e culturale.

Cosicché Indifferenza, Sfiducia e Disorientamento delle Persone oggi caratterizzano un sistema sociale basato sulla centralità istituzionale del Mercato. Sistema sociale nato due secoli fa da ben diverse parole d’ordine: Libertà, Uguaglianza e Fraternità. Com’è stato possibile?


Quello Slogan rivoluzionario già ai primi del ‘900, nel suo I punti essenziali della questione sociale, fu appropriatamente definito “una mezza verità” dal geniale pensatore austriaco Rudolf Steiner.

Il fondatore dell’Antroposofia fu infatti l’unico ad accorgersi che per incarnare in modo sano e vitale nel sistema sociale quello slogan astratto, occorreva non la sua sola idealistica e vuota declinazione dialettica, come tutt’ora si continua a fare, bensì la corrispondente "realistica" strutturazione tridimensionale di un sistema sociale in cui la dimensione economica aveva già conquistato il livello planetario... mettendosi "autonomamente" in concorrenza con le ottocentesche economie Statali.

Quelle tre parole infatti non rappresentano solo ideali astratti, ma rappresentano le leggi strutturali intrinseche delle dinamiche sociali delle tre dimensioni moderne: rispettivamente Libertà-cultura, Uguaglianza-politica e Fraternità-economia. Leggi strutturali intrinseche che richiedono un sistema sociale tridimensionale con 3 contenitori sociali differenti e autonomi per prosperare e non cadere nell’involuzione e nel caos.

Sistema sociale che viceversa permane strutturalmente tutt’ora a 1D - in quanto fini a pochi decenni fa era lo Stato unitario che in sé ricomprendeva la triade dimensionale di Cultura-Politica-Economia e se ne faceva garante – producendo quell’ingovernabilità che traspare dietro l’allucinata e illusoria parvenza di ordine sociale unitario ottenuto dell’attuale globalizzazione finanziaria planetaria.

In questa inadeguata e realmente antisociale strutturazione unitaria di un sistema che in concreto è tridimensionale, il passaggio culturale che ha comportato il predominio dello Stato sulla Chiesa ha provocato la trasformazione della Libertà in Disorientamento nel soggetto della dimensione culturale, nelle Persone.

E ciò non tanto perché fosse sbagliato il passaggio in sé, tutt’altro. Semmai era in ritardo, come dimostrano gli eventi sanguinosi della Rivoluzione francese, in quanto era sbagliato mantenere il contenitore sociale inalterato a 1D dal punto di vista strutturale.

Se volete, nel sociale si è fatto e si continua a fare proprio ciò che non andava mai fatto: come dicono i tre Vangeli sinottici con estrema chiarezza, si è strappata una toppa da un vestito nuovo (il predominio dello Stato sulla Chiesa) per metterla su di un vestito vecchio (la strutturazione a 1D valida unicamente per il predominio culturale religioso precedente).

Proseguendo nell’osservazione, il passaggio culturale che dalla seconda metà del secolo passato ha visto affermarsi il predominio del Mercato sullo Stato ha comportato nelle Persone la trasformazione dell’Uguaglianza in Sfiducia.

E anche in questo caso non è il passaggio in sé ciò che reca danno profondo al sistema sociale moderno, ma il pervicace mantenimento della strutturazione monodimensionale a 1D: è infatti il Mercato che ora in sé ricomprende la triade dimensionale di Cultura-Politica-Economia e se ne fa garante.

Infine, il perdurare odierno nella strutturazione sociale a 1D del predominio istituzionale di Mercato-economia su Stato-politica e Scuola-cultura... dal punto di vista culturale ha comportato nelle Persone la trasformazione della Fraternità in Indifferenza. Di cui è piena la cronaca quotidiana.

E tuttavia il discorso andrebbe tridimensionalmente ampliato perché oltre alla Persona, come soggetto della dimensione culturale, il processo avviato non è indifferente agli alti due soggetti del sistema sociale moderno: la Comunità dei Cittadini (non il Cittadino!) per la dimensione politica e il Territorio (non il Mercato!) per la dimensione economica.

Di fatto, per non diventare distruttivo della Comunità dei Cittadini com’è ora, lo Stato dopo la Rivoluzione francese doveva strutturarsi anch’esso tridimensionalmente (a 3D), ma invece è rimasto unitario (a 1D).

La conseguenza di ciò è la rottura definitiva del vestito sociale vecchio a causa della toppa nuova: ossia lo slogan rivoluzionario diventa Scoraggiamento, Spaccatura e Passività quale caratteristica della Comunità moderna nell’affrontare ogni evenienza politica. Ad esempio il referendum.

E, per il Territorio che è il soggetto della dimensione economica, la mancata strutturazione tridimensionale del sistema sociale comporta pure la trasformazione dello slogan rivoluzionario in Abbandono, Lottizzazione e Predazione.

Riflettiamo adesso su quante volte ci lamentiamo di Tizio, Caio e Sempronio e del loro comportamento non coerente o privo del minimo buon senso senza avvertire che strutturalmente si è posti su di un binario morto. Sembriamo muoverci mentre in realtà siamo mossi e non ce ne accorgiamo.

In realtà si è mossi automaticamente tutti, nessuno escluso, secondo leggi intrinseche e dinamiche sociali oggettive che in un sistema sociale sano, perché strutturato equilibratamente a 3D, si esprimerebbero nell’armonia sociale agognata da tutti e che sono sintetizzate nello slogan rivoluzionario Libertà, Uguaglianza e Fraternità; mentre in un sistema sociale malato, inadeguato in quanto strutturato unilateralmente a 1D, tali leggi e dinamiche confliggono caoticamente producendo quanto indica sinteticamente il seguente schema.

 

Sistema

Cultura

Politica

Economia

 

 

 

 

Persona

Disorientamento

Sfiducia

Indifferenza

Comunità

Scoraggiamento

Spaccatura

Passività

Territorio

Abbandono

Lottizzazione

Predazione

 

 

 

 

Slogan

Libertà

Uguaglianza

Fraternità

 

Uscendo dalle dietrologie e da qualunque partito preso la strada maestra dell’oggettività sociale è questa che richiede a tutti noi aumentata conoscenza delle dinamiche sociali e consapevolezza strutturale adeguata ai nostri tempi.

E la Società tridimensionale dei tempi nuovi ne è l'iniziale e prioritario punto di partenza... atteso dal 1789.

 

 

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