Share |

La storia della Bedeschi è lunga 115 anni

Il pioniere del Made in Italy, nato con la laurea del “Saper Fare”, costruisce la prima mattoniera e nel 1909 viene premiato con la medaglia d’oro


30/10/2023

di Mario Pinzi


L’Italia è un Paese straordinario che non finisce mai di stupire per i tesori che ha ereditato e una di queste gemme è rappresentata dalla creatività dei suoi condottieri economici.
Guglielmo Bedeschi, il fondatore della Bedeschi, è uno di questi leader che, lungo il Po, dove esisteva l’argilla migliore, produceva mattoni a mano e stanco di vivere immerso nella povertà, decise di trovare una nuova strada per la propria sopravvivenza.
Da quella riflessione realizzò il primo estrusore italiano per produrre i mattoni a macchina, lo presentò alla Fiera di Padova e subito dopo a quella internazionale di Torino, dove fu premiato con la medaglia d’ora.
Da quella saggia riflessione è nato un gruppo che nel 2022 ha raggiunto un fatturato di 150milioni di euro, un Ebitdà di 7milioni di euro, occupa 370 persone e prevede di chiudere il 2023 a 190milioni di euro.
La spiegazione di questo successo sta nella forza del saper fare che è stata definita il “quarto capitalismo”, capace di dimostrare la sua validità attraverso la qualità dei suoi prodotti-servizi.
Oggi il gruppo Bedeschi guidato dal dott. Rino Bedeschi che rappresenta la quarta generazione della famiglia, ha la sede a Limena in provincia di Padova con una unità produttiva che raggiunge 25mila m2 coperti su una superficie di 45mila m2.
La sede ingegneristica, produce gli impianti completi dei tre settori strategici del gruppo che sono: MATERIAL HANDLING per la movimentazione dei materiali inclusi i processi di carico-scarico e controllo delle merci, il BRICKS che è il settore da cui è nata l’azienda finalizzata alla fornitura di attrezzature e impianti completi per la produzione di mattoni e prodotti similari e il CRANES  per completare l’offerta nella logistica portuale attraverso la creazione di gru che coprono tutte le esigenze di movimentazione dei container per il carico-scarico delle navi, compresa la movimentazione e stoccaggio all’interno dei terminal.
Il gruppo Bedeschi attraverso la propria visione internazionale, per garantire alla clientela la massima qualità dei servizi offerti, ha esteso la propria presenza (con delle filiali) in Germania, Austria, Hong Kong, Dubai, Stati Uniti, Inghilterra Marocco e India, diventano una multinazionale tascabile.
In un Paese dove tutto è diventato difficile, vedere il successo internazionale che ha ottenuto in questi anni il gruppo Bedeschi, rappresenta una capacità imprenditoriale che merita essere divulgata e spiegata affinché diventi il “Faro” capace di indicare alle nuove generazioni di imprenditori la giusta rotta.
La diversificazione è stata la leva vincente dell’incremento del business e la direzione ha investito ingenti somme per rafforzare l’ufficio tecnico e quello della ricerca.
Col tempo, gli impianti per la logistica portuale e il trasbordo del materiale da una nave all’altra, sono diventati il Core Business del gruppo che raggiunge il 70% del fatturato.
 Di recente il dott. Rino Bedeschi si è aggiudicato due importanti commesse nel settore logistico dalla ArcelorMittal e dal Porto di Takoradi in Africa del valore complessivo di 50milioni di euro.
Un’azienda ha un valore sociale importantissimo, perché il suo fine è quello di continuare a crescere ed essere capace di creare valore e benessere per la collettività.
In troppi hanno dimenticato la nobile Mission che hanno le imprese e uno degli obiettivi di questa intervista è quello di riportare l’attenzione sui tratti comuni che uniscono queste aziende che fanno crescere il Pil dell’Italia.
La Bedeschi, con i suoi 115 anni, non può essere valutata solo per le sue capacita imprenditoriali, perché è un gioiello della nostra società che fa brillare il “Made in Italy”.
Domanda. Dott. Bedeschi, in futuro, quale sarà la leva economica di sostegno per il gruppo Bedeschi?
Risposta. Puntiamo a crescere nel settore della logistica portuale e se ci verranno offerte delle occasioni di acquisto di qualche concorrente, non escludiamo la possibilità di crescere anche per linee esterne.

(riproduzione riservata)