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TMB un Made in Italy di alto profilo

Un brand italiano protagonista nell’automotive e non solo


27/11/2023

di Mario Pinzi


Questa nostra Italia ha dei condottieri che non finiscono mai di sorprendere e la TMB è un gruppo che con i suoi 62anni di vita, ha collezionato un’infinità di successi che l’hanno portata a chiudere nel 2022 con 161milioni di fatturato, un Ebitda a 28.1milioni, utili a 13.7milioni, investimenti annui (in tecnologia) pari 7.7milioni, dà lavoro a 965 persone e prevede di chiudere il 2023 con una crescita del 10%.
Il 50% dell’export tricolore, esce dalle aziende come TMB e una ricerca di mercato ha confermato che oltre 200mila attività italiane di piccole e medie dimensioni producono un giro d’affari di 1.000 miliardi.
Va ricordato che negli anni 70 un economista tedesco Ernst Friedrich Schumacher, definì l’industria italiana “Piccola e Bella”, una leva potentissima in grado si contrapporsi a un consumismo guidato dalle grandi imprese.
Le aziende che fanno parte del marchio “Made in Italy” ricoprono un ruolo fondamentale per mantenere alto lo strumento identificativo della produzione italiana e TMB è una delle tante imprese in linea con i propri progetti di crescita sostenibile.
Il fatturato del gruppo è suddiviso per il 48% nell’automotive, 27% go-Kart, motoslitte, 21% motociclette (Ducati, MV Agusta, Honda, Kawasaki), e il 4% in macchinari vari.
In un Paese come il nostro dove la burocrazia blocca ogni iniziativa, la caparbietà e il saper fare di questi imprenditori è un “Tesoro” che merita essere divulgato, perché rappresenta il vero “Miracolo” italiano.
I nostri condottieri, generano all’estero più del 40% del fatturato con percentuali superiori all’imprese tedesche, francesi, spagnole e danno lavoro a circa 6milioni di persone.
Il processo di lavorazione del gruppo TMB è completamente interno, e il suo punto di forza è nelle lavorazioni meccaniche di precisione.
Parte dal design concordato con il cliente che utilizza stampi e tracciati precedentemente stabiliti.
Al termine dei processi di fusione delle varie tipologie, si passa alle lucidature necessarie e se il cliente lo richiede vengono effettuati anche i trattamenti termici compresa la verniciatura.
La diversificazione di qualità è nel nostro DNA afferma l’ad. Massimo Betto, e l’acquisizione della Alutecno specializzata nei componenti per la pesca d’Altura è stata inglobata nel gruppo con risultati eccellenti, dimostrando che tutto può diventare produttivo se si punta all’eccellenza.
In prospettiva il trend di crescita di TMB raggiungerà un +10% e con l’ingresso nel settore elettrico dove sono già stati raggiunti volumi importanti che oscillano dal 13/14% del fatturato, il 2024 si prospetta un anno di ulteriore crescita che dovrebbe attestarsi intorno a un +3/4%.
Domanda. Signor Betto, in futuro, quale sarà la leva economica di sostegno per il Gruppo TMB?
Risposta. Puntiamo a crescere anche nell’elettrico e se ci verranno offerte delle occasioni di acquisto di qualche concorrente, non escludiamo la possibilità di crescere per linee esterne.

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