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Sprèconomia: la nèmesi a Roma dei 5 Stelle

Due facce dell’analfabetismo sociale di ritorno capitolino in guerra


10/09/2016

di Andrea di Furia

Ciò che sta accadendo a Roma - da quando i Cittadini (delusi dalla Partitocrazia di destra-di sinistra-di centro che si palleggiava la guida della Capitale d’Italia) l’hanno affidata ai rappresentanti del Movimeno5Stelle – ci sta spiegando con estrema chiarezza le dinamiche di un sistema sociale malato. Malato e squilibrato perché strutturato a 1 Dimensione sociale (oggi quella economica, il Mercato) prevalente sulle altre due.

Che oggi sia prevalente il Mercato (contenitore naturale della dimensione sociale economica e della circolazione di merci e servizi sul Territorio) – rispetto allo Stato o alla Scuola (laica o religiosa che sia) - lo dimostra l’isterismo dei Partiti circa la rinuncia della candidatura di Roma alle Olimpiadi: un potenziale business economico da far girare la testa a chiunque operi sul Mercato!

Isterismo che sta mettendo la sordina al vero motivo per cui i Cittadini romani hanno defenestrato la Partitocrazia ovvero, sintomaticamente, Mafia capitale: tema che rileva in particolare per la dimensione giuridico-politica (di cui lo Stato, e non il Mercato, è contenitore naturale assieme alla circolazione dei Diritti e Doveri nella Comunità).

Dunque: prevale il Mercato-Territorio. Di conseguenza lo Stato-Comunità, in un sistema a 1D sociale prevalente sulle altre due è asservito ad esso (Mercato). E qui ci si chiarisce oggettivamente l’accanimento dei Tribunali (istituzioni dello Stato ora asservito al Mercato) contro gli Assessori della nuova Giunta capitolina.

La quale si vuole caratterizzare come una Giunta della “discontinuità” rispetto all’affarismo che ha vissuto un grande sviluppo durante lo svolgersi delle attività comunali dei vari Partiti che hanno fino ad ora okkupato [le 2K non sono un errore di battitura] e collusivamente spartito il business nella Capitale d’Italia.

Qui vale la pena ribadire che tale okkupazione e spartizione collusiva è un automatismo obbligato e inevitabile in un sistema sociale strutturato a 1D prevalente sulle altre due: indipendentemente che il contenitore sia (ieri) lo Stato-politica, (oggi) il Mercato-economia o (magari domani) la Scuola-cutura.

Cambia solo la logica intrinseca di base del sistema sociale che uniforma tutto a se stesso in maniera automatica, senza che l’uomo possa mettervi mano. Ad esempio: spartizione in una logica culturale per la Scuola, in una logica politica per lo Stato, in una logica utilitaristica per il Mercato.

Dal loro soggettivo punto di vista, pertanto, hanno ragione piena i 5Stelle a sentirsi braccati, accerchiati e vittime di accanimento giuridico-mediatico. Dove manifestano la loro ingenuità dal punto di vista sociale è definirlo soltanto un complotto, scambiando il sintomo evidente (il complotto) per la causa nascosta (la strutturazione del sistema a 1D prevalente sulle altre due).

Cosa che imprigiona i 5Stelle in un’illusione che impedisce loro di afferrare l’automatismo strutturale sociale a 1D... a loro avverso [e avverso a tutti quelli che desiderano un sistema sociale sano e non antisociale e infecondo come l’attuale].


Ingenuità che i 5Stelle condividono, senza avvedersene, con i loro avversari.

I quali a loro volta, per questo automatismo strutturale sotterraneo, otterrebbero lo stesso risultato di oscurare il momentaneo favore dei cittadini ai 5Stelle – facendo miglior figura, visto la responsabilità oggettiva di tutti i Partiti nel crescente fenomeno "affaristico corruttivo" di tutte le nostre Citta (non solo Roma, come ridimostra ad esempio il terremoto appena trascorso ad Amatrice e dintorni) - restandosene tranquilli a guardare dalla finestra.

