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L’origine del malessere politico

Capire il presente per configurare il futuro


18/02/2020

di Andrea di Furia

Anche la Francia soffre del malessere politico che imperversa da alcuni decenni in Italia. Fotografa questa situazione il film di Nicolas Pariser: Alice e il Sindaco. E, tuttavia, serve ritrovare l’idealismo dei tempi precedenti per ridare una visione ai Progressisti della sinistra che non l’hanno più? Per alcuni questa è la soluzione risolutiva, ma è solo una pia illusione. Una Chimera nostalgica che riempie la bocca, ma è vuota di concretezza.

Illusione che deriva dall’incapacità del pensiero che usiamo di solito nell’approcciare il sociale culturale, politico ed economico. Da cosa nasce, in realtà, quel malessere politico? Dal fatto che il primato della politica – si chiamava così – ha ormai esaurito la sua stagione.

Fino al 1980 circa è durata l’epoca della Società liquida: in cui la dimensione politica faceva il bello e il cattivo tempo su Cultura ed Economia. A distanza di 60 anni, ormai ognuno di noi sente che la Politica non è più quella di un tempo: non si occupa più di diritti e doveri, ma… di 3%, di MES, di spread, di fondi ecc.

Questo volgersi a ciò che è di pertinenza dell’economia è il sintomo di una diversa strutturazione del sistema sociale: gassosa e non più liquida. Società gassosa in cui il primato è cambiato. Ora è la dimensione economica che fa il bello e il cattivo tempo su Cultura e Politica. Ma questo ha una ricaduta su quanti sono nostalgici del primato della Politica: ora il malessere politico diventa anche esistenziale.

Non ci si sente più in sintonia con i tempi, non si sa più che pesci pigliare, che idee seguire, che priorità gestire. Ora si agisce nel sociale come un "cane di Pavlov", condizionati dagli eventi e non più in grado di determinarli. Si perde il senso dell vita, dell'esserci. Qui e ora diventa il male esistenziale. Così si focalizza solo l'evento singolo e non il contesto complessivo: l'attivismo serve a evitare il dolore di pensare. Di conseguenza, il pensiero diventa un optional!

Il film ci narra la vicenda del sindaco di Lione. Paul Théraneu è un potente socialista, da un trentennio, che: “non riesce più a pensare a niente!”. Mentre prima era un tornado di idee, come racconta ad Alice Heimann, giovane francese rientrata da Oxford con competenze filosofiche.

A queste competenze “culturali” si affida il politico, per ritrovare le idee perdute. Idee che però non verranno. E che non possono venire né ad Alice, né a nessuno di noi. Perché?

Perché nella Società gassosa contano solo - pochi, maledettti e sùbito -  i “danée”. Non gli ideali.


E infatti al Sindaco (testimonial della passata Società liquida statale) che rivendica il “diritto” della sinistra a incarnare e promuovere il progresso nelle tre dimensioni del sistema sociale (cultura, politica, economia) la sua Assistente alle idee (testimonial della presente Società gassosa mercantile) contrappone i vincoli ambientali e le insuperabili incongruità economiche che impediscono il cambiamento delle cose.

Vivono entrambi, senza accorgersene, in un meccanismo sistemico strutturato solo per fare la raccolta indifferenziata del sociale tridimensionale (culturale, politico, economico): il Sindaco la fa nel cassonetto unico Stato, la sua assistente la fa nel cassonetto unico Mercato. Parlano due lingue diverse e inconciliabili per forza di cose!

Nell’attuale Società gassosa mercantile - di cui neppure si accorge, credendo vivere ancora in una Società liquida a predominio politico (se pur in decadenza) - Paul Theraneau sperimenta l’era del “riformismo senza riforme”. In cui nulla cambia nonostante tutte le dichiarazioni di voler cambiare; in cui la sinistra vive la fine delle illusioni come “impotenza infinita”.

Con relativa crisi di consenso da parte delle nuove generazioni di cui Alice è la rappresentante, che vivono sì nella Società gassosa, ma anch'esse la subiscono senza neppure accorgersi della sua specificità. Generazioni tutte giustamente preoccupate della evidentissima possibile tragedia ambientale in arrivo sul primo binario delle... passate e attuali politiche economiche mondiali.

Tragedia di cui i Politici alla Theraneau (sempre entusiasti dei suggerimenti lobbistici) sono i maggiori responsabili. Cosa che però non viene sufficientemente colta, e così anche nel film si ipotizza un accordo intergenerazionale nella lotta “contro” la finanziarizzazione neoliberista. Vista come la sola responsabile: come se in un matrimonio la colpa del divorzio fosse solo di uno dei due!

Lotta contro i Signori della moneta - viviamo però nella Società gassosa dove l’utile denaro è e può tutto, alla faccia degli ideali culturali e delle ideologie politiche - subito destituita di qualsiasi possibilità, con la sconfitta della candidatura alle presidenziali del Sindaco di Lione.

Sconfitta inevitabile, visto che per risanare l’ambente, per adeguare produzioni e consumi servono soldi. E tuttavia non c’è sistema sociale più ostile a questi obiettivi della Società gassosa a predominio finanziario, economico, mercantile: che ha già trasformato l’economia in anti-economia col deviare le risorse economiche di Persone, Comunità e Territori verso quelle idrovore senza fine che sono le Banche e i Fondi spazzatura.

Dalle considerazioni sollevate dal film francese non può che emergere la necessità di sparigliare le carte, rispetto alla debolezza e alla codardia senza idee del pensiero sociale moderno, che neppure si accorge dell’attuale malsana raccolta indifferenziata del sociale tridimensionale in quella pattumiera inquinata e corrotta che, in pochissimi decenni, è diventato il Mercato.

Quanto tempo si deve ancora aspettare? Quanto per comprendere che, come per i rifiuti urbani, anche per i rifiuti sociali serve la raccolta differenziata? I tre diversi cassonetti per la raccolta differenziata li abbiamo già individuati (per forma, qualità e funzioni) da secoli: Scuola per la Cultura, Stato per la Politica, Mercato per l’Economia.

E’ solo così - solo passando a un sistema sociale a struttura tridimensionale che come suo dna fa la corretta raccolta differenziata del sociale complessivo - che si supera il malessere esistenziale politico che ci attanaglia.

Solo con la Società calorica tridimensionale equilibrata possiamo finalmente superare la paura del futuro (è questo in realtà quel malessere) che attanaglia tutti.

(riproduzione riservata)