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Un modello di crescita che si basa sulla valorizzazione del territorio

Lattebusche, la cooperativa veneta che trasforma le sfide globali in opportunità locali


05/05/2025

di Mario Pinzi


In un mercato globale sempre più frammentato, dove tensioni geopolitiche e barriere tariffarie mettono alla prova le imprese, Lattebusche dimostra che la qualità italiana sa resistere in particolare nel mercato interno ma anche internazionale. La storica cooperativa veneta ha chiuso il 2024 con numeri che confermano la solidità del suo modello: 155 milioni di euro di fatturato, in crescita dell’8,7% rispetto all’anno precedente, una resa del latte di 70,7 €/hL con un incremento del 9%, oltre 3.900 ettolitri di latte raccolti ogni giorno, 288 soci produttori e 324 dipendenti distribuiti in sei stabilimenti localizzati in Veneto. Dati che parlano di una crescita reale, costruita non sull'espansione incontrollata nei mercati esteri, ma su una strategia precisa: puntare su prodotti di altissimo livello e sulla forza della filiera corta. Sviluppo estero che avviene tramite la partecipata Granterre che consente un approccio strutturato ed efficiente.
Lattebusche ha scelto di non inseguire la competizione globale sui prezzi più bassi, ma di rafforzare il legame con il mercato interno, trasformando ogni acquisto in un atto di solidarietà verso i produttori locali e di responsabilità verso il territorio. Ogni forma di formaggio Piave DOP, ogni confezione di latte o di yogurt Lattebusche, rappresenta non solo eccellenza alimentare, ma anche un gesto concreto di sostegno all’economia reale. Questa capacità di costruire un valore autentico è ciò che ha permesso all'azienda di non subire i contraccolpi dei dazi internazionali, dimostrando che la qualità paga anche in un mercato difficile.
La presenza dei prodotti Lattebusche in oltre 15.000 punti vendita e in 9 negozi diretti testimonia una penetrazione capillare e una forte fidelizzazione del consumatore, conquistata senza rincorrere il basso costo, ma offrendo garanzie di qualità, sicurezza alimentare e sostenibilità. L'azienda ha investito in tecnologia e ambiente: il nuovo depuratore nello stabilimento di Busche e il tunnel di raffreddamento in quello di Chioggia per il gelato sono simboli concreti di una cooperativa che guarda al futuro senza mai perdere di vista i propri valori. Non a caso, negli ultimi anni Lattebusche ha ricevuto nove prestigiosi premi per la sostenibilità, tra cui l’Oscar Green, il Premio Radical Green, il Premio Compraverde Veneto e il Ruban d’Honneur agli European Business Awards.
Il successo di Lattebusche non è solo nei numeri, ma nella sua capacità di costruire una filiera dove chi produce viene valorizzato, il territorio viene visto come una risorsa da valorizzare e il consumatore diventa parte attiva di un sistema virtuoso. Con oltre 313.000 forme di Piave DOP, 141.000 di Grana Padano DOP, 62.000 di Asiago DOP e 35.000 di Montasio DOP prodotte nel 2024, Lattebusche dimostra che il vero Made in Italy, quello fatto di qualità, tradizione e innovazione, non teme le avversità del mercato, perché trova la sua forza nella fiducia che lega produttori e consumatori.
In un'epoca in cui la globalizzazione tradizionale sta mostrando tutti i suoi limiti, Lattebusche rappresenta la prova concreta che il futuro appartiene a chi investe nella qualità, nel radicamento territoriale e nella costruzione di valore condiviso. Perché investire nel pregio italiano significa credere in un futuro che valorizza le persone, protegge i territori e costruisce prosperità condivisa.

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