Data l’epidemia di analfabetismo sociale di ritorno a inizio terzo millennio, circa le reali dinamiche sociali in atto, va chiarito che il problema a Roma non sono i 5Stelle e la loro pretesa “inesperienza”: qualunque movimento culturale, qualunque partito politico decrepito e nuovo, qualunque comitato di Santi, di Supereroi Tecnocrati più esperti del più esperto esperto planetario sarebbe destinato all’insuccesso: a Roma, in Italia, in Europa e nel Mondo.

E un semplice paragone può spiegare meglio, per assurdo, quanto affermato. Se vuoi catturare una beccaccia per nutrirti devi conoscere com’è una beccaccia: non puoi lamentarti del tuo fallimento se miri a un piccione, o a un topo, o a una rana... ritenendoli una beccaccia.

A Roma, come altrove sul Pianeta, la beccaccia non è la moralizzazione di Mafia Capitale (il piccione), non è l’affarismo dei partiti (il topo), non è la Sprèconomia dilagante (la rana… dalla bocca larga).

A Roma, come altrove, la beccaccia è la sottostante strutturazione del sistema sociale a 1 Dimensione prevaricante sulle altre due: questo è l’imponente iceberg sotto il pelo dell’acqua di cui corruzione, affarismo e spreco dilagante sono solo la puntina timidamente emergente all’aria aperta.

Colpire la beccaccia con successo, eliminare l'iceberg vuol dire ristrutturare il sistema sociale attuale da 1 Dimensione squilibratamente onnipervasiva a 3 Dimensioni equilibratamente autonome.

Lasciare invece intoccato il sistema sociale a 1 Dimensione prevaricante sulle altre due significa fallire clamorosamente il bersaglio. Qualunque bersaglio: tutti i bersagli attuali e futuri!

L'antisociale sistema strutturato a 1D fa infatti degenerare automaticamente ogni cosa seguendo il piano inclinato della legge sociale di Gravità.

Consideriamo, ad esempio, il valore dell’Onestà nella Persona, di un Partito nella Comunità e del Business sul Territorio. Presi a sé stante (e tenuti separati!) sono una bella cosa tutti e tre: ma frullati nel minipimer sociale di un sistema squilibrato (a 1D prevaricante sulle altre due) diventano qualcosa di ben diverso da ciò che erano in origine.

Valutiamo ora l’Onestà. Se dalla Persona (dalla dimensione culturale) la facciamo scivolare nella Comunità (ossia nella dimensione politica) vediamo che è ritenuto onesto e protetto chi non ruba per sé ma ruba ai Cittadini “per il Partito”, “per la Casta”, “per il Gruppo dominante del momento”.

Se poi dalla Comunità facciamo slittare l’Onestà sul Territorio (nella dimensione economica) ecco che viene ritenuto onesto chi coglie l’opportunità del business in qualsiasi modo… anche se ciò va a discapito del Territorio, della Comunità e delle singole Persone ivi ubicate.

Esaminiamo adesso un Partito: passato, presente e futuro che sia. Se dalla dimensione politica (dalla Comunità) lo facciamo scivolare in quella economica (nel Territorio) assume l’aspetto del Comitato d’affari: il suo core business non è più la tutela della legalità, dei diritti e doveri nella Comunità amministrata ma tutt'altro.

 


Ecco perché le Olimpiadi a Roma sono una priorità preferibile alla sua moralizzazione: perché la corruzione fa bene al business, fa aumentare la crescita del PIL.

Se poi dalla dimensione economica (dal Territorio) facciamo scivolare il Partito nella dimensione culturale (nelle Persone) assistiamo alla trasformazione del disvalore sociale delle Mafie (quando predominava lo Stato nel sistema sociale a 1D) nel nuovo valore sociale delle Mafie (ora che predomina Il Mercato nel sistema sociale a 1D): perché in definitiva il Prodotto Interno Lordo delle Mafie è, a buon diritto, più lordo degli altri.

Ecco allora l’inevitabile automatica genesi sotterranea di Mafia capitale: deriva "automatica" cui non può opporsi nessuno [beninteso: finché il nostro sistema sociale resta strutturato a 1D prevaricante sulle altre due].

Prendiamo infine in considerazione il Business. Se dalla dimensione economica (dal Territorio) scivola in quella politica (nella Comunità) assistiamo alla nascita del fenomeno tentacolare maligno del Lobbismo giuridico; e se poi dalla dimensione politica (dalla Comunità) slitta in quella culturale (nella Persona) abbiamo il fenomeno “religioso” del liberismo a caccia dell’illusorio Paradiso in terra: la sognante, menzognera e cancerogena “crescita infinita”… in un Territorio che, per quanto sia planetario, è pur sempre "economicamente" delimitato, finito.

