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Che la forza di un nuovo pensiero sociale sia con voi!

A dispetto delle negatività all'apparenza irrisolvibili auguriamoci un buon 2020


07/01/2020

di Andrea di Furia

Ci sono corrotti ovunque si guardi, la situazione è disperata”. È la prima frase in assoluto che ho letto dopo gli auguri di Buon anno, seguiti dall’omaggio di un libro appena pubblicato che la conteneva sul primo risguardo. Sembra che l’Autore parli dell’Italia, tanto è precisa questa lapidaria fotografia sociale?

Ma non è così. La frase si riferisce all’Isola di Malta e l’ha scritta Daphne Caruana Galizia, la giornalista blogger che i corrotti di cui si lamenta hanno gentilmente fatto saltare in aria con la sua auto. E per i tipi di Bompiani nella collana Munizioni curata da Roberto Saviano è uscita la raccolta dei suoi scritti: Di’ la verità anche se la tua voce trema.

Potremmo allora crogiolarci nel “mal comune mezzo gaudio” o disperarci per non essere in grado di incidere sulla realtà? E poi tornare comunque a festeggiare fino alla Befana per infine rituffarci nella vita di tutti i giorni, convinti una volta di più che non siamo in grado di modificare l’andazzo negativo delle cose (dalla precarietà al cambiamento climatico) su cui i corrotti di tutto il mondo che ci governano sguazzano e proliferano?

Assolutamente no. Potremmo invece riflettere sul successo inarrestabile della diffusione globalizzata della corruzione. E chiederci: possibile che con il nostro usuale pensiero scientifico applicato al sociale non riusciamo a cogliere da dove derivi effettivamente? Se lo sapessimo fare potremmo incidere sulla realtà sociale, e smettere di lamentarci della sua negatività e di sognare metodi illusori per risanarla.

Cosa accomuna allora Italia e Malta, entrambe fucine inesauribili di corruzione? La forma del sistema sociale! Entrambi i Paesi hanno una struttura monodimensionale predominante, ossia in entrambi i sistemi sociali italiano e maltese domina unilateralmente una delle 3 dimensioni sociali sulle altre due: in Italia la dimensione politica, a Malta la dimensione economica.

In Italia il sistema sociale monodimensionale si configura come Società liquida a predominio politico statale, a Malta il sistema sociale monodimensionale si configura come Società gassosa a predominio economico-mercantile. L’Italia liquido-politica si occupa più di cose come criminalità organizzata e immigrazione; Malta gassoso-economica si occupa più di cose come vendere la cittadinanza ai miliardari e riciclaggio di danaro sporco, come risulta alle indagini di Daphne.

Al di là della differenza qualitativa del predominio dimensionale (politico in Italia ed economico a Malta) il sistema sociale di entrambi i Paesi ha la stessa struttura “monodimensionale”, unilaterale, squilibrata: dunque antisociale!

Ecco, il punto chiave per capire il proliferare "automatico e irriducibile" della corruzione in entrambi i Paesi è qui: entrambi praticano la raccolta indifferenziata del sociale tridimensionale (culturale, politico, economico) in un solo cassonetto sociale: che è lo Stato per l’Italia e il Mercato per Malta.


E, se ci basiamo sull’esperienza diretta della similare raccolta indifferenziata dei rifiuti urbani, cosa succede a tutti gli elementi che raccogliamo nel cassonetto unico? Si mescolano e si inquinano reciprocamente, diventando inutilizzabili. Si corrompono! E lo stesso accade nel sistema sociale che pratica la raccolta indifferenziata del sociale tridimensionale nel cassonetto Stato come in Italia o nel cassonetto Mercato come a Malta.

Come si fa in concreto per evitare che i rifiuti urbani non si corrompano reciprocamente, e così li si possa riciclare e riutilizzare più e più volte? Li si separa in cassonetti diversi: uno per tipo di rifiuto. Un cassonetto specifico per la carta, un cassonetto specifico per vetro e lattine, un cassonetto specifico per la plastica.

Qui risulta evidente come anche nel sociale si debba passare alla raccolta differenziata del sociale culturale, del sociale politico e del sociale economico… se si vuole contrastare davvero la corruzione dilagante che non solo Daphne ha notato, se guardiamo a tutti i Paesi del mondo. Perché tutti questi hanno un sistema strutturato a predominio “monodimensionale” che fa la raccolta indifferenziata del sociale “tridimensionale” nel proprio cassonetto unico (prevalentemente o Stato o Mercato).

