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Impulsi idolatrici della Società umana gassosa a predominio economico


27/11/2023

di Andrea di Furia

Se, come dovrebbe essere per non vederlo come un mero meccanismo, chiamiamo il sistema cosiddetto sociale con il suo nome di Società umana (italiana, americana, cinese, russa ecc.) – cosa che ci ricorda che la sua funzione non è rendere sottomesso o suddito o schiavo l’Essere umano, bensì essere al suo servizio – sappiamo che nella sua forma attuale a struttura UNIdimensionale antisociale, a seconda del predominio unilaterale o della Cultura (Afghanistan), o della Politica (Russia) o dell’Economia (USA), possiamo condividere questa sua diversità di espressione qualitativa con l’aggettivo, rispettivamente, di solido, liquido, gassoso.

La Società umana gassosa, quindi, caratterizza la sua diversità qualitativa per il predominio unilaterale della dimensione sociale Economia su Politica e Cultura, e questa unilateralità dominante – dal solo punto di vista “sociale, non dell’Uomo, né dell’Umanità come abbiamo caratterizzato nel nostro ultimo saggio La raccolta differenziata DEL SOCIALE economico, politico, culturale” - è la fonte principale della sua antisocialità.

Antisocialità gassosa-economica che si esprime con il dominio del Mercato su Stato e Scuola e produce impulsi economico-finanziario-commerciali utili se limitati al Territorio-ambiente economico, ma che resi unilateralmente “assoluti” (ossia validi per tutto, anche per la Politica e la Cultura) trasformano la funzione stessa di Stato e Scuola: rendendoli incapaci di svolgere la loro specifica attività a vantaggio, rispettivamente, della Comunità statale e della singola Persona.

Assolutismo gassoso-economico che se da un lato ha una sua positività evolutiva - che possiamo vedere nel passaggio dal millenario predominio culturale-religioso a quello scientifico-laico – dall’altro la perde quando trasforma la Scienza nella nuova Religione: come abbiamo visto nell’emergenza sanitaria mondiale condotta, in modo non scientifico (nessuna sperimentazione dei cosiddetti vaccini, misure di contenimento distruttive nei confronti di Scuola, Stato e Mercato ecc.) ma fideistico-mistico: Governanti ed Esperti che invocavano di avere “fede nella scienza”, come se quest’ultima fosse un idolo tribale.

A ben osservare, poi, costoro non professavano tanto fede nella Scienza, bensì nella Tecnoscienza: la trasformazione della Scienza in tecnologia. Nella macchina che preparava i cosiddetti vaccini… era riposta la fede di tutti costoro: ben coscienti che la sperimentazione non c’era stata (il bianchettamento dei contratti con i produttori è “carta canta”, come si dice), tanto da impedire (trasformandolo in reato!) lo studio solito dei laboratori indipendenti su cosa in realtà fosse messo dentro il siero miracoloso.

Tecnoscienza gassosa-economica, che richiede fede idolatrica nei Big data negli algoritmi nelle APP e nelle macchine che li gestiscono: non conoscenza umana. Tecnoscienza divinizzata dalla “stupefacente” magia di internet e del web che sta producendo l’impulso mistico-religioso del “transumanesimo”, che meglio potremmo definire “trash-umanesimo”: spazzatura antisociale nei confronti della singola Persona, della Comunità statale, del Territorio-ambiente economico stesso.

L’impulso idolatrico di questa Tecnoscienza-spazzatura porta la conseguenza antisociale di suscitare il Tabù di vedere l’Essere umano solo come un ibrido: una macchina-animale in cui la parte animale deve diventare minoritaria a vantaggio della parte macchina (tramite esoscheletri, cip intracranici, marchi plurifunzionali sottopelle ecc). Su questo, essendo un tabù tecnoscientifico, non ci può essere discussione.

Per comprenderci, come per gli avversari dei vaccini non sperimentati c’è stato solo il silenzio, la radiazione dall’albo, lo scherno (espressione del tabù “vaccino miracoloso” senza possibilità di scientifica prova contraria) così per il Trash-umanesimo della macchina-uomo si profila la stessa situazione tabùica per i suoi avversari.

Interessante il contrasto: da una parte una Tecnoscienza avanzatissima, ormai fuori controllo degli stessi suoi promotori (per motivi tecnici, politici ed economici), dall’altro la regressione pilotata (attraverso media, parlamenti e università) della donna e dell’uomo attuali: da esseri tendenti all’autocoscienza individuale responsabile e autonoma (rispetto a Mercato, Stato, Scuola) a ingranaggi collettivi e irresponsabili: dipendenti, come automi acefali, dalla macchina tecno-trash-informatica vista come il viatico meraviglioso verso l’Umanità alveare-meccanica del futuro.

Il prezzo dell’antisocialità della Società umana gassosa attuale, della struttura parassitaria base su cui fondare la tecno-trash-Umanità del futuro, è la perdita della creatività individuale nella singola Persona (ora "rotella" solo esecutrice), la perdita della relazione umana nella Comunità statale (ora "frizione meccanica"), e la perdita della condivisione fraterna delle risorse sul Territorio-ambiente (ora "motore elettrico").

Conseguentemente dobbiamo aver fede cieca nell'antisociale "guidatore" trash-umano: ma chi è? O, forse, è meglio dire cos'è?

(riproduzione riservata)