E nel momento in cui nel sistema sociale strutturalto a 1D prevaricante sulle altre due è il Mercato (la dimensione economica) a imponrsi sullo Stato e la Scuola, allora assistiamo letteralmente al rovesciamento (come un guanto) di tutti i valori che precedentemente caratterizzavano positivamente questa stessa dimensione (ossia fare economia di tutto, risparmiare e non indebitarsi ecc.).

Qui, nel Mercato arraffatutto, Economia diventa “automaticamente” Sprèconomia: l'accurata gestione delle risorse nel Territorio diventa un costosissimo optional; l’indebitamento finanziario delle Persone assurge a obbligo culturalmente apprezzato e il risparmio a delitto... se non diventa una puntata nel gioco d'azzardo legalizzato in Borsa e negli strumenti della "creatività" bancaria; la Comunità bancaria finanziatrice (ora divenuta una mina vagante a tempo del sistema) si sostituisce alla sana Comunità di Produttore, Distributore e Consumatore nell’orientare la circolazione di merci e servizi sul Territorio.

Antisociale Sprèconomia che oggi ha raggiunto una solida base planetaria: lo si vede dalla valutazione negativa dei media europei e mondiali (di proprietà del Mercato) sui primi giorni della Giunta Raggi; il Movimento5Stelle invece gode solo di una base Personale-culturale, e lo si vede dal reiterato slogan “Onestà” dei suoi supporter e dal definirsi Movimento e non Partito.

Sprèconomia ha ormai addestrato i Partiti e le Istituzioni dello Stato a credere, obbedire e combattere - direbbe Guareschi se fosse ancora in vita in Italia - e lo si vede dal reiterare dei primi lo slogan “Olimpiadi e lavoro” e per le altre da un comportamento fino ad ora mai visto del Potere giudiziario che – sempre per la strutturazione a 1D prevaricante sulle altre due del sistema - ha ormai obliato la propria pretesa di “indipendenza”.

Il Movimento5Stelle per parte sua ha ormai perso la sua caratteristica culturale originaria e, aggiungendosi di fatto un’anima politica, è diventato un Partito-antipartito.

Il che sarebbe una bella cosa se non ci fosse sotterranea (inosservata ma operante) l’azione della strutturazione sociale a 1D prevaricante sulle altre due del sistema che impone come “automatismo” - ossia anche contro la diversa volontà dei protagonisti stessi - la lotta fratricida tra l’anima culturale originaria e la successiva anima politica.

Anime che ora si trovano entrambe messe in croce dal dilemma del fallimento politico a Roma = fallimento culturale e politico del Movimento5Stelle.

Anime differenti, quella culturale e quella politica, che per armonizzare e non scontrarsi avrebbero necessità di un contenitore diverso per entrambe, ma che si trovano ora a dibattersi nello spazio ristretto del Mercato: contenitore sociale oggi predominante, ma non adatto né coerente con nessuna delle due.

Dal punto di vista sociale, 5Stelle e avversari sono egualmente vittime dello stesso incantesimo strutturale sociale (a 1D) che non afferrano entrambi: anche se i secondi ne sono inconsapevolmente avvantaggiati essendo al momento all’opposizione.

Infatti manca alla sterile critica di tutti un pensiero tridimensionale sociale che annulli il narcotizzante incantesimo strutturale del sistema attuale: portandolo da 1 Dimensione onnipervasiva e arraffatutto a 3 Dimensioni equilibrate e sinergiche in concreto.

Incantesimo strutturale inosservato che oggi si esprime soprattutto nell’egemone Sprèconomia e nelle conseguenti e perverse dinamiche degenerative istituzionali che abbiamo sopra rilevato.

Se non viene spezzato questo incantesimo strutturale, inosservato da due secoli ormai da parte del moderno analfabetismo sociale di ritorno, anche per i nuovi arrivati al governo della Capitale italiana - come per gli altri Partiti che li hanno precedentemente governata - la Sprèconomia imperante a Roma può davvero diventare la divorante nèmesi.

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