Ecco l’osservazione chiave: la forma monodimensionale del sistema sociale promuove spontaneamente la corruzione della sua sostanza sociale tridimensionale. Ovunque nel mondo, nel sistema attuale "forma sociale mono" e "sostanza sociale tri" non si corrispondono... e perciò si corrompono.

Tuttavia, a dispetto di tutto, è possibile incidere sul sistema attuale ristrutturandolo: portandolo dalla “monodimensionale” raccolta indifferenziata alla “tridimensionale” raccolta differenziata del sociale.

E questo diverso e nuovo sistema sociale, dove la sostanza tridimensionale e la forma tridimensionale del sistema si corrispondono armonicamente e non si contrastano più, la chiamiamo Società calorica tridimensionale.

Chiediamoci: bisogna forse cambiare l’universo sociale esistente... per attuare questa sana corrispondenza tra sostanza e forma tridimensionale del sistema? Assolutamente no. L'evoluzione sociale ci ha già dotato di tutti e 3 gli elementi che servono: sia i suoi 3 sostanziali (Cultura, Politica, Economia) sia i suoi corrispondenti 3 formali strutturali (Scuola, Stato, Mercato).

Basta una semplice legge dello Stato che ridistribuisca equamente il sociale tridimensionale secondo le 3 qualità e funzionalità specifiche delle 3 dimensioni nei rispettivi 3 cassonetti sociali dedicati:

  • a) tutto ciò che riguarda l’educazione e la formazione della Persona (tutto il sociale relativo alla dimensione culturale) va messo nel cassonetto Scuola, reso autonomo circa le proprie competenze specifiche da ingerenze politiche di Stato, ed economiche di Mercato
  • b) tutto ciò che riguarda la tutela dei diritti e dei doveri nella Comunità nazionale (tutto il sociale relativo alla dimensione politica) va messo nel cassonetto Stato, reso autonomo circa le proprie competenze specifiche da ingerenze economiche di Mercato, e culturali di Scuola
  • c) tutto ciò che riguarda la circolazione di merci e servizi sul Territorio (tutto il sociale relativo alla dimensione economica) va messo nel cassonetto Mercato, reso autonomo circa le proprie competenze specifiche da ingerenze politiche di Stato, e culturali di Scuola

Solo così infatti ognuna delle tre dimensioni sociali può esprimere propri organi e istituzioni autonome, realmente efficienti ed efficaci per incidere concretamente sulla realtà sociale. E non illusoriamente come ora.

Perché nella raccolta indifferenziata del sociale queste istituzioni e questi organi co-imitano i propri lati peggiori e si inquinano reciprocamente. Dando origine alle varie forme di corruzione, di cui alcune persino già legalizzate… come ad esempio quelle prodotte dalle lobby economiche.

Solo passando alla raccolta differenziata del sociale possiamo ridurre ai minimi termini i corrotti (con e senza l’hobby del tritolo) che vediamo emergere ovunque nel tessuto di qualunque sistema sociale che fa la raccolta indifferenziata di se stesso.

E ci auguriamo che - invece del solito illusorio occuparsi di lavoro (che manca per la reciproca corruzione delle istituzioni sociali che dovrebbero procurarlo e garantirlo) o di migrazione (irrisolvibile per la reciproca corruzione delle istituzioni sociali che dovrebbero occuparsene) o di qualsiasi altra cosa di cultura, politica o economia - si instauri finalmente questa sana ed equilibrata raccolta differenziata del sociale tridimensionale.

A dispetto di tutto ciò che di negativo e insormontabile ci appare nell’immediato o in prospettiva di breve-medio-lungo periodo - e specialmente a dispetto della sorprendente gracilità finora dimostrata dal pensiero scientifico concettuale, applicato deludentemente da secoli al sociale - ci e vi auguriamo che il 2020 sia l’anno in cui la Società calorica tridimensionale possa finalmente essere compresa dal nostro pensiero concettuale astratto, sentita come necessaria ora e volitivamente attuata da tutti noi. Buon anno.

(riproduzione riservata)